
La chiamavano ECM. Ma è marketing
#1
Inviato 27 settembre 2008 - 22:51:00
Pubblicato su Va' Pensiero n° 361
La chiamavano ECM. Ma è marketing
Leggi anche "In Italia le farmaceutiche forniscono il 60% dei finanziamenti per l'ECM. Ma è indispensabile che l'industria si occupi della formazione del medico?" qui:
http://www.cfsitalia...?showtopic=3341
Sul BMJ è uscita da poche settimane una Analysis intitolata "Rethinking continuing medical education" (1), a firma di Alfredo Pisacane, medico e ricercatore da tempo coinvolto nello sviluppo di progetti di educazione continua in medicina. Pisacane ha presentato sette proposte per limitare il sostegno commerciale alla ECM. Dopo qualche giorno dall'articolo del BMJ, abbiamo un tempestivo Commentary di Arnold S. Relman, uscito sul JAMA: "Industry support of medical education" (2). Considerati i molti punti di convergenza tra il suo punto di vista e quello di Pisacane, abbiamo invitato il professor Relman a spiegare sinteticamente come la pensa ai lettori italiani.
Professor Relman, le istituzioni mediche e il personale sanitario dovrebbero accettare il sostegno dall'industria ai propri programmi educazionali?
A mio parere, sarebbe ora che chi guida i professionisti sanitari avesse ben chiaro che i medici, e non l'industria farmaceutica, devono avere il compito di formare i medici stessi. C'è un'evidente e importante differenza tra l'educazione continua accreditata del professionista e l'informazione sui nuovi prodotti che l'industria farmaceutica eroga per scopi di marketing.
Due cose diverse, dunque.
Certamente, e la responsabilità dell'educazione del medico dovrebbe essere interamente nelle mani della professione medica.
E riguardo gli aspetti economici?
La separazione delle due attività farebbe sì che non ci sarebbe finanziamento a compromettere, o persino a chiamare in causa, l'integrità e l'indipendenza di ciò che è oggetto dell'attività didattica o degli stessi docenti.
Nessuna compromissione.
Sì, d'altra parte il marketing dei medicinali è il lavoro dell'industria. Alle aziende piace chiamarla "educazione continua", ma non lo è: è marketing.
Se ci basassimo sulle prove di efficacia, sostiene Pisacane, per l'ECM sceglieremmo soluzioni didattiche più economiche; lei che ne pensa?
Credo anch'io che l'educazione continua in medicina non dovrebbe essere così costosa come oggi; sono anche convinto che i medici che partecipano a programmi di formazione professionale dovrebbero essere disposti ed essere in grado di pagare qualcosa per la propria crescita professionale.
Cosa consiglia alle associazioni dei medici e alle istituzioni?
Penso che l'industria e le istituzioni che fanno didattica medica dovrebbero ciascuna riconoscere le proprie responsabilità, separate e diverse, senza invadere la sfera altrui. Quella che negli Stati Uniti chiamiamo la "medical Academy", così come lo staff che la compone, non appartiene al marketing farmaceutico così come il marketing farmaceutico non appartiene all'educazione del medico.
Più rispetto dei diversi ruoli, pertanto?
Sì, più rispetto per la distinzione dei ruoli sia da parte della Academy, sia da parte dell'industria; solo così potremmo arrivare ad un rapporto più sano e onesto tra le due parti.
24 settembre 2008
http://www.pensiero....ID_articolo=710
Amministrazione CFSitalia
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"Il Forum ha carattere divulgativo e le informazioni contenute non devono sostituirsi alle visite e alle diagnosi mediche. Ricordate che l'autodiagnosi e l'autoterapia possono essere pericolose"
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"Il senso della vita
è dare senso alla vita”
(R.Steiner)
#2
Inviato 27 settembre 2008 - 22:55:03
grazie Vittoria.
Messaggio modificato da danis, 27 settembre 2008 - 22:56:19
"tu cerchi la risposta, ma non devi cercare fuori la risposta, la risposta è dentro di te, e però è sbagliata!" Quelo
#3
Inviato 27 settembre 2008 - 23:21:11
E finalmente lo si dice a chiare lettere anche qui....o Pisacane non sta in Italia?
grazie Vittoria.
Mi sono arrivate queste informazioni via newsletter dal sito Và pensiero, mi sembra un sito interessante http://www.pensiero.it/index.asp Sotto "cerca" ho digitato il nome del medico, ci sono vari riferimenti, vedi qui:
http://search.pensie...e&ok.x=8&ok.y=1
forse si trova qualche informazione su di lui...
Amministrazione CFSitalia
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è dare senso alla vita”
(R.Steiner)
#4
Inviato 28 settembre 2008 - 13:39:58
Arnold S. Relman, Harvard University School of Medicine.
