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Sull'influenza H1n1


6 risposte a questa discussione

#1 VITTORIA

VITTORIA

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Inviato 18 settembre 2009 - 00:02:36

Vi giro questo documento ricevuto dalla Presidente dell'Ass. ANFISC di Belluno http://www.anfisc.it/

MEDICINA E PERSONA RASSEGNA STAMPA
4 settembre 2009
EDITORIALE.

LE NOSTRE DOMANDE SULL’INFLUENZA H1N1

Influenza H1N1: ormai è un termine non più circoscritto agli addetti ai lavori, ma esteso ai “media”, e comprensibile alla maggioranza della popolazione, che ha creato un sistema, non si sa se virtuoso o vizioso, di ipercomunicazione che ha coinvolto milioni di persone. L’organizzazione mondiale della Sanità’ ha caratterizzato l’epidemia influenzale come una vera pandemia, ed
effettivamente non mancano gli elementi epidemiologici che autorizzino tale definizione. La situazione si presta tuttavia ad alcune riflessioni, che contribuiscono a capire un po’ meglio quale è la situazione in cui ci troviamo.
Nel mondo sono stati diagnosticati finora circa 210.000 casi di influenza cosiddetta “suina” (la gran parte dei virus influenzali umani ha origine suina, quindi la terminologia in realtà non è corretta).
Guardando la mortalità’ (circa 2000 casi nel mondo) la percezione può essere quella di una malattia alquanto pericolosa in termini di letalità’ (apparentemente un caso di morte ogni 100).
Un’attenta analisi della casistica mostra, però’, che quasi 1900 della totalità dei soggetti morti è presente nelle Americhe. La mortalità’ in Europa è di poco più’ di 80 casi su circa 50.000 diagnosticati, molto simile, se non inferiore, alla mortalità relativa all’influenza stagionale.
Gli elementi in nostro possesso sono pochi, anche perchè la scelta sanitaria è stata di interrompere il monitoraggio accurato della pandemia (la diagnostica a
tappeto di tutti i pazienti con sintomatologia respiratoria è stata ristretta a solo coloro che richiedono l’ospedalizzazione, e in alcuni Paesi europei non si fa nemmeno questo). Questa scelta è ragionevolissima in termini di costi e impegno di risorse, ma ovviamente non ci permette di trarre conclusioni chiare riguardo
il numero reale delle persone infettate.
Allora, ecco alcuni elementi per una riflessione.
a. Innanzitutto, è alquanto probabile che il virus abbia colpito un numero di persone di gran lunga superiore a quello attualmente segnalato. Questo perché tutti coloro che hanno avuto un’evoluzione benigna della malattia influenzale non
hanno avuto bisogno nè dell’ospedalizzazione nè tanto meno sono stati raggiungi dalla diagnostica. Questo aumenta notevolmente il denominatore (numero di casi) della statistica, e riduce quindi, altrettanto enormemente, il rischio reale di mortalità’ di questa malattia.
b. La malattia ha un decorso sostanzialmente benigno, non dissimile da quello dell’influenza stagionale. Il numero più elevato (rispetto al solito) di casi nei giovani rispetto agli anziani è molto probabilmente da attribuire al fatto che questo virus è simile ad uno circolato decenni addietro, verso cui gli ultraquarantenni hanno sviluppato un’immunità che almeno parzialmente li ha protetti. Difficile
pertanto affermare che questo virus colpisce prevalentemente i giovani. È più’ probabile che colpisca meno gli anziani per le stesse ragioni di cui sopra (e quindi la proporzione giovani/anziani risulta falsata).
c. Con l’eccezione di pochissimi casi, ceppi resistenti ai farmaci antinfluenzali non si sono generati, a fronte delle decine di milioni di dosi somministrate. Quei casi resistenti probabilmente sarebbero gli stessi che avremmo trovato se avessimo monitorato l’influenza stagionale con la stessa attenzione dell’influenza “suina”, per la stessa ragione per cui le probabilità di trovare un oggetto perduto sono direttamente proporzionali all’intensità’ e all’impegno della ricerca.
d. Insieme ai virus influenzali continuano a circolare tanti altri virus “respiratori” (coronavirus, rinovirus, parainfluenzavirus, adenovirus, ecc). Il virus influenzale, nel periodo stagionale, incide per una metà di tutte le infezioni respiratorie. Non sappiamo quante infezioni respiratorie “estive” sono causate da questi virus non influenzali.

