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PSICOFARMACI e SALUTE MENTALE


3 risposte a questa discussione

#1 vivolenta

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Inviato 30 marzo 2009 - 22:24:40

A mio parere questo post ha il suo perché.
Il mio spirito si è contorto e mi sono inxx nel leggere alcuni recenti post di persone che nella speranza di trovare aiuto a uno stato di disagio e confusione con sintomi quali esaustione eccessiva e preoccupazione si sono trovati in mano una prescrizione di antidepressivi e ansiolitici, siccome di storie di persone rovinate da psicofarmaci e psichiatri poco seri sono pieni i forum e siccome tutti noi me compresa abbiamo dovuto sacrificare parte dei neuroni per ingrassare le industrie farmaceutiche che commerciano psicofarmaci, in questo periodo mi sono letta un po di storie di persone avvinghiate nella rete della psichiatria, per coloro che ne sanno poco devo dire che mai avrei pensato che certe cose fossero possibili e non parlo di secoli fa e neppure di posti remoti, parlo del qui e ora.
Personalmente sono propensa a pensare che per molti psichiatri la maggior parte della popolazione dovrebbe assumere psicofarmaci, ma in relazione a cosa considerano una persona da curare a parte casi estremi evidenti e aggressivi? Fintanto che una persona non è un pericolo per gli altri ?
Forse il limite tra normalità presunta e follia è solo determinata dal fatto che il normale non parla dei propri folli pensieri? Che non ne parla perché sa che il parlarne lo metterebbe nei guai?E' questo che determina la sua follia, il parlarne?
Forse che la diagnosi di depressione si fa dal momento che tu cerchi uno psichiatra per dare un nome a un disagio che pensi di non saper gestire?
Esistono persone che riescono a vivere con pensieri assurdi senza sentire il bisogno di rivolgersi alla psichiatria, ad esempio esistono persone convinte di essere stare rapite da extraterrestri e essere perseguitati da qualche organizzazione segreta, se queste persone non sono disturbate da queste loro idee possono conviverci facendo una vita normale e senza assumere farmaci, forse la differenza consiste solo nel non preoccuparsi eccessivamente di tali pensieri piu che l’averli.


Alcuni siti interessanti ;

http://www.giulemanidaibambini.org/

"Giù le Mani dai Bambini" © è una campagna informativa che ha come scopo la sensibilizzazione del grande pubblico e la formazione di insegnanti e genitori su di una delicata tematica d'attualità: i sempre più frequenti abusi nella somministrazione di psicofarmaci a bambini ed adolescenti. L'iniziativa è apartitica e non confessionale - è promossa da un comitato promotore costituito da centonovanta enti, tra i quali undici università, ordini dei medici, associazioni socio-sanitarie e genitoriali. Questa pubblicazione - tratta dal libro "Giù le Mani dai Bambini: Iperattività, Depressione ed altre moderne malattie (MAGI Edizioni) - descrive in sintesi l'allarmante situazione nazionale ed internazionale riguardante le strategie di medicalizzazione del disagio dei minori...

Questi alcuni documenti che potete trovare in questo sito:
http://www.giulemani...cientifica.html
LA BUGIA DELLO “SQUILIBRIO CHIMICO” CONDANNA IL CONSENSO
Testimonianza del Dott. Fred A. Baughman in occasione dell'Incontro FDA del comitato consultivo psicofarmacologico, 23 marzo 2006
Avvisi internazionali sui farmaci psicoattivi
SALUTE MENTALE E POTERI DEL MERCATO
Una dettagliatissima relazione a firma di uno dei grandi nomi della psichiatria italiana, il professor Agostino Pirella: un appassionante viaggio tra mondo della salute mentale, poteri del mercato e contraddizioni nella classe medica
Lo screening e il trattamento della depressione.
Quali sono le strategie più convenienti?

In questo articolo del dott. Paolo Migone viene discussa la nota ricerca del dott. Kirsch - pubblicata su “Prevention & Treatment” - nella quale sono stati esaminati tutti i 47 studi clinici presentati dalle case farmaceutiche alla Food and Drug Administration (FDA) per far approvare i sei più venduti psicofarmaci di “nuova generazione” negli Stati Uniti. La ricerca ha dimostrato che queste molecole psicoattive nel 57% dei casi sono efficaci in misura uguale o inferiore al placebo e che – nei casi di utilizzo dello psicofarmaco – i miglioramenti sono dovuti per l’82% all’ “effetto placebo” stesso! Ma gran parte di questi dati non sono mai stati pubblicati…

