Riceviamo da Giada Da Ros, Presidente CFS/ME Associazione italiana O.d.V.
Alla fine di giugno è uscito un nuovo studio dal titolo "La sfida ortostatica provoca risposte sintomatiche, emodinamiche e cognitive distintive nel Long-COVID e nella ME/CFS" (Vernon et al.), firmato fra gli altri da Komaroff, Lipkin, Bateman.
Qui il link: https://www.frontier...022.917019/full
Conclusioni:
Alcune persone affette da COVID-19 acuto rimangono con affaticamento persistente e debilitante, deterioramento cognitivo, intolleranza ortostatica (OI) e altri sintomi ("Long-COVID"), una condizione simile alla ME/CFS e ad altre sindromi da affaticamento post-infettivo. Questo studio rileva che semplici test di stress ortostatico e di cognizione in un contesto di pratica d'ufficio possono provocare un peggioramento dei sintomi, una compromissione della cognizione e cambiamenti emodinamici caratteristici (principalmente un restringimento della pressione del polso) in persone con Long-COVID e ME/CFS. Ciò fornisce una conferma oggettiva dell'intolleranza ortostatica e della nebbia cerebrale riferite da entrambi i gruppi di pazienti. Sottolinea inoltre la necessità di individuare precocemente l'intolleranza ortostatica perché un trattamento precoce potrebbe teoricamente attenuare la progressione verso condizioni croniche e meno reversibili e verso il deterioramento cognitivo.
Giada