Giada Da Ros, Presidente della CFS Associazione italiana, ci informa:
"Un recente studio (http://www.sciencedi...21315821730236X) ha evidenziato delle differenze nella struttura cerebrale delle persone con la CFS/ME. Non è il primo studio in proposito, però è il primo che riporta un aumentato volume della materia grigia rispetto ai controlli sani.
Allo studio hanno partecipato 42 pazienti, che soddisfano i criteri diagnostici Fukuda e che sono stati selezionati meticolosamente escludendo possibili co-morbidità psichiatriche, e 30 controlli sani. E’ stato analizzato il volume della materia bianca e della materia grigia, sia globale che regionale, utilizzando la risonanza magnetica (MRI) e la morfometria basata sui voxel (VBM). Sono state fatte sia misurazioni assolute (delle singole parti del cervello separatamente cioè) sia corrette prendendo in considerazione il volume intracranico totale (questo perché, naturalmente, persone con un teschio più piccolo hanno minor volume e viceversa).
La ricerca, che è stata condotta dalla professoressa Julia Newton e dai suoi colleghi, ha portato al risultato che “i pazienti avevano un maggiore volume di materia grigia e un minore volume di materia bianca. L’analisi sui voxel ha mostrato un aumentato volume di materia grigia in diverse strutture inclusa l’amigdala e l’insula nel gruppo dei pazienti. Riduzioni nel volume della materia bianca nel gruppo dei pazienti sono state viste primariamente nel mesencefalo, nel ponte e nel lobo temporale”.
Queste scoperte suggeriscono che possa esserci un’alterazione dell’elaborazione dei segnali interocettivi.
La ME Association ha postato (http://www.meassocia...9-october-2017/) un commento del dottor Charles Shepherd in proposito, seguito da una panoramica di spiegazione dello studio."