Fonte: http://www.europeanr...rg/article/5782
Traduzione automatica:
Eur Rev Med Sci Pharmacol 2013; 17 (21): 2847-2852
Il trattamento di 741 pazienti italiani con sindrome da stanchezza cronica
U. Tirelli, A. Lleshi, M. Berretta, M. Spina, R. Talamini, A. Giacalone
Dipartimento di Oncologia Medica, Divisione di Oncologia Medica A, Istituto Nazionale Tumori di Aviano, Pordenone, Italia. oma@cro.it
BACKGROUND:
Sindrome da Stanchezza Cronica (CFS) è una sindrome caratterizzata da caratteristico grappolo sintomi specifici. CFS colpisce soprattutto le donne e spesso si traduce in una grave limitazione funzionale. Sua prevalenza varia 0,4-2,5% nella popolazione generale. Nei nostri studi precedenti sulle caratteristiche cliniche di 205 pazienti con CFS abbiamo fondato immunologica e anomalie del cervello. In questo articolo illustriamo il nostro carico di lavoro sul trattamento di CFS.
PAZIENTI E METODI:
Dal gennaio 2000 al dicembre 2005, sono stati valutati tutti i pazienti ricoverati presso l'Unità CFS di Aviano National Cancer Institute, per procedure e trattamenti di sosta. Sono stati esclusi i pazienti che non soddisfano i criteri diagnostici Fukuda.
RISULTATI:
250 maschi e 491 femmine (età media 35,5 e 39,3 anni, rispettivamente) sono stati arruolati e trattati per la CFS. Come previsto, CFS risultato di precedenti malattie infettive in tutti i pazienti. Le pazienti hanno mostrato di essere più colpite da sintomi rispetto ai pazienti di sesso maschile. Gli schemi di trattamento seguiti dai pazienti inclusi solo i supplementi nutrizionali, corticosteroidi, farmaci antidepressivi / sedativo e / farmaci antivirali immunoglobuline. I farmaci antivirali / immunoglobuline ottenuto la miglior risposta (15,3% di risposte positive vs risposte negative 8,3%, OR 0,44, CI 0,26-0,74, p = 0,002). La realizzazione di 4 o più trattamenti hanno mostrato un effetto protettivo (OR 0,46, CI 0,28-0,77, p = 0,003). Questo risultato è stato confermato in analisi multivariata, rettificato per tipo di farmaci (OR 0,49, CI 0,28-0,84, p = 0.009) e il numero di trattamenti effettuati (OR 0,51, CI 0,30-0,86, p = 0,01); queste due variabili erano indipendenti.
CONCLUSIONI: Questi risultati dimostrano che l'approccio antivirale / immunoglobulina ha una sopravvivenza libera da malattia è più positivo rispetto ad altri approcci. Tuttavia, CSF rimane ancora una malattia difficile da trattare efficacemente.
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