Ciao, ho 51 anni e sono un insegnante. Intorno ai 15 anni, nella fase dell'adolescenza e in concomitanza con la scoperta della sessualità, ho iniziato ad avvertire dei sintomi che tutt'ora persistono. La peculiarità dei sintomi è una stanchezza profonda che non cessa dopo il riposo. Anzi è proprio la mattina quando mi alzo il momento più critico. Fra gli altri sintomi ci sono brividi di freddo, sudorazione eccessiva, continui disturbi gastrointestinali, scarsa concentrazione. MI sento sempre stanco, in ogni momento della mia giornata è come se avessi appena finito di scalare l'everest a mani nude. Questa profonda astenia mi costringe a condurre con fatica la mia attività quotidiana e sono quasi sempre stremato e privo di forze. Fino ad ora sono riuscito ad andare avanti ma con una fatica fuori dall'ordinario. Nei momenti di collasso, anche una banale conversazione telefonica mi strema. Fino ad ora sono stato curato con piscofarmaci, che però non mi hanno aiutato più di tanto. Tutti farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina: prozac, sereupin, cymbalta. L'ultimo neurologo da cui sono stato è stato il primo ad avanzare l'ipotesi della sindrome da stanchezza cronica e vuol vedere un emocromo completo la prossima volta che ci vado.
Qualcuno più esperto può dirmi cosa ne pensa e se ci sono dei posti dove hanno trovato una soluzione al problema?