Sindrome amotivazionale connessa all'utilizzo degli SSRI (Fluoxetina e Paroxetina)
Psicofarmaci, Effetti avversi
..e molti altri interessanti..

esperienza: http://polinux.alter...olitica19-06-08


E ancora tanto per dire a cosa possono arrivare certi ignobili personaggi:
http://www.aipsimed.org/node/3554
Papa Giovanni XXIII, Aperta inchiesta su sparizioni di pazienti, possibili omicidi, traffico d'organi
-Associazione italiana psichiatri


Il punto è certe persone sofferenti hanno meno diritti di altri, sono quelli che si affidano a certi medici che di umano hanno ben poco, gli psichiatri si differenziano dagli altri specialisti in quanto sono i soli che possono obbligare a cure e che fanno diagnosi senza alcuna evidenza scientifica, solo la loro professionalità determina la corretta diagnosi pertanto la loro capacità professionale dovrebbe essere valutata con particolare attenzione ma è cosi? Chi crederebbe a una persona con diagnosi psichiatrica qualora denunciasse soprusi da parte di un medico? Crederebbero a lui o piuttosto al medico? Questo semplice quesito basta per far riflettere

Messaggio modificato da vivolenta, 31 marzo 2009 - 11:16:33

Meglio cinghiale che pecora

#2 Incavolato

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Inviato 30 marzo 2009 - 22:54:19

meglio che non scrivo o mi bannano.

#3 vivolenta

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Inviato 31 marzo 2009 - 10:02:18

IL PUNTO è QUESTO, questi farmaci se proprio si dovessero usare vanno comunque usati per brevi periodi- cosa che solitamente invece non viene fatto-
Già questa cosa non senza importanza, ma oltre a ciò sta anche il fatto che farmaci di questo tipo e con una tale difficile gestione per l’alto rischio di effetti collaterali e dipendenza vengano prescritti senza molte remore è una cosa che non capisco.
Nessuno si sognerebbe di prescrivere un farmaco che va usato per lunghi periodi senza prima accertarne l’effettiva necessita, pertanto vengono richiesti esami e pareri di medici specialisti se il farmaco è per un problema cardiaco la consulazione con un cardiologo è sempre necessaria . Non è cosi per antidepressivi e ansiolitici, i quali pur non avendo nessun esame che ne attesti l’effettivo bisogno, spesso vengono prescritti a mio parere con eccessiva leggerezza . Gli effetti collaterali invece ci sono e allora uno pensa che almeno saranno prescritti per brevi periodi e invece non è neppure cosi.
Se ne è già parlato molto nel forum, quello però che non si è discusso è sul loro danno nel tempo. A quasi tutti sono stati prescritti qui antidepressivi e ansiolitici e qualcuno li assume da molto tempo, personalmente a quanto ho letto trovo sia irresponsabile la loro prescrizione protratta pertanto trovo sensato informarsi sull’uso prolungato e sui relativi effetti collaterali .


I dubbi sono tanti e partono dal fatto che la commercializzazione di questi farmaci è di dubbio uso anche per chi ha effettivamente disturbi comportamentali di difficile gestione, allora ancora di piu dovrebbe suscitare perplessità il loro uso in chi non li usa per il loro presunto effetto antidepressivo .
Insomma è proprio vero che non ci sono alternative? Alla luce dei sempre piu dubbi sui farmaci psicoattivi mi pare sensato porsi queste domande.
ALTRA cosa non senza importanza la serietà della psichiatria ....
l'obbligo alla assunzione di farmaci
http://www.nopazzia.it/indice.html

http://www.nopazzia....cofar0left.html
psicofarmaci- controinformazione: effetti - danni - notizie - libri

http://www.stampalte...ima-che-accada/


http://www.giulemani...cientifica.html
Consiglio la lettura di:
Quali sono le cause di una reazione avversa o fatale agli inibitori selettivi dei ricaptatori della serotonina?Autori: Dalfen A.K.; Stewart D.E.
Università/laboratorio: University of Toronto, Toronto, Ontario.


