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Medicina somatopsichica per la pelle


6 risposte a questa discussione

#1 VITTORIA

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Inviato 04 giugno 2006 - 11:01:50

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Medicina somatopsichica per la pelle
La cute, come altri organi, è capace di produrre «messaggeri nervosi». Che possono essere sfruttati in terapia

FIRENZE - Medicina psicosomatica? Passata di moda. Ora sulla cresta dell’onda c’è la medicina somatopsichica. La differenza la spiega il professor Torello Lotti, ordinario di dermatologia dell’Università di Fierenze, che sull’argomento («La pelle come teatro della mente») ha organizzato un congresso in programma nel capoluogo toscano il 27 Maggio. «Oggi preferiamo parlare di medicina somatopsichica, mettendo l’accento sul “soma” cioè sul corpo, perché è ormai assodato che il nostro organismo si comporta come se fosse una specie di “cervello diffuso”, capace di produrre sostanze che agiscono come messaggeri nervosi anche in organi diversi dall’encefalo».

PEPTIDI - «Queste molecole, che tecnicamente vengono chiamate neuropeptidi, sono prodotte, per esempio, dalle cellule della pelle, e agiscono sia a livello locale sia a distanza, attraverso la circolazione sanguigna» chiarisce l'esperto. «A Firenze siamo stati tra i primi a fornire le prove a sostegno di questa nuova visione, quando alcuni anni fa abbiamo scoperto che i cheratinociti, le cellule che formano lo strato più esterno della cute, in risposta a infezioni virali , oppure all’irraggiamento con ultravioletti B, producono una pro-opio-melanocortina, che viene poi scissa in due parti dall’organismo. Una si chiama Acth, e interviene sulla produzione di cortisolo e di altri ormoni, l’altra si chiama msf-alfa ed è un potentissimo immunosoppressore che agisce nelle malattie infiammatorie della pelle.
«Ciò significa» prosegue il professor Lotti, « che la pelle, così come per esempio il sistema immunitario, sa influenzare in modo diretto l’asse psico.-neuro-endocrino-immunologico, e riveste quindi un ruolo che può essere sfruttato in terapia». «Nel caso della pelle» illustra lo specialista, « E’ ormai provato il ruolo di questi peptidi, per esempio, nelle malattie infiammatorie della pelle più comuni, come la vitiligine, la psoriasi e l’eczema atopico»

CONSEGUENZE PRATICHE In pratica questa nuova visone potrebbe tradursi in una rinnovata «cooperazione» nel trattamento di queste patologie. Se da un lato, infatti, riassume dignità il ruolo della psicoterapia, che può intervenire «dall’alto» attivando per via cerebrale una serie di peptidi capaci di far sentire il loro effetto sulla pelle, dall’altro è possibile incorporare sostanze uguali o analoghe in creme o farmaci, che sono già in fase di sperimentazione sull’uomo di creme e che potrebbero essere in farmacia tra qualche anno.

Luigi Ripamonti18 maggio 2006
http://www.corriere....opsichica.shtml

VITTORIA
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#2 VITTORIA

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Inviato 04 giugno 2006 - 11:08:36

Non conoscevo la medicina somatopsichica per la pelle (Psoriasi, vitiligine, eczema atopico e lichen planum) di cui, sapendone ancora poco, non mi sento di esprimere un giudizio.
E VOI?

Vorrei conoscere il parere medico del doc Giancarlo Barbini a riguardo, se possibile.
Doc che mi dice? Grazie :)

Saluti Vittoria.

