Dal sito "fibromialgiaterapia"
#1
Inviato 07 luglio 2008 - 10:00:12
Questo è un argomento assai delicato e spinoso. Da un lato internet consente di reperire facilmente informazioni, intrattenere rapporti telematici, fare acquisti etc. D'altro canto è un mezzo di comunicazione senza alcun controllo referenziale. Tutti possono dire tutto, affermare e smentire,senza alcuna remora tanto l'anonimato o la mancanza di contraddittorio consentono qualsiasi comportamento anche al limite del lecito. Il discorso si fa delicato quando si entra in ambito medico-sanitario. Qui entrano in gioco siti informativi e/o pubblicitari (come il nostro ad esempio) ,i news-group ed i cosiddetti FORUM.
Ogni persona tende a socializzare e l'appartenenza ad un gruppo rafforza l'autostima e consente di esprimere le emozioni in modo più facile. Diverso è quando il gruppo è formato da persone che condividono un interesse specifico come una malattia, in special modo la fibromialgia. Il forum ed il gruppo consentono di esprimere soprattutto la rabbia contro il mondo, e di rabbia i fibromialgici ne hanno a tonnellate. La non adeguata gestione della rabbia è alla base della malattia stessa. Il fibromialgico in un forum da il peggio di se stesso, rinforzato dal supporto degli altri iscritti, si muove secondo le leggi del branco: diffidente, solidale con gli altri membri, rispettoso della gerarchia interna al forum stesso e pronto a combattere contro chiunque non condivida le regole del gruppo stesso. Quel poco di capacità discriminatoria che la malattia gli ha lasciato viene oscurata dalla logica del branco. C'è chi assume ruoli pseudo-medici, chi quelli dello pseudo-avvocato e così via. Insomma viene costruito un mondo virtuale a sua misura, dove il rischio è assente, la democrazia è mascherata dalla cosiddetta netiquette, e non si accorge di subire una nuova tirannia: quella messa in atto dagli anziani (per numero di messaggi inviati), dai moderatori e dall'amministratore del gruppo. Ma a lui va bene lo stesso perchè ha il convincimento di essere alla pari e non manipolato come invece realmente accade. Il fatto che gli altri membri abbiano un elemento identico al suo, la malattia, è il miglior collante e lo rassicura nel profondo. Questo andazzo va avanti per anni e la possibile guarigione si allontana.
Parafrasando Marc galanter, gli affiliati a gruppi (il forum è il contenitore virtuale di un gruppo) provano sollievo dalla loro angoscia nevrotica non appena entrano a farne parte ed il mantenere tale sollievo (cioè un senso di benessere psicologico) dipende dall'intensità del loro rapporto con il gruppo: se in qualche modo si dissociano, provano angoscia; se restano legati, conservano il loro benessere psichico.
Questo sito web rispetta le direttive dell'Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma. Le informazioni presenti in questo sito sono di carattere generale e da esse non si devono trarre conclusioni diagnostiche e terapeutiche.
#2
Inviato 07 luglio 2008 - 10:12:58
fantastico, come facevano a sapere della rabbia? Io adesso, dopo aver letto, sono arrabbiata sul serio!
"tu cerchi la risposta, ma non devi cercare fuori la risposta, la risposta è dentro di te, e però è sbagliata!" Quelo
#3
Inviato 07 luglio 2008 - 10:23:30
#4
Inviato 08 luglio 2008 - 11:24:38
Il poco controllo, la possibilità di dare sfogo a certe frustrazioni ecc, la parodia di qualcosaltro ecc.
Ma non ho capito bene il punto.
In questo forum, hai notato, ci si comporta come un branco, o come una setta?
O stai parlando di un sito specifico dove ti sei trovata male.
Tutto sommato qui mi pare all'acqua di rose...o no?
#5
Inviato 09 luglio 2008 - 16:38:57
Condivido in linee generali..
Il poco controllo, la possibilità di dare sfogo a certe frustrazioni ecc, la parodia di qualcosaltro ecc.
Ma non ho capito bene il punto.
In questo forum, hai notato, ci si comporta come un branco, o come una setta?
O stai parlando di un sito specifico dove ti sei trovata male.
Tutto sommato qui mi pare all'acqua di rose...o no?
Scusa, ma non ti seguo...!
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