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#1 lella77

lella77

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Inviato 04 dicembre 2007 - 18:14:25

Integratori… di diossina

Dopo aver lanciato l’allarme la scorsa estate sulla presenza di diossina in moltissimi alimenti contenenti guar gum Il Salavagente continua nella sua inchiesta e scopre che la diffusione degli additivi alla diossina è molto più ampia di quanto si pensasse. Ed è arrivata in farmacia…

L’allarme cibo alla diossina inizia nel Luglio scorso, esattamente il 25, quando la Commissione europea scopre la presenza di diossina in 117 lotti di guar gum, importati in Europa dall’azienda svizzera Unipektin e ne ordina il ritiro immediato in sette nazioni (Francia, Austria, Inghilterra, Finlandia, Ungheria, Repubblica Ceca e Ungheria).
Dopo questa prima allerta si susseguono notizie sempre più allarmati sulla diffusione della sostanza cancerogena in moltissimi alimenti dagli yogurt ai gelati, dalla maionese ai surgelati, dagli integratori dietetici ai prodotti senza glutine e per un periodo molto più lungo di quello inizialmente ipotizzato. E mentre gli ispettori della Commissione europea sono in missione India, per comprendere a fondo la natura e le dimensioni della crisi si scopre che il guar gum con la diossina non è limitato alle 117 partite inizialmente incriminate e che non è stato importato solo in Svizzera, ma anche in l’Italia.
A confermarlo ci sarebbero i dati delle analisi compiute dalla Unipektin su campioni delle importazioni degli ultimi due anni. Secondo il direttore dell’azienda, Bruno Jud – intervistato dal Salvagente, “le analisi hanno mostrato la presenza di diossina, anche in quantità superiori a quelle scoperte dalla Commissione europea”. Ancora: che un carico contaminato, sarebbe approdato a giugno nel porto di Genova e sarebbe già stato distribuito alle aziende alimentari.

A rendere più grave l’allarme è il fatto che mentre nel resto fin dai primi giorni di agosto, le principali multinazionali si sono attivate per rintracciare l’additivo a rischio, ritirando i prodotti dai supermercati, in Italia le informazioni arrivano col contagocce e ancora non è chiaro in quali alimenti e in quali prodotti sia finita la diossina incriminata. Molte aziende – come si legge sul numero 36 de Il Salvagente – dichiarano, addirittura, di non essere state informate dalle autorità nonostante il Ministero della Salute abbia diramato due circolari: una il 14 agosto destinata a Fedechimica e Federalimentare per invitarli a effettuare controlli e un’altra il 30 agosto rivolta a farmacisti, erboristi e in genere ai commercianti e agli artigiani, per ribadire l’allarme con un tono più perentorio. Ad essere più a rischio sono, infatti, quei prodotti – cibi dietetici e integratori alimentari in cui la percentuale di guar è più alta
E se il pericolo per la salute è legato all’assunzione prolungata di prodotti che ne sono contaminati il rischio aumento nel caso di quei prodotti che contengono quantità maggiori di guar gum o, peggio ancora, che sono addirittura a base di guar, come molte pasticche, bevande, integratori dietetici.

Fonti: Il Salvagente, Europass


Elisabetta D'Agostino
27/9/2007

Lella

#2 Johnny

Johnny

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Inviato 05 dicembre 2007 - 09:34:45

Integratori… di diossina

Dopo aver lanciato l’allarme la scorsa estate sulla presenza di diossina in moltissimi alimenti contenenti guar gum Il Salavagente continua nella sua inchiesta e scopre che la diffusione degli additivi alla diossina è molto più ampia di quanto si pensasse. Ed è arrivata in farmacia…

L’allarme cibo alla diossina inizia nel Luglio scorso, esattamente il 25, quando la Commissione europea scopre la presenza di diossina in 117 lotti di guar gum, importati in Europa dall’azienda svizzera Unipektin e ne ordina il ritiro immediato in sette nazioni (Francia, Austria, Inghilterra, Finlandia, Ungheria, Repubblica Ceca e Ungheria).
Dopo questa prima allerta si susseguono notizie sempre più allarmati sulla diffusione della sostanza cancerogena in moltissimi alimenti dagli yogurt ai gelati, dalla maionese ai surgelati, dagli integratori dietetici ai prodotti senza glutine e per un periodo molto più lungo di quello inizialmente ipotizzato. E mentre gli ispettori della Commissione europea sono in missione India, per comprendere a fondo la natura e le dimensioni della crisi si scopre che il guar gum con la diossina non è limitato alle 117 partite inizialmente incriminate e che non è stato importato solo in Svizzera, ma anche in l’Italia.
A confermarlo ci sarebbero i dati delle analisi compiute dalla Unipektin su campioni delle importazioni degli ultimi due anni. Secondo il direttore dell’azienda, Bruno Jud – intervistato dal Salvagente, “le analisi hanno mostrato la presenza di diossina, anche in quantità superiori a quelle scoperte dalla Commissione europea”. Ancora: che un carico contaminato, sarebbe approdato a giugno nel porto di Genova e sarebbe già stato distribuito alle aziende alimentari.

A rendere più grave l’allarme è il fatto che mentre nel resto fin dai primi giorni di agosto, le principali multinazionali si sono attivate per rintracciare l’additivo a rischio, ritirando i prodotti dai supermercati, in Italia le informazioni arrivano col contagocce e ancora non è chiaro in quali alimenti e in quali prodotti sia finita la diossina incriminata. Molte aziende – come si legge sul numero 36 de Il Salvagente – dichiarano, addirittura, di non essere state informate dalle autorità nonostante il Ministero della Salute abbia diramato due circolari: una il 14 agosto destinata a Fedechimica e Federalimentare per invitarli a effettuare controlli e un’altra il 30 agosto rivolta a farmacisti, erboristi e in genere ai commercianti e agli artigiani, per ribadire l’allarme con un tono più perentorio. Ad essere più a rischio sono, infatti, quei prodotti – cibi dietetici e integratori alimentari in cui la percentuale di guar è più alta
E se il pericolo per la salute è legato all’assunzione prolungata di prodotti che ne sono contaminati il rischio aumento nel caso di quei prodotti che contengono quantità maggiori di guar gum o, peggio ancora, che sono addirittura a base di guar, come molte pasticche, bevande, integratori dietetici.

Fonti: Il Salvagente, Europass
Elisabetta D'Agostino
27/9/2007

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Diossina e formaldeide + metalli pesanti......
Io penso e ripenso ma ogni ragionamento riconduce a loro
come principali indiziati nell'eziologia di CFS FM CMS





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