Pubblicato su Va' Pensiero n° 361
La chiamavano ECM. Ma è marketing
.....
.......
24 settembre 2008
http://www.pensiero....ID_articolo=710
Certo....
Dovendo io raccimolare punti ECM per ciò che riguarda la mia professione
sono un testimone diretto di tutto ciò.
Posso solo dire che però non si può fare di tutta l'erba un fascio:
è vero che alcune ditte sponsorizzano ECM reclamizzando quasi
spudoratamente il loro prodotto ma è vero anche che esistono
ECM totalmente privi di fini markettistici...
E non son pochi...
Ciao vitto un salutone...

#5
Inviato 28 settembre 2008 - 15:09:31
Certo....
Dovendo io raccimolare punti ECM per ciò che riguarda la mia professione
sono un testimone diretto di tutto ciò.
Posso solo dire che però non si può fare di tutta l'erba un fascio:
è vero che alcune ditte sponsorizzano ECM reclamizzando quasi
spudoratamente il loro prodotto ma è vero anche che esistono
ECM totalmente privi di fini markettistici...
E non son pochi...
Ciao vitto un salutone... ;)
Johnny ciao :)
Quello che ci dici può solo farci piacere, meglio così ;)
Cmq che ci piaccia o no, le case farmaceutiche hanno un certo peso... per esempio: se volessi organizzare un convegno a Roma sulla CFS che procuri anche crediti ai medici, invitando 3 professori "importanti", riuscirei a farlo senza di loro come sponsor?
#6
Inviato 28 settembre 2008 - 16:08:33
Forse quindi c'è spazio per altre sponsorizzazioni con meno conflitti di interesse.
"tu cerchi la risposta, ma non devi cercare fuori la risposta, la risposta è dentro di te, e però è sbagliata!" Quelo
#7
Inviato 28 settembre 2008 - 17:06:30
beh per esempio l'ultimo convegno a pavia, con fior di relatori soprattutto nel pomeriggio, non ha avuto come sponsor case farmaceutiche, mi sembra il classico esempio di quei piccoli gruppi di cui parla Pisacane nell'intervista, o no?
Forse quindi c'è spazio per altre sponsorizzazioni con meno conflitti di interesse.
Lo preferirei certamente....

Mi informerò circa il congresso di Pavia, io non so come loro hanno affrontato le spese.
#9
Inviato 29 settembre 2008 - 11:34:25
Temo di no....
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molte associazioni straniere sono sponsorizzate da fondi privati di malati.
un esempio è INVEST IN ME che riesce anche ad organizzare convegni internazionali di grande rilievo.
se poi ci sia dietro qualcuno non so ..magari politici .
però loro si sono prefissati come statuto un obbiettivo ben preciso:
le linee guida canadesi.
personalmente non darei mai una lira a nessuno se non imdirizzata ad un progetto preciso in cui riconosco una mia visione della malattia indipendentemente dal rilievo dei medici visto che nion tutti hanno le stesse idee.
Poi non bisogna dimenticare che esite una concorrenza anche tra le industrie in particolare ( ci riguarda da vicino ) le industri che producono integratori e poi quelli di omeopatia .
per quanto riguarda ECM .
in teoria potrrebbe essere una buona cosa ma poi resta il problema di chi sono i medici prescelti per informare.
i medici prescelti potrebbero essere a loro volta sponsorizzati dalle stesse industrie con bustarelle.
Quindi alla base resta sempre comunque in tutto il problema etico,gli umani.
e a noi non resta che stare sempre con gli occhi bene aperti .
per Vittoria,per le spese di Pavia se guardi bene ci sono gli sponsor.
ciao neve
Oscar Wilde
#10
Inviato 29 settembre 2008 - 13:03:51
"tu cerchi la risposta, ma non devi cercare fuori la risposta, la risposta è dentro di te, e però è sbagliata!" Quelo
#11
Inviato 20 ottobre 2008 - 14:02:43
certo che ci devono essere gli sponsor ma ci sono sponsor e sponsor, un conto è farsi sponsorizzare dall'associazione dei medici e degli infermieri, dalla provincia ed altri enti locali, un conto farsi sponsorizzare dalle case farmaceutiche.
Mi informerò sugli sponsor come Associazioni medici e infermieri, non ne ho mai sentito parlare, mentre provincia ed enti locali.. almeno dalle mie parti sembra impossibile!
ECM, (ri)parliamone
Una lettrice scrive al sito http://www.pensiero.it/index.asp per fare le sue considerazioni sull'argomento trattato, e le risponde Michele Grandolfo
Reparto Salute della donna e dell'età evolutiva - Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità.
Leggi qui:
http://www.pensiero....6&ID_sezione=31
Amministrazione CFSitalia
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(R.Steiner)
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