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La ricerca sui mitocondri continua.


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Zac

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Inviato 06 novembre 2017 - 15:42:17

Fonte: http://www.corriere....l?refresh_ce-cp

 

Sindrome Guerra del Golfo, il danno ai mitocondri è alla base dei sintomi
Una serie di patologie interessano i veterani che combatterono agli inizi degli anni '90. L'esposizione a sostanze tossiche ha alterato il funzionamento di questi organi cellulari
di Enrico Forzinetti

 

 

La cosiddetta sindrome da Guerra del Golfo è un insieme di patologie che interessa molti veterani che hanno preso parte a quel conflitto agli inizi degli anni ‘90. Una serie di malattie per molti aspetti ancora poco definite ma che nei sintomi, in particolare quelli che riguardano il sistema muscolare e il nervoso, ricorda molto gli effetti causati dalle disfunzioni mitocondriali. Partendo da questa osservazioni un gruppo di ricercatori americani è andato ad analizzare come cambiava il comportamento di questi organelli cellulari in individui affetti dalla sindrome. Il risultato è contenuto in una ricerca pubblicata su PlosOne.

 

Il ruolo del Dna mitocondriale
Partendo da un gruppo di 28 veterani, i ricercatori hanno analizzato su campioni di sangue il grado di lesioni e il numero di copie del Dna mitocondriale. Entrambi sono stati utilizzati come indicatori del danneggiamento di questi organelli responsabili della produzione dell’ATP, la molecola fondamentale per l’energia delle cellule e per lo svolgimento di qualunque funzione vitale.  Nella ricerca è stato osservato che il danneggiamento del materiale genetico mitocondriale era del 20% più elevato rispetto al gruppo di controllo, circostanza riconducibile all’esposizione dei soldati a particolari sostanze tossiche presenti nei teatri di guerra in cui avevano combattuto, come i carbammati e gli organofosfati. «Sono sostanze che interagiscono con mitocondri e provocano il loro malfunzionamento, portando a un errato trasferimento di elettroni lungo la catena di sintesi dell’ATP-— spiega Giovanna Liverini, professoressa di Fisiologia all’Università Federico II di Napoli —. Di conseguenza questo genera radicali liberi che portano allo stress ossidativo. Un fenomeno che dà vita a un circolo vizioso per cui i mitocondri subiscono ancora maggiori danni».

L’importanza dei mitocondri
Ma oltre al danno direttamente provocato sugli organelli, si hanno anche ripercussioni sui meccanismi di riparazione che agiscono sul Dna mitocondriale, rendendolo più suscettibile a mutazioni. Il terzo aspetto influenzato dalle sostanze tossiche è la sostituzione di mitocondri, un fenomeno che si deteriora anche con l’avanzare dell’età. «Questi organelli hanno anche un loro turnover: ma i prodotti tossici incidono su questo meccanismo naturale - continua Liverini -. Provocando dei danni ai mitocondri, vengono creati più radicali liberi che a loro volta rallentano la biogenesi mitocondriale. Gli organelli non si rinnovano e le disfunzioni legate alla loro attività errata si mantengono nel tempo». Ed è il motivo per cui i sintomi della sindrome da Guerra del Golfo si continuano a osservare a distanza di anni, soprattutto su quei tessuti che più di altri sfruttano l’ATP prodotto dai mitocondri stessi: vale a dire il tessuto muscolare scheletrico e quello nervoso, con problemi di stanchezza cronica, dolori muscolari, ma anche disturbi a livello cognitivo e comportamentale.


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