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OMOTOSSICOLOGIA


2 risposte a questa discussione

#1 VITTORIA

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Inviato 19 agosto 2006 - 15:02:07

CARATTERISTICHE
DELL'OMOTOSSICOLOGIA


L'omotossicologia costituisce l'evoluzione moderna dell'omeopatia, che interpreta scientificamente - aggiornandola ai progressi delle scienze fisiche, biologiche e farmacologiche.
L'omotossicologia deve essere collocata nell'area dell'omeopatia classica, sia come sistema dì medicina basato sulle leggi della Natura, sia per gli aspetti diagnostici, terapeutici e farmacologici.

Ma l'intera disciplina non può essere avulsa dai suoi legami con la Medicina Classica, dalla quale prende in prestito le tecniche diagnostiche sui reperti anatomici clinici, irrinunciabili ed essenziali ad integrare la classica diagnosi omeopatica

· psicologica sui sintomi mentali, emozionali e comportamentali
· somatica sui sintomi e segni fisici costituzionali, organici e funzionali.

L'approccio e i rimedi omotossicologici corrispondono alle concezioni hahnemanniane della esperimentazione pura sull'uomo sano, della forza vitale, della similitudine dei sintomi, dell'individualizzazione della malattia, delle dosi micropotenziate infinitesimali, e della totalità dell'uomo funzionalmente integrato.

Al tempo stesso, come esige la Medicina Classica,vengono accuratamente analizzati ed interpretati i meccanismi biochimici e biofisici, cellulari e molecolari dei processi morbosi.

Il linguaggio è in linea con la logica clinica universitaria ed ospedaliere, con l'approccio fisiopatologico e tissutale attuale.

Ma, come richiede la Medicina Bioenergetica, nella cui area l'omotossicologia e omeopatia rientrano, sia i sintomi e segni patognomonici, come i reperti strumentali e di laboratorio vengono coerentemente rapportati ad un denominatore comune, al principio dinamico di forza vitale.

E' cosi possibile interpretare la reattività del malato nella totalità integrata delle sue funzioni, ricuperando alla scienza clinica anche quel reale universo corporeo infinitesimale, submolecolare e subatomico, ancora negato agli apparati tecnici di rivelazione fenomenica effettuale su cui procede scientificamente la Medicina Classica.

L'Omotossicologia, quindi, essendo l'indirizzo più strettamente scientifico dell'Omeopatia, consente al medico classico di accostarsi agevolmente al pensiero di Hahnemann.

Ma invita anche il medico di stretta osservanza omeopatica, a non tagliarsi fuori dalla piattaforma scientifica attuale, col rischio di perdersi vanamente nella retroguardia della Medicina moderna.

Vuole così collocarsi su autentiche e tangibili posizioni scientifiche. Disdegna così atteggiamenti di scontro acritico la Medicina Classica Convenzionale.

Si apre ad una valida collaborazione competitiva, utilizzando della Medicina Universitaria quanto può giovare ad esaltare le finalità cui la Medicina Omeopatica tende da sempre.

(dal Testo Guida di Vincenzo Fabrocini L'OMEOPATIA ANTIOMOTOSSICA o OMOTOSSICOLOGIA. Scritto appositamente per il MINISTERO DELLA SANITA' come Esperto omeopatico nel Consiglio Superiore. Pubblicato dalla GUNA Editore nel gennaio 1990).

http://www.omeopatia...entesimali.html


INFORMAZIONI SU TEST EAV (elettroagopuntura secondo Voll) LE TROVATE QUI:
http://www.cfsitalia...7&st=0#entry711

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#2 VITTORIA

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Inviato 11 gennaio 2007 - 00:46:32

Il Centralino della salute


Questo servizio viene attuato dall'Associazione Medica Italiana di Omotossicologia per la difesa del paziente e della classe medica omeopatica.

In risposta alle necessità dei pazienti, di poter individuare facilmente, nelle rispettive zone di residenza, medici esperti che operano nel campo della medicina naturale, l'A.I.O.T., "Associazione Medica Italiana di Omotossicologia", ha deciso di offrire al pubblico un nuovo servizio.
È stato così creato un filo diretto tra i pazienti e l'Associazione che consente, a chi in Italia desidera curarsi con la medicina naturale, di trovare immediatamente lo specialista più vicino tra i circa 1.200 selezionati dall'Associazione. I medici segnalati sono non solo gli iscritti all'A.I.O.T., ma tutti quei medici, professionisti esperti, che da anni lavorano nel campo della medicina naturale.
AIOT - associazione medica italiana di omotossicologia via L. Vanvitelli, 6 - 20129 Milano 02 28018207 - fax 02 2822234
vedi: http://www.medibio.i...FAA95A6A91E0B9A



I pazienti, rivolgendosi al Centralino della Salute, potranno anche avere notizie sulle metodiche della medicina naturale, sulla posologia dei rimedi oltre a indicazioni sulle farmacie specializzate.

