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contraddizione usl inps


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4 risposte a questa discussione

#1 titti

titti

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Inviato 15 ottobre 2008 - 18:36:45

Ciao sono Titti mi spiegate come è possibile che l usl mi ha riconosciuto un invalidità del 50% mentre l inps neanche ti riconosce la malattia e ti ma manda dallo psichiatra?... allora se l usl mi puoi dare un invalidità vuol dire che riconosce che la malattia esiste... i dott. dell inps non la riconoscono... c è qualcosa che non quadra...non pensate?

P.S. in questo periodo sono particolarmente disperata... sto tentando cure sperimentali diverse che mi hanno distrutto, sto per perdere il posto e devo vendere la casa perchè non posso pagare il mutuo e nessuno mi aiuta.

Vi pergo fatemi sapere qualcosa sulle ultime cure esclusi antiossidanti... e inventiamoci qualcosa per il lavoro.. altro che depressione... disperazione!
" I dottori hanno fatto tutto quello che hanno potuto, ma nonostante questo sono ancora vivo." (Ashleigh Brilliant)

#2 Falco

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Inviato 15 ottobre 2008 - 22:38:11

mi dispiace molto per la tua situazione titti e non conosco le ultime cure;
mi pare che a chieti danno vit E, Omega3 e omega6 mi pare, Efamarine (un prodotto che si fa venire dall'inghilterra; il prof. tirelli a qualcuno da anche antivirali ,
NATURALMENTE se ci sono frequenti riattivazioni di erpesvirus.

volevo anche fare un parallelo tra i medici dell'imps e i medici in qualche maniera
collegati alle assicurazioni private del mondo anglosassone ;
cioè in una situazione di ""sostanziale incertezza"" ( per evitare problemi )
tutti scelgono la via più comoda (tanto non sono loro i malati) :LA CFS
è UNA MALATTIA PSICOLOGICA.
anche i grandi conoscitori come :tirelli , pinzigallo ecc. non hanno certezze .....,
VUOL DIRE CHE NON ESISTE!!!!.

PER QUESTO PENSO CHE è INSPENSABILE IL NOSTRO CONTRIBUTO ATTIVO(come malati), un contributo che non sia solo una richiesta di aiuto e un'esternazione della nostra sofferenza ma che nasca da un attento e onesto studio fatto su noi stessi ; perchè forse MAI NELLA STORIA DELLA MEDICINA C'è STATA QUESTA NECESSITà COME IN NELLA NOSTRA PATOLOGIA.

#3 titti

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Inviato 19 ottobre 2008 - 19:17:24

Hai ragione Epione qui c è incertezza sulle cure e su tutto, ognuno( medici e pazienti) decide quale è la causa e il modo di uscirne.... sto lottando con conoscenze politiche per il riconoscimento della malattia almeno, ma la storia sarà lunga...non penso di farcela per il lavoro e la casa. grazie per avermi risposto ciao titti
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#4 vivolenta

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Inviato 21 ottobre 2008 - 10:52:54

concordo la situazione è davvero tragica oltre che grottesca...a me l'imps non mi da nulla perchè non ho fatto la domanda nei tempi ... dovevo avere tre anni di contributi nei 5 che precedevano l'impossibilità a lavorare...
solo che per i primi anni in realtà speravo di guarire, e non avevo diagnosi , prima di una diagnosi ci ho messo 7 anni, solo dopo mie ricerche ho capito che non ne sarei uscita... insomma piu che a chiedere invalidità volevo chiedere una cura...

la risposta della asl invece la aspetto ancora... da agosto 2007.

Messaggio modificato da vivolenta, 21 ottobre 2008 - 10:54:27

Meglio cinghiale che pecora

#5 mamma-claudia

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Inviato 21 ottobre 2008 - 12:16:38

Ciao Titti,
sono Claudia.
Anche a me è capitata la stessa cosa: l'Inps mi considera idonea al lavoro mentre l'Asl mi ha riconosciuto il 50% d'invalidità. Nel mio caso penso sia successo quanto segue.
Io ho disturbi da circa 9 anni. Il punto è che essendo la malattia difficile da diagnosticare (lo so da un anno) i vari specialisti, escludendo eventuali patologie relative al loro campo, mi dicevano che ero depressa. Duri al pezzo, mi dicevo, non si può mollare e, nonostante a volte non so bene come abbia fatto a non "collassare", da persona onesta non ho mai fatto malattia.
Andavo a lavorare anche con L'herpes Zoster accompagnata da febbre semplicemente assumendo Talavir. Forse mi era difficile spiegare sia al medico sia al datore di lavoro e probabilmente anche a me stessa che ero senza forze, per cui... forza e coraggio, venite a me energie inesistenti!
in conclusione presumo che l'Inps abbia semplicemente verificato i miei tabulati relativi all'assenza dal lavoro ed il risultato è che per loro sono sana. L'onestà non paga ma io non riesco a essere diversa da come sono!
E' vero, si potrebbe far ricorso ma sinceramente mi viene la nausea a dover andare ad elemosinare comprensione: scarseggiano le forze ma non l'orgoglio!
Voglio avere ancora una visione ottimistica della mia vita, voglio credere che prima o poi troverò una soluzione. Nel mio caso sogno una vita tipo "ritorno al passato": la vita che facevano i nostri nonni, prati e boschi, qualche animale e l'orticello. Potrebbe sembrare folle ma a mio parere è la vita stressante che conduco che mi ha segnato fisicamente e non solo e sento il bisogno di aria pulita e di ritmi vivibili.
Un bacio a tutti
Claudia




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