MEDICINA E PERSONA RASSEGNA STAMPA
4 settembre 2009
rassegnastampa@medicinaepersona.org
tel 02 67.38.27.54 - fax 02 67.100.597

Insomma, molto si sta dicendo, ma poco, in realtà, si sa davvero. La sensazione è che siamo di fronte alla prima “malattia mediatica” della storia dell’umanità’, in cui il grado di attenzione alla patologia è legato più alla comunicazione che al reale problema medico.
La cautela è sempre d’obbligo, e non sappiamo cosa accadrà nel futuro. Speriamo che questa influenza continui il suo naturale percorso, che è già pressoché terminato nella parte meridionale del globo terrestre (al termine dell’inverno australe), senza che abbia lasciato tracce particolarmente rilevanti. L’attenzione va sempre tenuta alta.
Una riflessione è però d’obbligo. In un momento di gravi carenze di risorse da dedicare alla Sanità, e di tagli dolorosi di ospedali e di prestazioni sanitarie, la scelta di dedicare risorse ingenti a patologie la cui reale pericolosità sanitaria è ancora da dimostrare richiede un’attenta ponderazione, e un impegno a mantenere alta l’attenzione sulle patologie veramente “killer” che,
invece, potrebbero rimanere scoperte sia “mediaticamente” che da un punto di vista sanitario.

Editoriale a cura di Prof. C.F. Perno, Virologia, Università Tor Vergata, Roma
La Redazione
VITTORIA
Amministrazione CFSitalia

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"Il Forum ha carattere divulgativo e le informazioni contenute non devono sostituirsi alle visite e alle diagnosi mediche. Ricordate che l'autodiagnosi e l'autoterapia possono essere pericolose"
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"Il senso della vita
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(R.Steiner)

#2 Falco

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Inviato 20 settembre 2009 - 23:14:42

purtroppo oggi la sorella (medico) dell'ultima/prima vittima del virus A
ha dichiarato che sua sorella era sana e non aveva mai avuto problemi ai bronchi/polmoni e non soffriva di nessuna patologia cronica ,
quidi si pensa che sia stato proprio il virus dell'influenza A ad ucciderla.

#3 Cocci

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Inviato 21 settembre 2009 - 17:23:07

Lettera di Romina Power ai ministri: “Dico no ai vaccini e vi spiego perché”

http://rassegna.lavo...f/N2C/N2CN8.PDF
"una carta del mondo che non contiene il Paese dell'Utopia non è degna nemmeno di uno sguardo ,perchè non contempla il solo Paese al quale l'umanità approda di continuo.E quando vi getta l'ancora ,la vedetta scorge un Paese migliore e l'Umanità di nuovo fa vela"
Oscar Wilde

#4 akela

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Inviato 21 settembre 2009 - 19:40:56

purtroppo oggi la sorella (medico) dell'ultima/prima vittima del virus A
ha dichiarato che sua sorella era sana e non aveva mai avuto problemi ai bronchi/polmoni e non soffriva di nessuna patologia cronica ,
quidi si pensa che sia stato proprio il virus dell'influenza A ad ucciderla.

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Cosa ammessa anche dai medici

#5 romy

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Inviato 22 settembre 2009 - 01:47:34