Il numero telefonico è 800.38.50.14 ed è attivato dal lunedì al venerdì,
dalle ore 9,30 alle ore 12,45 e dalle 14,30 alle 16,00.

VITTORIA
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#3 VITTORIA

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Inviato 28 agosto 2007 - 11:33:32

I PRINCIPI DELL'OMOTOSSICOLOGIA

Dal sito Guna: http://www.guna.it/A...ectionMenu=-106


L'Omeopatia antiomotossica o Omotossicologia (etimologicamente: studio dei fattori tossici per l'uomo) identifica nelle "omotossine" la causa cui ricondurre eziologicamente tutte le malattie.

Qualunque organismo è continuamente attraversato da un'enorme quantità di tossine esogene (batteri, virus, tossine alimentari, fattori di inquinamento ambientale, cataboliti di farmci di sintesi, stress emotivi, ecc.) ed endogene (prodotti intermedi dei diversi metabolismi, cataboliti finali, ecc.).

In accordo alla teoria di von Bertanlanffy, secondo cui l'organismo è un sistema di flusso in equilibrio dinamico, se l'omotossina non è particolarmente "virulenta" e se i sistemi emuntoriali sono efficienti, essa attraversa l'organismo-sistema di flusso senza determinare alcuna interferenza nella sua omeostasi, che resterà pertanto nella condizione di equilibrio, cioè di salute.
Se viceversa, o perchè la tossina è particolarmente "aggressiva" o perchè i sistemi di drenaggio emuntoriale non sono sufficienti, si determina un'alterazione dell'equilibrio, che l'organismo, nella sua naturale tendenza verso il mantenimento o il ripristino della sua "omeostasi ristretta" (Laborit), cercherà di compensare innescando meccanismi supplementari di tipo autodifensivo: le malattie.

Se per Hahnemann "la noxa è niente, il terreno è tutto", e negli anni successivi, da Pasteur in poi, ci si fossilizza invece in una guerra cieca e senza esclusione di colpi al "microbo", per Reckeweg la malattia è da interpretare come la risultante che scaturisce dall'interreazione tra noxa patogena, fattori ambientali e soprattutto reattività. Per citare il padre dell'Omotossicologia: "le malattie sono l'espressione della lotta dell'organismo contro le tossine, al fine di neutralizzarle ed espellerle; ovvero sono l'espressione della lotta che l'organismo compie naturalmente per compensare i danni provocati irreversibilmente dalle tossine". evidenziamo in qualche modo questa frase. Riportandola in un box accanto al testo o simili...".

Come è facile intuire si tratta di una visione biologica del processo di guarigione: con i farmaci omotossicologici si stimola la capacità di autoguarigione del paziente attraverso il ripristino delle sue capacità metaboliche, enzimatiche, immunologiche, emuntoriali, giungendo alla definitiva eliminazione del carico tossico responsabile del quadro morboso, cioè alla vera guarigione.

Ben altra direttrice seguono, viceversa, i farmaci di sintesi: la soppressione dei sintomi conduce ad un approfondimento della patologia nell'organismo, al blocco della sua capacità reattiva, o, spesso, alla cronicizzazione della malattia.
Partendo da queste considerazioni, il Dr. Reckeweg osservò e descrisse un fenomeno di grande interesse: la vicariazione, cioè lo spostamento della malattia da un tessuto all'altro, da un organo all'altro. La vicariazione può avere una prognosi positiva (in questo caso è detta "regressiva" e corrisponde al processo di guarigione naturale) o, viceversa, negativa (in questo caso è detta "progressiva" e coincide, per esempio, con il processo di cronicizzazione). Ebbene, con la terapia omotossicologica si noterà la cosiddetta vicariazione regressiva, cioè lo spostamento della malattia da organi più nobili e profondi verso organi o sistemi deputati all'escrezione delle tossine.

La grande capacità di sistematizzazione portò il Dr. Reckeweg a concepire un quadro sinottico, la Tavola delle Omotossicosi, coagulando in esso, insieme, il patrimonio diagnostico dell'Omeopatia, i fondamenti dell'Embriologia, le moderne acquisizioni di semeiotica medica e di fisiopatologia.
In base alla Tavola delle Omotossicosi, a seconda dell'entità dell'aggressione e dell'integrità del sistema difensivo autologo (che Reckeweg chiama Sistema della Grande Difesa), l'organismo manifesta quadri clinici differenti che si possono agevolmente classificare in 6 fasi.

Vedi Tavola clicca qui: http://www.guna.it/i...s/it/Tavola.gif e poi sull'immagine per ingrandire


Nella sua Tavola, Reckeweg rappresenta i vari gradi di reattività attraverso i quali l'organismo cerca di mantenere o ripristinare la propria omeostasi, il proprio equilibrio, il proprio stato di salute. Ogni fase rappresenta l'espressione delle diverse capacità reattive (infiammatorie) dell'organismo.
È proprio l'inquadramento della patologia nella Tavola delle Omotossicosi ad orientare la scelta della strategia terapeutica.


CFSitalia è stato autorizzato da Guna per la pubblicazione di questo testo nel forum.


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