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Sintomi vari e terapia con antidepressivi


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62 risposte a questa discussione

Sondaggio: Sintomi vari e terapia con antidepressivi (39 utente(i) votanti)

Sintomi vari e terapia con antidepressivi

  1. 1)Hanno risolto il problema,sono soddisfatto degli antidepressivi presi e continuero' a prenderli in futuro? (2 voti [5.13%])

    Percentuale di voti: 5.13%

  2. 2)Non hanno risolto il problema,sono del tutto insoddisfatto e non li prendero'piu'in futuro? (10 voti [25.64%])

    Percentuale di voti: 25.64%

  3. 3)Non hanno risolto il problema ed in piu' hanno creato ulteriori sintomi? (11 voti [28.21%])

    Percentuale di voti: 28.21%

  4. 4)Non ho mai preso antidepressivi in vita mia,nonostante diagnosi di cfs o sintomi similari? (16 voti [41.03%])

    Percentuale di voti: 41.03%

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#61 Addison

Addison

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Inviato 08 giugno 2011 - 19:28:51

Ciao,
stavo leggendo alcune risposte...
Un reumatologo da cui ero in cura mi prescrisse 1 anno fa, per i dolori fibromialgici, una dose minima di efexor.
Lui non menzionò affatto la parola "antidepressivo"...mi disse semplicemente che era utile per i dolori.
Dopo aver comprato il farmaco e letto il bugiardino, la prima cosa che ho pensato è stata:"ecco, un altro medico che non ha capito niente".
Poi informandomi un po' in giro mi dissero che anche se si trattava di un antidepressivo dovevo considerare che il principio attivo agiva sul sistema nervoso...e quindi poteva davvero aiutarmi per i dolori.
Così ho cercato di fidarmi del reumatologo....alla fine...è lui il medico.Devo lasciargli fare il suo lavoro.
Non vi nego che dopo un iniziale miglioramento siamo tornati punto a capo con dolori e rigidità...La qualità del risveglio non è buona e in + si sono aggiunti degli spiacevoli effetti collaterali.
Quindi non so più che cosa pensare di questa cura!
Senza contare che quando qualche ben intenzionato mi chiede che farmaci assumo, ho sempre un po' di remore nel menzionare l'efexor.
Faccio tanta fatica a convincere amici e parenti che la mia non è depressione bensì una patologia diversa...che mi sembra di azzerare tutti i progressi fatti per far conoscere e capire questa malattia pseudo-sconosciuta ai più.
Sono favorevole all'assunzione di antidepressivi o psicofarmaci...se prescritti per la patologia corretta!
Ma se per la cfs o la fibromialgia questi farmaci non vanno bene...non è come prescrivere insulina ad un cardiopatico o il plasil ad uno che ha mal di denti?Non so se rendo l'idea con questi due esempi strampalati????
Ciao ciao
Fra


Ci sono studi che affermano che gli inibitori del reuptake della serotonina, assunti a basse dosi, aiuta a modulare il dolore a livello centrale... per quanto mi riguarda, mi ha aiutato principalmente, dopo 2 mesi, sull'instabilità termica, cefalea e fascicolazioni, ma dolore e rigidità sono ancora presenti... ed il colon irritabile e il sonno sono un po' peggiorati... ora sto cercando di compensare con melatonina e integratori e sto valutando se proseguire o no...
Chi possiede coraggio e carattere è sempre molto inquietante per chi gli sta vicino.
(Hermann Hesse)

Se devo essere fedele a qualcuno o a qualcosa, prima di tutto devo esserlo a me stessa.
(Paulo Coelho - Undici minuti)

Vivere è come recitare senza copione: quello che devi fare non è scritto da nessuna parte. Puoi solo pensare e agire...

(Ale & Franz)

#62 romy

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Inviato 09 giugno 2011 - 21:09:33

Ci sono studi che affermano che gli inibitori del reuptake della serotonina, assunti a basse dosi, aiuta a modulare il dolore a livello centrale... per quanto mi riguarda, mi ha aiutato principalmente, dopo 2 mesi, sull'instabilità termica, cefalea e fascicolazioni, ma dolore e rigidità sono ancora presenti... ed il colon irritabile e il sonno sono un po' peggiorati... ora sto cercando di compensare con melatonina e integratori e sto valutando se proseguire o no...


