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SPECT


3 risposte a questa discussione

#1 vivolenta

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Inviato 20 dicembre 2008 - 14:20:50

http://www.oltresalu...sami/spect.html


http://www.neurologi...i/pet_info.html

La tomografia ad emissione di positroni (PET) è costosa ed è disponibile solo in alcuni centri universitari specializzati. Usa composti radioattivi e visualizza il decadimento di queste molecole radioattive. Il decadimento libera positroni (elettroni positivi) che a loro volta, scontrandosi, liberano radiazioni elettromagnetiche (gamma). Le radiazioni gamma sono registrate ed elettronicamente elaborate per comporre immagini che ne indicano l'origine nel cervello. La PET è perciò in grado di visualizzare quale regione cerebrale accumuli la sonda molecolare ('tracer') impiegata. Così è possibile, ad es. con l'uso di glucosio radioattivo, visualizzare regioni cerebrali che hanno un metabolismo particolarmente attivo in un determinato momento (fisiologicamente durante l'esecuzione di un particolare compito, o patologicamente nel caso di focolai epilettici o tumori). Altrimenti si può rilevare una perdita di attività legata ad es. a processi neurodegenerativi come la malattia di Alzheimer. Per quanto riguarda l'esame dell'attività cerebrale, la PET viene sempre più sostituita dalla risonanza magnetica funzionale, che ha un potere risolutivo temporo-spaziale migliore e non richiede l'uso di composti radioattivi. La PET rimane però importante per lo studio scientifico del legame di certi farmaci a determinati tipi di recettori cerebrali.
Meglio cinghiale che pecora

#2 vivolenta

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Inviato 20 dicembre 2008 - 14:31:41

http://www.scamillof...San_Camillo.htm

Attività di particolare rilevanza

Diagnostica allergologica verso allergeni inalanti, alimentari, farmacologici ed industriali

Diagnostica autoimmune

Diagnostica endocrinologica con dosaggio di tutti gli ormoni circolanti anche a bassissime dosi

Diagnostica oncologica con la determinazione degli indicatori biologici di neoplasia per la diagnosi e monitoraggio della terapia di tutte le patologie oncologiche

Dosaggio di proteine speciali
Meglio cinghiale che pecora

#3 libera

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Inviato 20 dicembre 2008 - 17:14:51

Fibromialgia: fine della
sindrome «invisibile»?
Raccolte nuove prove sul legame tra i sintomi della malattia e alterazioni funzionali a livello cerebrale


Una delle foto dell'esperimento
La fibromialgia si fa sentire o ora anche «vedere». Utilizzando una particolare apparecchiatura diagnostica, la tomografia computerizzata a emissione di fotoni (Spect), ricercatori francesi sono infatti riusciti a individuare alcune anomalie funzionali in alcune regioni del cervello dei pazienti con una diagnosi di fibromialgia, rinforzando l’idea che i sintomi della malattia siano legati a una disfunzione nelle aree del cervello coinvolte nella percezione del dolore.

CENTRO DEL DOLORE - Nello studio, pubblicato di recente sul Journal of Nuclear Medicine, sono state considerate una trentina di donne, 20 con una diagnosi di fibromialgia e 10 sane che hanno rappresentato il gruppo di controllo. Tutte le partecipanti sono state sottoposte alla Spect. Gli è stato inoltre chiesto di compilare un questionario per determinare i livelli di dolore, disabilità, ansia e depressione. Analizzando i dati raccolti i ricercatori hanno potuto appurare che le pazienti con fibromialgia presentavano delle anomalie nella perfusione (circolazione) di sangue a livello cerebrale rispetto alle compagne del gruppo di controllo. Queste anomalie sono risultate direttamente collegate alla gravità della malattia. In particolare è stato individuato un aumento della perfusione nella regione cerebrale coinvolta nella discriminazione dell’intensità del dolore, mentre una diminuzione della perfusione è stata evidenziata nella zona verosimilmente coinvolta nella risposta emotiva al dolore.

IPOTESI – «La fibromialgia viene spesso considerata una sindrome invisibile perché l’imaging muscoloscheletrico è negativo – premette Eric Guedj, il coordinatore dello studio -. Tuttavia già in passato grazie all’impiego di tecniche diagnostiche strumentali era stato possibile evidenziare delle anomalie nella circolazione sanguigna a livello cerebrale. Cosa che abbiamo confermato nel nostro studio mettendo in relazione con analisi statistiche i dati della Spect con le informazioni raccolte su dolore, disabilità, ansia e depressione». Non solo, lo studio confermerebbe che il dolore riportato dalle pazienti con fibromialgia non è la conseguenza di un’eventuale depressione, ma l’espressione di una malattia a sé. Le anomalie funzionali evidenziate dai ricercatori francesi sono infatti risultate indipendenti da stati ansia e depressione.

CONSEGUENZE – Secondo i ricercatori francesi la Spect potrebbe rivelarsi utile per prevedere la risposta a uno specifico trattamento contro la fibromialgia, consentendo di valutarne gli effetti sul cervello. In pratica, dopo aver impostato una cura mirata, si potrebbero controllarne nel tempo gli effetti non solo valutando il miglioramento dei sintomi direttamente con la paziente, ma anche misurando cosa accade a livello cerebrale con la Spect.

Antonella Sparvoli
01 dicembre 2008

#4 libera

libera

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Inviato 20 dicembre 2008 - 17:18:49

Questo è un articolo che si trovava sul corriere della sera sulla spect.
Scusate se faccio un pò di confusione nell'inviare i messaggi, ma non riesco ancora a capire bene come funziona il forum.
Cmq ho inviato la mia presentazione nella cartella presentazioni.
Ciao Alessandra



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