Riceviamo da Giada Da Ros, Presidente CFS/ME Associazione italiana O.d.V. e pubblichiamo:
DISFUNZIONE ENDOTELIALE NEI PAZIENTI DI ME/CFS: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36730360/
Abstract tradotto:
Obiettivo: Alcuni studi precedenti hanno rilevato un'alterazione della funzione endoteliale nei pazienti affetti da encefalomielite mialgica/sindrome da fatica cronica (ME/CFS). Il presente studio ha analizzato la funzione endoteliale dei grandi e piccoli vasi nei pazienti con ME/CFS.
Progetto dello studio: Lo studio è stato un sottostudio dello studio RituxME, uno studio nazionale, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, di fase III sull'effetto del rituximab rispetto al placebo in pazienti con ME/CFS in Norvegia. La dilatazione flusso-mediata (FMD) e l'iperemia reattiva post-occlusiva (PORH) sono state misurate al basale e dopo 18 mesi di trattamento in 39 pazienti e confrontate con controlli sani. Altre misure di esito sono state la gravità dei sintomi e varie misure di funzionalità fisica.
Risultati: I pazienti affetti da ME/CFS presentavano una FMD marcatamente ridotta rispetto ai controlli sani al basale (5,1% vs. 8,2%, p<0,0001, aggiustato per il diametro arterioso e il sesso), e una regolazione microvascolare significativamente inferiore misurata dalla PORH rispetto ai controlli sani (1354 PU vs. 2208 PU, p = 0,002). Non ci sono state differenze tra il gruppo di trattamento e quello placebo nei cambiamenti dei sintomi o nelle misure vascolari. Come gruppo, i pazienti affetti da ME/CSF hanno registrato un lieve ma significativo miglioramento dei sintomi clinici dopo 18 mesi. La PORH, ma non la FMD, è migliorata in modo analogo (da 1360 a 1834 PU, p = 0,028). Non è stata riscontrata una correlazione significativa tra FMD e PORH. Sono state riscontrate tendenze non significative ad associazioni tra gravità dei sintomi/misure di funzionalità fisica e FMD e PORH inferiori, e una correlazione significativa tra PORH e passi per 24 ore al basale.
Conclusioni: I pazienti affetti da ME/CFS presentano una ridotta funzione endoteliale macro e microvascolare, indicando che l'omeostasi vascolare può svolgere un ruolo nella presentazione clinica di questa malattia.