“UK vieta, la Sanità Canadese avverte circa gli antidepressivi” Oggetto: Qui si riportano gli studi principali condotti in Canada sugli effetti caussati dagli antidepressivi.Autori: Wayne Kondro
Università/laboratorio: Ottawa


Ma ci sono anche sulle benzodiazepine su pubmed, basta cercarle..
http://www.ncbi.nlm....ogdbfrom=pubmed


Long-term anxiolytic therapy: the issue of drug withdrawal.
Lader M.
Department of Clinical Psychopharmacology, University of London, England.
Although widespread use has confirmed their efficacy as anxiolytic agents, the benzodiazepine drugs are indicated only for short-term or intermittent therapy at as low a therapeutic dose as possible because of their liability for causing dependence or abuse. When first introduced, benzodiazepine drugs appeared to be therapeutically equal or superior to barbiturate agents, while causing fewer side effects, being safer in overdose, and producing fewer dependence and abuse problems. Although benzodiazepine drugs have become the most commonly prescribed anxiolytic agents, evidence has emerged that their use in long-term therapy can cause severe withdrawal problems, even when relatively low doses are used or when the drug is discontinued gradually. Based on results from both animal models and clinical investigations, buspirone appears to be as effective in treating anxiety as the benzodiazepine drugs while causing fewer withdrawal problems. Data suggest no appreciable propensity to cause physical dependence or abuse associated with buspirone therapy. The drug demonstrates no cross-tolerance with either the barbiturate agents or the benzodiazepine drugs and seems to be a dysphoriant at high doses rather than a euphoriant. Although buspirone seems to be an appropriate drug for patients requiring longer-term anxiolytic therapy, careful monitoring for withdrawal problems and other adverse side effects is essential as buspirone is introduced to successive markets.
PMID: 2891684 [PubMed - indexed for MEDLINE]

AUTOMATICHEN:
Nonostante l'uso diffuso ha confermato la loro efficacia come agenti ansiolitici, le benzodiazepine sono farmaci indicati solo per brevi periodi o all’uso intermittente come terapia a basso dosaggio terapeutico a causa della loro possibile responsabilità a provocare dipendenza o abuso. Quando la prima volta, benzodiazepina droga sembra essere terapeuticamente pari o superiore a barbiturici agenti, mentre causando meno effetti collaterali, essendo sicuri di sovradosaggio, e che producono un minor numero di problemi di dipendenza e di abuso. Sebbene benzodiazepine siano diventati il farmaco più comunemente prescritto come ansiolitici da prove è emerso che il loro uso a lungo termine della terapia può causare gravi problemi di ritiro, anche se relativamente basse dosi sono utilizzati o se il farmaco viene interrotto gradualmente. ….

Messaggio modificato da vivolenta, 31 marzo 2009 - 11:05:45

Meglio cinghiale che pecora

#4 nessunnome

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Inviato 01 aprile 2009 - 13:20:21

è una VERGOGNA che tutte le cose inspiegabili della vita,della psiche,o animo che sia, venga curato con psicofarmaci e delegato alla "psicologia", nel senso ineluttabile del termine!
la strada più "vicina" alla verità la può dare solo la medicina ortomolecolare: LInus Pauling, sito "medicina popolare-terapia ortomolecolare"..in cui si afferma che anche il disagio psichico/le sensazioni sono dovute a "squilibri biochimici" nel corpo dovute prima di tutto a intossicazioni, poi a deficenze micronutrizionali dovute da fattori genetici e ambientali!
certo che lapproccio spiritual/psichico è importantissimo perchè dette carenze potrebbero sfociare ed essere amplificati da stress e conflitti interiore..innegabile il collegammento psiche/corpo..ma certo agendo con psicofarmaci che come gli oppiacei, eludono leventuale disagio o problema è una CARNEFICINA, che danneggia ancor più l'intero equilibrio mente/corpo già precario..
ci vuole un approccio integrato...ma la medicina ufficiale è lontana anni luce, si sa!
la cosa migliore da fare, quando si è incapaci di affrontare la vita, come questa malattia ci impone, è non affidarsi all alte dosi dati dai medici, ma piuttosto, se non si trova giovamento con rimedi naturali, prendere basse dosi di benzo poprio all'occorrenza, non perchè si è pazzi!!no..pazzi saranno chi te le dà come un bicchier di latte!è bene prenderle per non peggiorare la misera condizione, soprattutto di fronte a stress emotivi o fisici a cui non ci si può sottrarre, per non scongiurare un attacco di panico o l'incremento di perossidasi malefica, come ben sa, e ben potrebbe spiegare Romy..
bisogna trovare giusti compomessi giuste dosi per il proprio organismo. in relazione a cosa si vuole e deve fare!
nel senso che.., giuste dosi di psicofarmaco, al momento opportuno (se si sta piuttosto male!). per motivi importanti (il fine giusifica i mezzi, a volte!)..può aiutare.
parla una che da anni ha lo psicofarmaco in borsetta per crisi di panico o momenti estremi di necessità...ossia una volta l'anno, perchè ho imparato a gestire situazioni in relazione alla mia condizione, o forse, per miglioramento della patologia
..è un coadiuvante, un sintomatico, un salva vita..per chi ha il sisteema nervoso per ovvie ragioni a pezzi..nulla più!



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