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Prevenire e curare gastrite e ulcera


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#1 lella77

lella77

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Inviato 21 luglio 2007 - 14:44:41

Con una dieta ben bilanciata è possibile prevenire e in molti casi anche arginare gastriti e ulcere

La gastrite e l’ulcera sono due disturbi molto diffusi della parete interna dello stomaco e del tratto iniziale dell’intestino. La principale differenza tra queste due patologie, che in ogni caso presentano molti elementi in comune, è che nella gastrite acuta, a differenza dell'ulcera, le erosioni sono più superficiali e quindi non intaccano lo strato muscolare della parete dello stomaco. Le gastriti croniche sono meno frequenti e non saranno trattate in quest’articolo. A provocare la gastrite, facilmente riconoscibile per i dolori allo stomaco che insorgono specialmente lontano dai pasti, può essere che l’assunzione prolungata di farmaci antinfiammatori non steroidei, acido acetilsalicilico (aspirina), alcool (esercita un'azione erosiva diretta sulla mucosa), caffè (incrementa la produzione di acido da parte della mucosa), fumo di sigaretta (la nicotina esercita un'azione lesiva sull'epitelio); ma anche gravi malattie polmonari, renali, epatiche, ustioni, shock, sepsi. Una volta che viene a mancare la causa scatenante, le erosioni si rimarginano completamente e il disturbo scompare; mentre se la causa persiste, la gastrite si può evolvere in ulcera. C’è ulcera e ulcera Nella forma acuta, le ulcere sono assimilabili alle gastriti acute erosive, si formano rapidamente in coincidenza con l'evento scatenante e vanno incontro a guarigione rapidamente. Più pericolose e diffuse sono le ulcere croniche, specialmente quelle che interessano stomaco o duodeno. L’età più colpita è quella compresa tra i 20 e i 50 anni, con una punta massima tra i 35 e i 45. L'ulcera si manifesta quando viene alterato l’equilibrio tra fattori aggressivi (secrezione cloridro-peptica prodotta dall’organismo per favorire la digestione) e fattori protettivi (capacità di difesa della mucosa) che regolano il funzionamento dell’apparato digerente con una prevalenza dell'azione aggressiva dell'acido e della pepsina sulla capacità di resistenza della mucosa gastrica e duodenale. Il dolore dell'ulcera, sotto forma di crampi, ha un andamento tipicamente ciclico e peggiora in primavera e autunno. Nell'ulcera gastrica aumenta durante l’assunzione dei pasti, a causa dell’incremento di secrezione acida, mentre in quella duodenale gli spasmi diventano più forti 3-4 ore dopo il pasto, quando lo stomaco si svuota. Nel caso di ulcera gastrica, quindi, i soggetti tendono a mangiare meno e a dimagrire; in quella duodenale invece, tendono a mangiare di più e ad ingrassare. A scatenare l’ulcera sono una pluralità di fattori che provocano lesioni su un terreno già costituzionalmente predisposto e in un quadro di tensioni psichiche e fattori stressanti. Per esempio, una tensione emotiva continua incrementa oltre misura la secrezione acida, e se a questa si aggiungono poi stili di vita e abitudini alimentari scorrette, si creano le condizioni favorevoli per l’insorgere della malattia. Cattive Abitudini Tra le abitudini da modificare troviamo innanzitutto il fumo. La nicotina inibisce la produzione di secretina, un ormone che stimola la secrezione di bicarbonati nel duodeno, la cui funzione è quella di neutralizzare l’acidità del chimo che giunge dallo stomaco. In pratica, nell’intestino di un fumatore gli alimenti giungono con una carica acida più elevata causando a lungo andare lesioni alla mucosa del duodeno. Da evitare è anche il caffé, in quanto la caffeina stimola la secrezione acida gastrica; così come le spezie molto piccanti e gli alcolici. Altri fattori da considerare sono i farmaci allopatici, in particolare acido acetilsalicilico (aspirina), antinfiammatori non steroidei, cortisonici, alcuni antibiotici. Il ruolo dell’alimentazione In passato si è data grande importanza alla secrezione acida dello stomaco come causa scatenante l’ulcera peptica, oggi è stata riconosciuto un ruolo centrale anche