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Perdita di memoria e Lavoro


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1 risposta a questa discussione

#1 Pierluigi T

Pierluigi T

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Inviato 16 agosto 2018 - 10:32:59

Buongiorno a tutti, ho 40 anni e tra i vari sintomi della CFS, accuso anche gravi problemi di memoria.
Tali problemi creano imbarazzo nella vita privata (non ricordo persone ed eventi di un mese prima o anche anni...) e nella vita lavorativa (non ricordare lavori effettuati da poco, accordi verbali...rende l'efficienza lavorativa scarsa).

Vorrei chiedere se esiste un modo per certificare problemi di memoria a medio/lungo termine. O comunque consigli o esperienze similari. Grazie

#2 VITTORIA

VITTORIA

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Inviato 16 agosto 2018 - 18:14:06

Non sei mai stato da un neurologo?

 

"Il disturbo della memoriaamnesia è un disturbo presente in molti tipi di patologie (traumatiche, infettive, tossiche, vascolari, degenerative, metaboliche) e consiste in una riduzione più o meno grave della capacità di apprendere e ricordare informazioni ed avvenimenti immagazzinati in precedenza...

Il primo step diagnostico deve consistere nella valutazione dello stato neurologico del soggetto (livello di coscienza e di attenzione, integrità dell’eloquio, della capacità di lettura e scrittura, etc.) seguito da un attento esame del suo stato psicologico, per escludere che si trovi in una temporanea condizione di demotivazione personale o di depressione, fattori che notoriamente incidono sul suo livello di attenzione e che potrebbero indurre alla erronea conclusione di ascrivere un deficit di memoria a disturbo cognitivo.

Il passo successivo consiste nella somministrazione di test neuropsicologici che devono consentirne una valutazione quantitativa del disturbo di memoria in quanto il paziente può minimizzare o addirittura negare l’esistenza di problemi mnesici o al contrario sovrastimare dimenticanze anche modeste riscontrate nel corso delle attività quotidiane, attribuendole alla insorgenza di una patologia neurologica degenerativa. Il risultato dei test è espresso da un punteggio che esprime di quanto le prestazioni del paziente si discostino da quelle rilevate su campioni di controllo con caratteristiche analoghe di età, sesso e scolarità.

I test della memoria a breve termine (MBT). Sono rivolti a definire la massima capacità di immagazzinamento (Span) di materiale nella memoria a breve termine.

  • Digit Span (in versione Forward e Backward): il soggetto deve ripetere delle coppie di sequenze di cifre (in avanti nel Forward o a rovescio nel Backward) nello stesso ordine in cui vengono pronunciate dall’esaminatore. L’89% dei sogggetti normali ha uno span fra 5 e 8; uno span di 4 è considerato borderline mentre 3 è nettamente deficitario.
  • Test di Corsi: si propone, toccando con l’indice, una sequenza standard di lunghezza crescente di cubetti numerati; appena terminata la dimostrazione si chiede al soggetto di riprodurla. Il test consente la misura dello span di memoria visuo-spaziale il cui valore di punteggio medio è uguale a 5 su un campione di 321 soggetti italiani.

 I test della memoria a lungo termine (MLT)

Servono a valutare la capacità dei processi di analisi ed elaborazione dell’informazione assunta in MBT per l’immagazzinamento nella MLT.

  • Memoria di prosa: l’esaminatore legge un raccontino e chiede al soggetto di ripeterlo (rievocazione immediata); dopo la rievocazione, viene letto una seconda volta ed ha luogo la seconda ripetizione (rievocazione differita). Il punteggio massimo per ogni rievocazione è 8; il punteggio grezzo è confrontato con i valori medi e le deviazioni standard.
  • Test del breve racconto: somministrato in modo analogo al precedente, ma è riferito ad un fatto di cronaca che viene letto dall’esaminatore. In questo test esistono differenze tra i punteggi medi in funzione dell’età e della scolarità e sono significativamente diversi fra maschi e femmine.
  • Coppie di parole: l’esaminatore pronuncia delle parole che devono essere ripetute nel medesimo ordine. Se il soggetto rievoca correttamente almeno 2 stringhe su 3, si passa alla stringa di lunghezza maggiore. Lo span è rappresentato dalla serie più lunga per la quale sono state ripetute correttamente almeno due stringhe.
  • La memoria episodica recente: si mostrano tre oggetti di uso comune che vengono poi nascosti in 3 posti diversi; dopo 10-15 minuti si chiede al soggetto quali oggetti sono stati nascosti e dove.
  • Mini Mental State Examination (Folstein et al, 1975): è il test di più frequente adozione per la valutazione dei disturbi dell’efficienza intellettiva in quanto fornisce un quadro del livello cognitivo globale del paziente (l’orientamento spazio-temporale, la memoria a breve termine, la memoria di lavoro, il linguaggio e le abilità prassico-costruttive). Il punteggio totale è compreso fra un minimo di 0 ed un massimo di 30. Punteggi particolarmente bassi al MMSE (> 18) sono indicativi di un deterioramento cognitivo grave. Un punteggio compreso fra 18 e 23 è indice di una compromissione fra moderata e lieve, un punteggio pari a 26 è considerato borderline.

Se la valutazione neuropsicologica evidenzia un significativo coinvolgimento dei processi di fissazione e di rievocazione mnemonica, si impone il ricorso ad indagini strumentali che hanno il duplice scopo di escludere possibili cause organiche dei sintomi cognitivi e, dall’altro, di valutare il grado di compromissione cerebrale.

A tal fine, prezioso è l’apporto del Neuroimaging fornito in prima istanza dalla TAC (Tomografia Assiale Computerizzata), utile per misurare lo spessore degli emisferi cerebrali, ed ancor più dalla Risonanza Magnetica funzionale dell’encefalo (RMf), che consente di ottenere un’immagine della struttura del cervello molto particolareggiata includendo la perdita progressiva di materia grigia nel cervello, dal "mild cognitive impairment" fino alla malattia di Alzheimer conclamata. Notevole importanza riveste anche la Tomografia ad Emissione di Positroni (PET), che valuta il flusso del sangue nel cervello (ridotto nei pazienti affetti dalla m. di Alzheimer).

Quale corollario al profilo diagnostico della valutazione globale del soggetto che presenta disturbo della memoria occorre citare i test ematici per la determinazione di ferro, glicemia, vitamine, colesterolo ed altro."

 

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