SAGREDO: E credi che questo basti a far cambiare le cose?
GALILEO: Totalmente, cambiano! Guarda qui dentro, Sagredo! Io credo nell'uomo, e questo vuol dire che credo alla sua ragione! Se non avessi questa fede, la mattina non mi sentirei la forza di levarmi dal letto.
SAGREDO: Allora stammi a sentire: io non ci credo. In quarant'anni di esistenza tra gli uomini, non ho fatto che constatare come siano refrattari alla ragione. Mostra loro il pennacchio fulvo di una cometa, riempili di inspiegabili paure, e li vedrai correre fuori dalle loro case a tale velocità da rompersi le gambe. Ma di' loro una frase ragionevole, appoggiala con sette argomenti, e ti rideranno sul muso.
GALILEO: Non è vero, è una calunnia. Non capisco come tu possa amare la scienza, se sei convinto di questo. Solo i morti non si lasciano smuovere da un argomento valido!
SAGREDO: Ma come puoi confondere la loro miserabile furbizia con la ragione!
Stavo tentando di leggere il programma di Italiano col quale devrei portarmi in pari e ho pensato a voi, a NOI. All'ignoranza di cui ogni giorno siamo vittime e che ci fa soffrire tanto. Non so bene con chi schierarmi. Con Sagrado, cinico disilluso. Con Galileo, inguaribile sognatore. Certo il brano non mi ha lasciata indifferente. Scelgo di dare fiducia a Galileo, forse xk ho sempre avuto un debole x la scienza e xk in essa credo. Un bacio a tutti.
Messaggio modificato da Zac, 04 gennaio 2013 - 17:37:05