al batterio Helicobacter pilori, la cui prolificazione sembra correlata ad alterazioni della flora gastrointestinale e ad un basso contenuto di antiossidanti nella mucosa. Per tutte queste ragioni un’alimentazione sana ed equilibrata è fondamentale come forma di prevenzione e di cura nelle patologie dello stomaco. Prove cliniche e sperimentali considerano di primaria importanza, rispetto all’ulcera peptica, le allergie alimentari. In un recente studio è stato evidenziato che il 98% dei pazienti con un’evidenza radiologica di ulcera peptica soffriva al tempo stesso di una patologia respiratoria di tipo allergico. Dal punto di vista clinico, l’eliminazione dei cibi a cui i soggetti erano allergici è stata utilizzata con successo nel trattamento e nella prevenzione di ulcere ricorrenti. Molte persone che soffrono di gastrite o di ulcera hanno l’abitudine di assumere latte per ridurre l’effetto dell’acidità in eccesso. In realtà, il latte è un alimento altamente allergenico che pertanto va evitato in tutti i soggetti che soffrono di ulcera peptica. Alcuni studi mostrano che quanto più elevato è il consumo di latte, tanto maggiore è la probabilità di ulcera, in quanto il latte aumenta significativamente la produzione acida gastrica. E’ bene anche evitare il consumo di pomodoro, in quanto determina un’acidificazione della bile che quindi non riesce più a neutralizzare sufficientemente l’ambiente acido del duodeno. Di contro, le fibre ritardando lo svuotamento gastrico, riducono le ulcere peptiche nei soggetti da poco guariti da ulcera duodenale, dimezzando le recidive. Per tutti questi motivi è utile che una quota importante della razione alimentare sia costituita da prodotti vegetali e in primo luogo da cereali integrali o semintegrali e verdure. In particolare, grazie all’elevato contenuto di glutamina, il succo di cavolo crudo risulta molto utile nel trattamento dell’ulcera peptica. Già negli anni Cinquanta, il dottor Garnett Cheney, della Stanford University, evidenziò risultati molto positivi solo dopo dieci giorni di cura a base di succo fresco di cavolo. Sempre secondo il dottor Cheney, un’altra ricetta molto efficace è il succo fresco centrifugato preparato con una tazza di cavolo verde (è il migliore, ma va bene anche quello rosso), quattro coste di sedano e due carote. Gli alimenti freschi sono importanti anche per il ricco contenuto di vitamine, sali minerali e per il ricco apporto d’energia vitale. Le vitamine A (cavolo, carote, broccoli, zucca, melone, albicocche) ed E (germe di grano) inibiscono lo sviluppo delle ulcere da stress e sono importanti per mantenere l’integrità della barriera mucosa; inoltre, grazie all’azione antiossidante, prevengono l’attecchimento di germi patogeni. Lo zinco, di cui sono molto ricchi i semi oleosi (sesamo, girasole, nocciole, ecc.), invece, incrementa la produzione di mucina. E’ invece bene limitare l’apporto di proteine, in particolare d’origine animale, poiché oltre a stimolare eccessivamente la secrezione gastrica, questo gruppo di alimenti richiede per la digestione un pH più acido. Per ristabilire l’equilibrio della flora gastrointestinale è molto utile anche il miso (alimento curativo, leggermente salato, a base di soia e un cereale fermentato), ottimo condimento per zuppe e minestre. Altri rimedi molto efficaci sono propolis (agisce da cicatrizzante), altea e fiori di malva in forma di tisane, estratti di camomilla, melissa, passiflora, fico in macerato glicerico, ecc.
www.aamterranuova.it

Messaggio modificato da lella77, 21 luglio 2007 - 15:46:33

Lella

#2 silvias

silvias

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Inviato 17 luglio 2008 - 12:54:24

ciao a tutti, scrivo qui per non aprire un nuovo post, visto che l'argomento è lo stesso. Ho una forte gastrite da 3 giorni associata a mal di testa. sto prendendo un antiacido dopo i pasti e antinfiammatorio per il mal di testa (oltre ad evitare tutti i cibi altamente acidi). qualcuno sa se la tisana alla malva (che dovrebbe essere antinfiammatoria) va bene per la gastrite?

Messaggio modificato da silvias, 18 luglio 2008 - 09:31:20





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