VITTORIA
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#3 Ex Doc

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Inviato 04 giugno 2006 - 22:21:26

Cara Vittoria non la conoscevo nemeno io.E' una semplice etichetta per un problema che conosciamo da 100 anni: il cervello utilizza la pelle come una lavagna su cui scrive.
Dermatite atopica: proprio ora che abbiamo finalmente la cura farmacologica, ci parlano di somato-qualcosa.
Per me è tutto un assurdo circo con un sacco di interessi, non solo economici, ma anche "individualistici".
Io vado in direzione contraria: dopo una forte esposizione mediatica nei primi anni 90 per alcune mie ricerche ed innovazioni pubblicate dai media appunto, ho deciso poi di lavorare sotto-traccia.
Io voglio una vita normale, non voglio più andare sui giornali o in tv.Voglio un rapporto diretto con la gente.
Ma sono fuori dai tempi. Tutti vogliono apparire.
E qualcuno mi scrive: ma chi ti credi di essere, dove stanno le prove delle cose che affermi? Perchè Tirelli va in TV allora sarebbe credibile ed io no?
Preferisco tacere.
Solo in casi di grave pericolo morale e/o sanitario ho cominciato a far casino.
Ora nemmeno quello.
Mi faccio gli affari miei, tanto di persone che hanno fiducia in me ne ho intorno talmente tante che non so a chi dare i resti.
Non mi devo fare la barca, per cui sono un uomo libero.
Sarà per questo che sono scomodo?

#4 manu62

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Inviato 04 giugno 2006 - 23:44:08

Giancarlo
chiunque non rientra in una "etichetta" è scomodo.
Tutto ciò che è al di fuori del coro è scomodo.
Chiunque dica quello che pensa, soprattutto se il pensiero non è "corrotto" da soldi, fama e potere, è scomodo.
Chiunque lavori pensando al bene del prossimo e non al proprio tornaconto personale, è scomodo.

E' sempre e solo una questione di scelte.

Scegliere la verità e ed il mantenimento della propria
integratà morale, non è mai una scelta facile, soprattutto per chi riveste determinati ruoli.

E queste scelte, putroppo, vengono fatte pesare non poco.



Manuela

#5 manu62

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Inviato 04 giugno 2006 - 23:46:20

Tornando alla medicina somatopsichica.

Una domanda al Dott. Giancarlo.
è per questo che quando io sto al sole ho come l'impressione che mi si ricarichino le "pile" e la mia energia aumenta?

Fermo restando che se non uso un fattore di protezione alto, la serà ho sempre la febbre ed i dolori articolari/muscolari

grazie

manu

#6 Ex Doc

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Inviato 04 giugno 2006 - 23:59:11

Abbozzo una risposta ipotetica non conoscendoti di persona.
Per esperienza ho notato che chi trae giovamento dall' esposizione solare diretta, ha un maggior sbilanciamento nel versante depressivo, e minore in quello ansioso.
Ma l'attivazione psichica è a spese di un incremento del turnover metabolico.
In soldoni consuma più energia fisica (termoregolazione-sudorazione-perdita di sali minerali).
Il sole è stressogeno per definizione, quindi ti fa stancare.
Come saprai una delle stigmate dei pazienti DAP e fibromialgici e rifuggere dal sole cercando posti ombreggiati.
Più si sentono in forma psicologicamente e più azzardano escursioni in aree soleggiate, viceversa se si sentono giu. Sembrebbe un paradosso. Ma cfs-FMS-DAP
si nutrono di circoli viziosi.
Interrompere il loop negativo è il primo obiettivo che mi propongo quando prendo in cura questi pazienti.
E poi a livello personale li ho vissuti direttamente questi loop........

#7 manu62

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Inviato 05 giugno 2006 - 00:24:26

aggiungo una cosa che può chiarirti meglio.

Sole solo al mare, io adoro stare al mare al sole, se non c'è troppo caldo.

Riesco a starci solo nelle primissime ore del mattino e quelle del pomeriggio tardi e se c'è molto ventilato.
Durante le ore centrali mi è impossibile, cerco l'ombra.

mentro una volta era una lucertola e ci stavo dalla mattina alla sera, adesso solo che il sole mi dia la sensazione di bruciore sulla pelle, cominci a fare un pò caldo, e soprattutto quando comincio a sudare, mi dà fastidio e vado immediatamente all'ombra.

In ogni caso, io pensavo alla diretta stimolazione dell'ACTH, che io ho basso, per questo ho pensato che il fatto che stare al sole mi dia la sensazioni di "ricarica pile", fosse legato a questo fattore.

Come sempre, se mi parli di depressione, fuggo.........

Manu



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