"L'affettività" influenza anima-corpo e SALUTE ?
#1
Inviato 03 luglio 2006 - 14:10:01
Riprendo anche una frase del Doc Giancarlo:
"....se ti fai la fibro (come ho fatto io) o la cfs, significa che le basi affettive di partenza non sono solide..."
Che ne pensate? E le vostre esperienze?
"Come nasce l'affettività".
http://www.matrice.i...o/articolo3.asp
"Affettività. Che ruolo ha nell'uomo.
http://www.somgiovan...a/dossier1a.htm
Amministrazione CFSitalia
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"Il Forum ha carattere divulgativo e le informazioni contenute non devono sostituirsi alle visite e alle diagnosi mediche. Ricordate che l'autodiagnosi e l'autoterapia possono essere pericolose"
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"Il senso della vita
è dare senso alla vita”
(R.Steiner)
#2
Inviato 04 luglio 2006 - 18:57:00
Ma come la persona ha recepito le modalità affettive e come si è organizzata di conseguenza"
Vi racconto la mia esperienza sulla cosa.
Io sono stata figlia unica fino a 8 anni. Poi è nata mia sorella. All'età di 18 mesi gli è stato diagnosticato un grave ritardo psico-motorio. Vi lascio immaginare lo sconforto dei miei genitori, considerando che anche io avevo problemi di salute, anche se non gravi come i suoi.
Loro mi sono sempre stati vicini, non mi hanno mai trascurato e mi adorano adesso come allora. Ma quando mi hanno spiegato che cosa aveva mia sorella ed ho visto la sofferenza negli occhi lucidi di mia madre e di mio padre, nella mia testa è "scattato" qualcosa. Mi sono presa carico di me stessa, totalmente, convincendomi che non potevo dare ulteriori problemi ai miei genitori e che sarei stata la bambina + perfetta ed adulta esistente e che di me sarebbero sempre andati fieri. (infatti ho la "sindrome da prima della classe").
Nella mia testo però ho percepito una cosa tutta diversa: mi sono "venduta" che loro mi hanno chiesto di farmi carico di me stessa, ma chi li conosce sa che non possono averlo fatto. Sicuramente non hanno potuto dedicarmi il tempo che avrebbero voluto, ma non mi hanno mai fatto mancare nè amore nè appoggio incondizionato.
Il problema è come dice Giancarlo: è la ns. percezione che fa la differenza e Vi posso garantire che la mia percezione ha condizionato molte scelte della mia vita.
Manuela
#3
Inviato 14 luglio 2006 - 22:15:26
D’accordo, può accadere che una persona possa percepire come insufficienti le “modalità affettive”, come dice Giancarlo, quando invece non lo sono realmente, e soffrirne tremendamente fin nel fisico, oppure può essere che veramente lo siano, in quel caso tutto dipenderà dalla sua capacità di affrontare quella carenza, razionalizzando e reagendo nel migliore dei modi. Ma in ogni modo non è facile.
E nel caso contrario? Intendo dire nel caso in cui l’affettività ricevuta è stata esagerata, squilibrata, ossessiva? In questo caso forse è più difficile paralare di percezioni personali, se è schiacciante è schiacciante. Le reazioni possono essere tante, e tante poi anche le conseguenze sul fisico. Personalmente non so se possa esservi una relazione più o meno diretta con lo sviluppo nel tempo della Cfs. E voi?
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(R.Steiner)
#4
Inviato 16 luglio 2006 - 16:30:05
forse potrebbe essere una concausa ( fra le tante.....)quella da te menzionata, che puo' influenzare in maniera piu' o meno diretta uno sviluppo nel tempo di cfs: tuttavia , se così fosse, il tre/quarti degli abitanti del pianeta sarebbero cfsini....
Parere mio personal-ISSIMO .....
da Luisa
#5
Inviato 16 luglio 2006 - 18:46:35
Se togliamo un miliardo di persone che sono sotto o vicini al livello di sussistenza, questo 20 diventa quasi un trenta ....
Se non sono sufficienti possiamo anche aspettare che si arrivi al cinquanta percento.
Se poi vogliamo ipotizzare che esista un virus oppure un batterio maschilista, allora procediamo pure. mica si capisce perchè dei virus, dei batteri oppure il mercurio o qualche altro metallo ce l'abbiano con le donne, visto che 8 cfs su 10 sono di sesso femminile.
