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La PET per diagnosticare la sindrome da stanchezza cronica


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14 risposte a questa discussione

#1 Zac

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Inviato 12 aprile 2014 - 23:17:42

Dal link: http://www.scienze-n...nchezza-cronica

 

Scritto da Leonardo Debbia

I ricercatori del RIKEN Center for Life Science Technologies, in Giappone, in collaborazione con l’Osaka City University e la Kansai Gaidai University, hanno utilizzato l’imaging funzionale PET per dimostrare che i livelli di neuro infiammazione, o infiammazione del sistema nervoso, sono più elevati nei pazienti affetti da sindrome da stanchezza cronica rispetto alle persone sane.

La tomografia a emissione di positroni (o PET) è una tecnica usata in medicina e in diagnostica nucleare per produrre bioimmagini delle variazioni dell’attività cerebrale.

La neuro infiammazione è un processo infiammatorio incontrollato che puo’ portare alla neuro degenerazione dei meccanismi cellulari.

Con questo studio si è cercato di dimostrare che probabilmente l’indagine per immagini può essere utile nello studio di questi meccanismi.

pet.jpg

Neuro infiammazione nei pazienti con sindrome da stanchezza cronica / encefalite mialgica.
Immagini rappresentative PET (tomografia a emissione di positroni) in varie aree del cervello:
AMY: amigdala; CC: corteccia cingolata; HIP: ippocampo; MID: mesencefalo; THA: talamo;
PON: ponte
(credit: RIKEN)

La sindrome da stanchezza cronica, conosciuta anche come encefalite mialgica, o ME associato all’acronimo CFS (Chronic Fatigue Sindrome). è una condizione debilitante dell’organismo, caratterizzata da fatica cronica profonda, invalidante e persistente, che non cessa con il riposo.

Purtroppo, attualmente, pur conoscendo la sintomatologia, se ne ignorano tuttora le cause scatenanti.

Era stato ipotizzato che la neuro infiammazione (o infiammazione delle cellule nervose) avrebbe potuto essere una possibile causa di questa condizione, anche se nessuna prova era stata finora avanzata a sostegno di questa idea.

Ora, in questo studio, clinicamente rilevante, pubblicato su The Journal of Nuclear Medicine, i ricercatori giapponesi hanno scoperto che effettivamente i livelli dei marcatori di una

neuro infiammazione sono più elevati nei pazienti con CFS / ME rispetto alle persone sane.

Per la sperimentazione, i ricercatori si sono avvalsi della scansione PET su un gruppo di nove persone con diagnosi di CFS / ME e un gruppo di dieci persone sane, chiedendo a ciascun componente di compilare anche un questionario dove avrebbe dovuto descrivere il suo livello di stanchezza, il deterioramento cognitivo, il dolore e la depressione.

Per la scansione PET è stato indagato il funzionamento delle cellule della microglia e degli astrociti, in cellule, cioè, che si attivano durante una neuro infiammazione.

Le cellule della microglia si occupano della principale difesa immunitaria nel sistema nervoso centrale (SNC). A differenza degli astrociti, che costituiscono la barriera ematoencefalica, le singole cellule della microglia sono mobili, distribuite, nel cervello e nel midollo spinale, in larghe regioni, per neutralizzare eventuali agenti infettivi che, qualora superassero la barriera ematoencefalica, potrebbero danneggiare il tessuto del SNC.

I ricercatori hanno scoperto che in presenza di CFS / ME, l’infiammazione in alcune aree del cervello – corteccia, ippocampo, amigdala, talamo, mesencefalo e ponte – era effettivamente elevata, in correlazione con i sintomi espressi.

Ad esempio, in quei pazienti che avevano riferito una cognizione alterata, si notava una elevata neuro infiammazione dell’amigdala, organo che è coinvolto nel processo della cognizione.

Questo fornisce una chiara prova di associazione tra una neuro infiammazione e i sintomi lamentati dai pazienti con CFS / ME.

Anche se lo studio è stato solo un primo approccio, è tuttavia la conferma che la scansione PET potrebbe essere utilizzata come test oggettivo per la diagnosi della malattia, sicuramente utile anche per sviluppare nuove terapie, per fornire sollievo alle molte persone che in ogni parte del mondo sono afflitte da questa condizione.

Il Dr Yasuyoshi Watanabe, che ha condotto lo studio presso il RIKEN, ha dichiarato:

“Abbiamo in programma di continuare la ricerca seguendo questa emozionante scoperta per sviluppare test oggettivi per la CFS / ME e in definitiva per cercare una cura adeguata per questa malattia invalidante”.

Leonardo Debbia
10 aprile 2014

 


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#2 Falco

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Inviato 13 aprile 2014 - 10:47:04

speriamo bene.......

grazie



#3 Zac

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Inviato 13 aprile 2014 - 14:13:36

Tanto da noi "non si fa perchè costa troppo", parole del Tirelli.


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#4 invisibile

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Inviato 13 aprile 2014 - 16:03:22

Da noi si fa solo per indagini oncologiche. Ma qualcuno mi sa spiegare differenza tra PET e SPECT?