ITALIANI SCOPRONO VERA AZIONE ANTIDEPRESSIVI
Inviato da Cybermed
ROMA, 10 MAR Ricercatori italiani negli Stati Uniti hanno scoperto il vero meccanismo d'azione degli antidepressivi piu'
usati, gli inibitori selettivi della ricaptazione (sequestro) della serotonina (SSRI), farmaci quali fluoxetina (prozac) e
paroxetina (paxil).
Finora si riteneva che questi farmaci antidepressivi agissero principalmente aumentando la serotonina nel cervello.
Secondo gli esperimenti condotti da Graziano Pinna in collaborazione con Alessandro Guidotti ed Erminio Costa del
Department of Psychiatry presso la University of Illinois, Chicago, i farmaci SSRI alle dosi usate in clinica agirebbero
stimolando la produzione di ormoni con importantissime funzioni nel cervello, chiamati neurosteroidi. L'impatto della
scoperta, pubblicata sulla rivista Psychopharmacology, e' ''notevole nel campo della depressione e sicuramente
influenzera' il disegno di nuovi farmaci antidepressivi che, al contrario di come e' successo finora, verranno sviluppati per
la loro abilita' di aumentare i neurosteroidi piuttosto che per i loro effetti secondari sulla serotonina'', ha dichiarato Pinna.
Dopo piu' di 40 anni di ricerca, quindi, l'ipotesi secondo cui i farmaci antidepressivi esplicherebbero i loro effetti benefici
attraverso l'aumento di serotonina, noradrenalina e dopamina nel cervello, non e' piu' valida. ''Abbiamo suggerito quindi
un nuovo nome per i 'selective serotonin reuptake inhibitors' (SSRI), chiamandoli 'stimolanti selettivi della steroidogenesi
del cervello' (SBSS o 'selective brain steroidogenic stimulants)' - ha proseguito entusiasta l'esperto - basato sul nuovo
meccanismo d'azione che abbiamo scoperto''. Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina devono il loro nome
al loro presunto meccanismo d'azione: si pensava agissero mantenendo alte le concentrazioni di serotonina, il
neurotrasmettitore del buon umore, nelle giunzioni di comunicazione tra neuroni (sinapsi). Ma secondo gli studi di Costa
e Pinna questo non sarebbe che un meccanismo secondario della loro azione antidepressiva. I veri attori degli effetti
antidepressivi dei SSRI sarebbero invece i neurosteoridi. Gli scienziati italiani hanno svolto una serie di esperimenti per
valutare la capacita' di diversi derivati della fluoxetina di aumentare sia i livelli di neurosteroidi sia quelli di serotonina. E'
emerso che a dosi troppo basse per aumentare la serotonina, fluoxetina e i suoi derivati sono capaci di aumentare i livelli
di neurosteroidi e di ridurre aggressivita' ed ansia. Le concentrazioni di questi farmaci necessarie per aumentare la
serotonina sono circa 50 volte superiori a quelle sufficienti ad aumentare i neurosteroidi e ridurre ansia e aggressivita',
ha spiegato Pinna. ''I nostri dati, pertanto, dimostrano che l'azione sui neurosteroidi da parte di questi farmaci e' molto
piu' sensibile di quella che queste stesse sostanze hanno sulla serotonina - ha proseguito Pinna - spiegandone il vero
meccanismo d'azione''. L'impatto di questi risultati e' enorme: molecole capaci di aumentare i livelli di neurosteroidi nel
cervello, ma che invece non modificano i livelli cerebrali di serotonina, rappresentano una nuova classe di composti su
cui progettare in un prossimo futuro nuovi farmaci per il trattamento di ansia, disordini affettivi e dell'umore, disforia,
aggressivita', e della depressione.

http://www.cfsitalia...-e-depressione/

Messaggio modificato da romy, 09 giugno 2011 - 21:12:57

grafico2.jpg

 

 

Iosto'conChiara

 

Quando le voci in te parlano di fine;

quando la mente dice che hai perduto;

quando credi che sia impossibile;

eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;

e fai ancora un altro passo;

Lì è dove termina l'Uomo;

Lì è dove comincia Dio.

 

Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.

Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente
".
                                                                                              Paracelso

 

“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”

YungRalphPooter.jpg


Mio collegamento

Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.


Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY

 

 

 

 

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#63 romy

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Inviato 09 giugno 2011 - 21:14:01

Dove credete che agiscono i Neurosteroidi se non a livello dei Mitocondri?Non è un caso che ho parlato di Benzodiazepine,e di Pregnenolone.Praticamente occorrono che mettano a punto dei farmaci più selettivi delle Benzodiazepine, capaci di Ligare con i Recettori Periferici delle Benzodiazepine(PBR),che sono recettorei diversi dal GABA-A,cio'al fine di lanciare la sintesi dei neurosteroidi,all'interno del mitocondrio,a partenza dal colesterolo.Praticamente il legame con farmaci agonisti dei PBR provoca la traslocazione del colesterolo all’interno del mitocondrio e la formazione del Pregnenolone, precursore di tutti gli steroidi e dei Neurosteroidi a catena. In questo modo,il mitocondrio ritorna a funzionare come dovrebbe.Capisco che il discorso è alquanto complesso,ma chi ha energie faccia la ricerca a partire dai PBR-recettori periferici benzodiazepine-neurosteroidi,pregnenolone,ecc.ecc.
Vedete io uso una Benzodiazepina da tempo,che anche se non indicata al 100% allo scopo,qualcosa lo fà,il che è meglio di nulla.

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Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.


Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

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