E poi come farebbero questi agenti tossi-infettivi a decidersi per un attacco violento - cfs - ed uno più leggero - fms- sempre e comunque colpendo le donne nella proporzione 4:1.
#6
Inviato 16 luglio 2006 - 19:46:20
Probabilmente in modo differente, o forse non proprio sempre..... che ne dite?
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#7
Inviato 21 luglio 2006 - 17:14:07
il divertente libro "GLI UOMINI VENGONO DA MARTE E LE DONNE DA VENERE" , di John Gray (ed: Sonzogno) delinea in maniera reale e precisa , oltre che amena, la differenza fra il modo di vedere, percepire e realizzare dei "maschietti" a differenza delle "femminucce"....
Il problema è che, raramente, ci ricordiamo di essere "differenti " e, in entrambi i casi, pretendiamo che l'altro/l'altra la pensino e reagiscano come noi......
Non trovi ... ? ?
da Luisa
#8
Inviato 22 luglio 2006 - 20:56:33
........ ah beh, questo capita si si, ma se da un lato è impensabile costringere l'altro a pensare e reagire come noi, riferendoci sempre all'affettività, è anche vero che è possibile VOLENDO capire l'altro, con un pò di impegno immergersi nell'universo opposto al nostro, maschile o femminile, scoprire le chiavi giuste per poi interagire nel modo migliore, ma questo dovrebbe accadere in modo RECIPROCO, altrimenti non va, non va!........Il problema è che, raramente, ci ricordiamo di essere "[font=Impact]differenti [/color]" e, in entrambi i casi, pretendiamo che l'altro/l'altra la pensino e reagiscano come noi......
Non trovi ... ? ?
R. Steiner dice che l'uomo è fuori quello che la donna è dentro e la donna è dentro quello che l'uomo è fuori..... a me sembra molto vero!
Detto ciò, credo che l'affettività influenzi logicamente in modo differente, o a volte in modo speculare, la salute e il benessere dell'individuo a seconda che si tratti di uomo o donna.....
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(R.Steiner)
#9
Inviato 23 luglio 2006 - 13:22:44
e così la sua mancanza, il sentimento più o meno cosciente di non essere stati amati
se i rapporti con i nostri genitori sono stati improntati sull'amore eil rispetto ci serviranno da
modello per tutte le nostre relazioni future
Altrimenti come ci si spiega l'agressività maschile, questa voglia in tutto il mondo e in tutte le culture di fare la guerra, di sopraffare, di vincere?
forse la differenza è che gli uomini aggrediscono e le donne si ammalano (perche non hanno mai potuto aggredire)
Io sono sicura che la malattia si basa su un terreno di mancanza, di infelicità pero' il problema vero é che quando la malattia è insediata non basta piu' la coscienza per guarire
Personalmente le persone veramente felici che conosco sono sane.
Mi riconosco in molte cose che dice Giancarlo anche se non ho chiaro la via d'uscita che credo non sia solo psichica e non solo medica.
questa è la mia angoscia
rita
"è la nostra mente ed essa soltanto che ci rende schiavi o ci libera" Khyentse Rinpoche
#10 Visitatore_VITo_*
Inviato 23 luglio 2006 - 16:21:45
che fortuna!!!!!!!!!!!!!!!!! 4 a 1 e io sono 1Il 20 percento degli abitanti del pianeta utilizza psicofarmaci.
Se togliamo un miliardo di persone che sono sotto o vicini al livello di sussistenza, questo 20 diventa quasi un trenta ....
Se non sono sufficienti possiamo anche aspettare che si arrivi al cinquanta percento.
Se poi vogliamo ipotizzare che esista un virus oppure un batterio maschilista, allora procediamo pure. mica si capisce perchè dei virus, dei batteri oppure il mercurio o qualche altro metallo ce l'abbiano con le donne, visto che 8 cfs su 10 sono di sesso femminile.
E poi come farebbero questi agenti tossi-infettivi a decidersi per un attacco violento - cfs - ed uno più leggero - fms- sempre e comunque colpendo le donne nella proporzione 4:1.
però che c...o vabbè, secondo me l'affettività lascia cicatrici enormi, come un aratro nel terreno. specie in persone molto sensibili e ricettive. non credo che ci siano distinzioni tra i sessi, forse le donne sono più prese e danno più priorità , ma anche gli uomini, ultimamente non scherzano. siamo tutti stati rapiti dagli alieni:-) altra ipotesi fantasiosa.
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