LETTERA APERTA AI POLITICI, AI PROFESSIONISTI DELLE SALUTE E AI
MEZZI DI COMUNICAZIONE
LA POSIZIONE DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE PEDIATRI
SULLA NUOVA INFLUENZA A/H1N1
Quello che sappiamo per certo di questo nuovo virus influenzale A/H1N1, è che per ora si è
dimostrato meno aggressivo della comune influenza stagionale. Diventa perciò difficile capire
perché sia stato dichiarato lo stato di pandemia modificando addirittura i criteri della definizione (è
scomparsa ad esempio l’elevata mortalità), come spiega Tom Jefferson della Cochrane vaccines
field in un’intervista a Spiegel. Nessuno è però in grado di dire se in futuro questo virus si
modificherà e diventerà pericoloso. Il suo comportamento, come quello di tutti i virus, è
assolutamente imprevedibile.
La bassa mortalità, ossia quanti morti rispetto ai casi, riscontrata finora nei paesi dove l’A/H1N1 è
già circolato ampiamente (dello 0,3% in Europa e 0,4% negli USA), potrebbe essere in realtà ancora
inferiore perché facilmente diversi casi con sintomi lievi sfuggono alla sorveglianza e alcuni decessi
possono essere dovuti ad altre cause presenti e non al solo virus.
I sintomi della nuova influenza sono assai generici (febbre, tosse, raffreddore, dolori muscolari,
malessere, vomito o diarrea) e, come quelli dell’influenza stagionale, possono essere causati da
molti altri virus o batteri. Questo è uno dei motivi per cui il fenomeno “influenzale” nel suo
complesso, viene generalmente sovrastimato.
I vaccini contro il nuovo virus A/H1N1 sono ancora in fase di sperimentazione. Nessuno è in grado
oggi di sapere se e quanto saranno efficaci e sicuri. Ma per diventare aggressivo il virus dovrebbe
cambiare (per mutazione? riassortimento con altri virus?), quindi i vaccini mirati al virus attuale,
potrebbero non essere utili. Sulla sicurezza sia l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che
l’Agenzia del farmaco europea (EMEA), fanno presente la necessità di un’attenta sorveglianza postmarketing
per rilevare eventuali effetti collaterali che potrebbero manifestarsi con l’uso su grandi
numeri, anche perché alcuni vaccini sono allestiti con tecnologie nuove. Abbiamo già visto durante
la pandemia del 1976, diversi casi di Guillain-Barré (una neuropatia periferica) associati alla
vaccinazione di milioni di americani contro un virus anch’esso di derivazione suina. Chi decide di
vaccinarsi, dovrebbe firmare un “consenso informato” che illustri con precisione benefici e rischi.
Quanto al vaccino contro l’influenza stagionale, recenti studi confermano i dubbi sulla sua efficacia
sia nei bambini che negli anziani. E sotto i 2 anni di età, è risultato del tutto inefficace. Non si
vedono quindi motivi per offrire la vaccinazione stagionale ai bambini sani, per la quale oltre a
tutto, ci dice il Center for Disease Control europeo (ECDC), per prendere decisioni servono
informazioni basilari come l’impatto della vera influenza (numero di casi, ricoveri e complicazioni)
nelle varie età dell’infanzia. Informazioni che non abbiamo.
Riguardo agli antivirali a cui il nuovo virus è risultato sensibile in laboratorio - Oseltamivir
(Tamiflu) e allo Zanamivir (Relenza) - non sappiamo quanto siano efficaci “in vivo”. Per ora non
abbiamo studi al riguardo. Si sa però che entrambi sono poco efficaci verso l’influenza stagionale e
sono già state segnalate resistenze del nuovo virus all’Oseltamivir, in alcuni paesi (Danimarca,
Giappone, Cina, USA). Inoltre non va dimenticato che gli antivirali possono dare a volte effetti
collaterali importanti. Il 18% dei bambini in età scolare del Regno Unito a cui è stato somministrato
l’Oseltamivir in occasione dell’epidemia di A/H1N1, ha presentato sintomi neuropsichiatrici e il
40% sintomi gastroenterici. Gli antivirali vanno quindi usati solo su indicazione medica e solo per
casi gravi o persone in cattive condizioni di salute.
Sull’uso dei vaccini e degli antivirali, c’è chi come Ernesto Burgio (direttore scientifico di ISDE,
Medici per l’ambiente) esprime un’ulteriore perplessità: entrambi potrebbero favorire la mutazione
del virus verso ceppi più aggressivi.
Cosa fare?
Andrà innanzi tutto mantenuta calma e lucidità, di fronte alle notizie allarmanti diffuse
quotidianamente dai mezzi di comunicazione. Se i casi di influenza saranno più numerosi del solito
o il virus dovesse diventare aggressivo, sarà importante permettere ai medici e alle strutture
sanitarie di dedicarsi ai pazienti più gravi.
La chiusura delle scuole – con tutte le sue ricadute sociali - potrebbe essere presa in considerazione
solo se in futuro dovesse circolare un virus altamente aggressivo (non l’attuale A/H1N1). In tal caso
andrebbero chiusi anche tutti i luoghi di ritrovo come i cinema, le discoteche, ecc.
Potremo invece mettere in atto da subito le uniche misure che si sono dimostrate efficaci
nell’impedire la diffusione di tutti i virus respiratori (come l’H1N1 anche se dovesse cambiare):
- lavarsi le mani spesso e accuratamente, con acqua e sapone
- ripararsi la bocca e il naso quando si tossisce o si starnutisce (e dopo lavarsi le mani)
- evitare di toccarsi occhi, naso e bocca, facili vie di entrata dei virus
- stare a casa quando si hanno sintomi di influenza
- evitare i luoghi affollati quando i casi di malattia sono molto numerosi
L’uso della mascherina è risultato efficace negli ambienti di assistenza sanitaria, mentre per altre
circostanze l’efficacia non è stata stabilita.
Luisella Grandori
Responsabile Gruppo vaccinazioni ACP
Michele Gangemi
Presidente ACP

grafico2.jpg

 

 

Iosto'conChiara

 

Quando le voci in te parlano di fine;

quando la mente dice che hai perduto;

quando credi che sia impossibile;

eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;

e fai ancora un altro passo;

Lì è dove termina l'Uomo;

Lì è dove comincia Dio.