#5 grazia73

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Inviato 13 aprile 2014 - 20:25:01

Non saprei che differenza ci sia...però non è giusto che per noi  non si faccia perchè è troppo costosa....siamo proprio in Italia....!



#6 Zac

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Inviato 13 aprile 2014 - 21:26:50

Nella nostra ASL la SPECT si fa per la diagnosi di Alzheimer, per la valutazione dei parkinsonismi, perfusione cerebrale e altre indagini che riguardano il fegato.

 

Differenze tecniche tra SPECT e PET.

 

La SPECT, acronimo per Tomografia Computerizzata ad Emissione di Singolo Fotone (Single Photon Emission Computerized Tomography) è una tecnica tomografica in grado di ricostruire la distribuzione tridimensionale della radioattività all’interno di organi e/o tessuti del corpo umano. La radioattività è dovuta a sostanze in grado di emettere fotoni, somministrate al paziente. Per acquisire lo studio tomografico SPECT si utilizza una gamma-camera che ruota attorno al paziente. Scopo della SPECT è lo studio della distribuzione tridimensionale (anche nel tempo) di particolari sostanze all’interno del corpo umano, ottenendo informazioni anche quantitative relative alla funzionalità degli organi/tessuti che si intende studiare.

 

Analogamente alla SPECT, la PET (Tomografia ad Emissione di Positroni), è anch’essa una tecnica tridimensionale. I principi tomografici della PET sono identici a quelli della SPECT con la sola notevole eccezione dei radioisotopi impiegati. In PET vengono utilizzati radioisotopi emettitori di positrone. Il grande vantaggio della tecnica PET rispetto a quella SPECT, consiste nell’impiego di isotopi radioattivi di elementi comunemente presenti in molecole organiche che fanno parte del normale metabolismo umano. Tra questi elementi vi sono ovviamente l’ossigeno ed il carbonio


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#7 Falco

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Inviato 13 aprile 2014 - 22:00:11

hai fatto copia-incolla o lo sai di tuo? detto così pare sia meglio la PET,ma perchè nello studio della ME si parla molto più spesso

della SPECT?



#8 Zac

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Inviato 14 aprile 2014 - 01:21:26

Ho fatto copia-incolla, ma se cerchi in rete vedrai che servono per fare indagini diverse, è come dire "è meglio la TAC o la RM?", dipende, sono metodi diverse per fare indagini diverse.


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#9 Visitatore_Filippo.D._*

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Inviato 15 aprile 2014 - 11:46:27

Speriamo bene...

#10 Falco

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Inviato 15 aprile 2014 - 13:13:45

approposito ME, qualcuno di voi saprebbe dirmi perchè l'esame più praticato era la

biopsia del polmone come dicono le linee guida dell'Agenas

quando si riferivano alle statistiche dei ricoveri per ME in Italia

grazie



#11 Zac

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Inviato 15 aprile 2014 - 15:08:51

E' quello che ho chiesto a Giada, che chiederà a Tirelli & c. sullo strano dato "Incisione polmonare".


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#12 manga neko

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Inviato 30 aprile 2014 - 15:47:04

Grazie Zac! Crossed fingers!

#13 sniper

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Inviato 01 maggio 2014 - 09:06:10

Ho letto che si usa spesso, nel campo delle neuroscienze cognitive sperimentali, in molti esperimenti, un metodo di indagini per vare anomalie, in cui si tratta di sottoporre un gruppo di individui affetti da una qualche patologia, e un gruppo di persone sane (ne ho letto recentemente uno sui dipendenti da gioco d'azzardo ), a un'indagine con la risonanza magnetica funzionale in tempo reale, sulle aree di attivazione a seconda dello stimolo visivo, o compito da svolgere, o ragionamento, o altro, e in genere le aree di attivazione non coincidono tra i due gruppi o c'è un'anomalia.


Messaggio modificato da sniper, 01 maggio 2014 - 09:07:42


#14 Visitatore_Filippo.D._*

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Inviato 01 maggio 2014 - 13:07:40

Sull' applicazione delle neuroscienze alla psicologia è come tornare indietro di 130 anni....anche a fine 800 con il positivismo si era cercato di individuare una relazione organica tra comportamenti e cervello..Freud partì proprio da quel tentativo e il fallimento di questa corrispondenza lo portò a scoperte ancora oggi poco comprese e spesso rigettate in nome di questa nuova ondata di scientismo cieco e tendente ad eliminare ogni forma di soggettivita....
Pensare di trovare nel cervello fenomeni come gioco d' azzardo.psicosi.deliri.ecc. è una follia vera e propria smentita da qualunque ragionamento onesto. L' uomo è strutturato dal linguaggio....non fidatevi della deriva neuroscientifica...non si può misurare una storia umana ....leggere Lacan.

#15 Visitatore_Filippo.D._*

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Inviato 01 maggio 2014 - 13:13:20

Nessun paziente psichiatrico guarisce con gli psicofarmaci...viene solo sedato.
E per esperienza personale ci sono persone che attraverso la parola hanno ritrovato energie e capacita di vivere che molti psichiatri avevano già bollato come ritardati o da rinchiudere in comunità....... quando la scienza si avvicina al soggetto lo riduce a piccole sezioni di materia grigia...ma ci assicuro le cose sono molto lontane da ciò...




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