 

Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.

Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente
".
                                                                                              Paracelso

 

“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”

YungRalphPooter.jpg


Mio collegamento

Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.


Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY

 

 

 

 

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#6 Marialuisa

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Inviato 22 settembre 2009 - 07:06:24

Ogni anno, durante la stagione invernale ( generalmente dicembre/gennaio) migliaia di italiani si ritrovano sotto le coperte con febbrone, tosse, raffreddore e bronchite al seguito, quando non è,addirittura, polmonite: un certo numero di persone non riesce a reagire al virus di turno e muore .

Non è , quindi, una novità che il virus tale, o il virus tal'altro dell'anno successivo, si ritrovi ad "agire" con le medesime modalità.

C'è chi si vaccina ed ha reazioni negative, c'è chi si vaccina e, se è sfortunato, si ammala comunque, c'è chi non si vaccina e ne rimane immune.

Casi di influenza ben peggiori di quella suina sono stati registrati nella storia della popolazione umana e , i decessi, non facevano tanto scalpore come quello che si sta' facendo a proposito del virus A.

Di panico ne è stato seminato parecchio e, in ogni telegiornale, ognuno dice la sua ...

Certo è che, a seguito di qualsiasi tipo di influenza, ci si dovrebbe curare bene, onde evitare le complicazioni che sono poi quelle a portare aggravamenti anche letali su individui con un sistema immunitario probabilmente già compromesso, anche a loro insaputa ( giovani compresi).

Ma questo vale anche per un comune raffreddore , un mal di gola che se, a loro volta, non sono curati a dovere, possono degenerare in complicanze anche gravi.

Luisa :)

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#7 akela

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Inviato 22 settembre 2009 - 10:25:28

Ogni anno, durante la stagione invernale ( generalmente dicembre/gennaio)  migliaia di italiani  si ritrovano sotto le coperte con febbrone, tosse, raffreddore e bronchite al seguito, quando non è,addirittura, polmonite: un certo numero di persone  non riesce a reagire  al virus di turno e muore .

Non è , quindi, una novità che il virus tale, o il virus tal'altro dell'anno successivo, si ritrovi ad "agire"  con le medesime modalità.

C'è chi si vaccina ed ha reazioni negative, c'è chi si vaccina e, se è sfortunato, si ammala comunque, c'è chi non si vaccina e ne rimane immune.

Casi di influenza  ben  peggiori di quella suina sono stati registrati nella storia della popolazione umana e , i decessi, non facevano tanto scalpore come quello che si sta' facendo  a proposito    del virus A.

Di panico ne è stato seminato  parecchio e, in ogni telegiornale, ognuno dice la sua ...

Certo è che, a seguito di qualsiasi tipo di influenza, ci si dovrebbe curare bene, onde evitare  le complicazioni che sono poi quelle a portare aggravamenti  anche letali su  individui  con un sistema immunitario  probabilmente già compromesso, anche a loro insaputa ( giovani compresi).

Ma questo vale anche per un comune raffreddore , un mal di gola che se, a  loro volta, non sono  curati a dovere, possono degenerare in complicanze anche gravi.

Luisa :)

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Il virus dell'influenza suina è NUOVO per il nostro sistema immunitario. Questa influenza in genere decorre benigna, ma ha una caratteristica antipatica, può impiantarsi direttamente nei polmoni bypassando le prime vie aeree e diventare pericoloso, vedi donna di Messina che è morta e non aveva nessuna patologia precedente. Quindi il vaccino è precauzionale, ed è meglio del Tamiflu che è piuttosto pesante.
Quanto alle persone che "si ammalano col vaccino" vorrei che tu portassi dei dai ufficiali se no sono chiacchiere.
Quanto a quelle che fanno l'influenza lo stesso (e ce ne sono) in genere la fanno in una forma più blanda. Poi bisogna distinguere l'influenza vera e propria dalle forme parainfluenzali (che non sono pericolose) che hanno sintomatologia simile. Quando c'è gente che dice: ho fatto l'influenza tre volte la cosa è impossibile, fatta una volta si è immunizzatiper la forma virale di quell'anno.
Comunque io farò il solito vaccino antinfluenzale come tutti gli anni e questo nuovo quando sarà disponibile e testato. Adesso è già pronto ma lo stanno ancora testando.



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