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prolattina e cfs


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13 replies to this topic

#1 ago

ago

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Posted 17 May 2007 - 16:37:18

Ciao a tutti.
Mi interesserebbe sapere se nessuno di voi ha mai fatto un test per i livelli di prolattina nel sangue, e quali sono stati i risultati.
Io soffro di CFS da 13 anni, e nel mio caso è risultata piuttosto rialzata (57, contro un range 2-15). Già altri tre pazienti mi hanno dato conferma di un risultato simile nel loro caso. Questo è in parte strano perchè nn credo che questo ormone sia stato molto studiato nella cfs, e i medici in questi casi tendono a ricercare adenomi o problemi di altro tipo nell'ipofisi.

Tra l'altro la prolattina, induce un calo del desiderio, e nelle settimane in cui ho fatto il test soffrivo in parte anche di quell'ennesimo spiacevole sintomo, che ogni tanto ritorna.
Grazie

#2 Zac

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Posted 17 May 2007 - 22:32:56

Il Test della Prolattina l'ho fatto 2 volte a Chieti durante i ricoveri, è compreso nel test del Ritmo Circadiano, che comprende anche il Cortisolo, il Dhea-s, TSH e ACTH.
L'unico mio esame alterato è il DHEA-S, la Prolattina è ok.
Sarebbe davvero interessante sapere se altri hanno questo ormone fuori norma.
Ma esiste una terapia per riportare questo ormone alla normalità oppure si devono svolgere altre indagini per capire il perchè il nostro corpo lo produce in esubero ?
Da che ghiandola viene prodotto ?

Ciao

Zac

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Amministrazione

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"In medicina tutto quello che è sconosciuto è malattia mentale" (...)
"Una delle malattie più diffuse è la diagnosi." (Karl Kraus)
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La foto di Zac qui: PhotoZac


#3 VITTORIA

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Posted 17 May 2007 - 22:39:55

Ciao Ago :) controllerò le mie analisi, non ricordo bene...
VITTORIA
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"Il Forum ha carattere divulgativo e le informazioni contenute non devono sostituirsi alle visite e alle diagnosi mediche. Ricordate che l'autodiagnosi e l'autoterapia possono essere pericolose"
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(R.Steiner)

#4 vivolenta

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Posted 18 May 2007 - 08:18:08

Anch'io esame alterato dhea-s.
prolattina ok
Meglio cinghiale che pecora

#5 ago

ago

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Posted 18 May 2007 - 09:24:10

Penso di aver scoperto che la prolattina si alza durante alcuni problemi di tiroide, oppure sotto forte stress; il motivo più serio è l'adenoma dell'ipofisi, la ghiandola che produce la prolattina; è un tumore benigno che si cura con dei farmaci o con la chirurgia.

Mi è sembrato molto stano che altri pazienti di cfs che nello stesso periodo avevano un calo di libido, avessero anche loro un eccesso di prolattina, che poi dà proprio questo preciso sintomo.....


Che io sappia in farmacia ci sono dei medicinali che la inibiscono.... io farò prima qualche esame in più però.....

Se qualc1 ha qlc esperienza simile può battere un colpo??? Grazie mille!!!

#6 romy

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Posted 18 May 2007 - 12:26:58

PROLATTINA



Definizione È l'ormone prodotto dall'ipofisi che, nella donna, dà inizio e mantiene la produzione di latte dopo il parto. È presente in piccole quantità anche nell'uomo

--------------------------------------------------------------------------------

Cause Nella donna che lamenta la scomparsa delle mestruazioni, ma non è gravida, tassi di prolattina superiori a 100 mcg/l indicano con molta probabilità un adenoma (neoplasia) dell'ipofisi. Nell'uomo valori elevati possono indicare ipogonadismo. Durante la gravidanza la prolattina aumenta fino a 250 mcg/l immediatamente prima del parto, per poi normalizzarsi in due settimane se la donna non allatta e in 3 mesi circa se allatta. Per stabilire la carenza di prolattina (possibile segno di insufficienza ipofisaria), invece, è necessario ricorrere ad altri test cosiddetti di stimolazione.

Essa aumenta negli adenomi ipofisari prolattina secernenti, nella sindrome di Chiari-Frommel (amenorrea-galattorrea), nell’ipotiroidismo, nel morbo di Addison, nelle infiammazioni e traumi della base cranica, nelle lesioni toraciche, nel carcinoma bronchiale, nel tumore della tiroide, nella suzione prolungata del capezzolo. Inoltre farmaci quali estrogeni, resurpina, alfa-metil-Dopa, fenotiazine, metoclopramide, sulpiride, cimetidina, ranitidina, oppiacei, anfetamine, isoniazide, neurolettici, possono far aumentare i livelli di prolattina. Può aumentare anche in seguito a stress, esercizio fisico ed ipoglicemia.

I suoi valori diminuiscono nel panipopituitarismo: sindrome di Sheehan (nella donna), tumori ipofisari (nell’adulto maschio), craniofaringioma (nel bambino). La L-dopa, bromoergocriptina, apomorfina, metisergide, clonidina sono in grado di farne diminuire i livelli.



--------------------------------------------------------------------------------



--------------------------------------------------------------------------------

Terapia Quando possibile, rimozione della causa di base (asportazione dell'adenoma, sospensione dei farmaci ecc.) e nella somministrazione di bromocriptina, un efficace farmaco inibente la secrezione di PRL

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Iosto'conChiara

 

Quando le voci in te parlano di fine;

quando la mente dice che hai perduto;

quando credi che sia impossibile;

eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;

e fai ancora un altro passo;

Lì è dove termina l'Uomo;

Lì è dove comincia Dio.

 

Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.

Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente
".
                                                                                              Paracelso

 

“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”

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Mio collegamento

Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.


Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY

 

 

 

 

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#7 romy

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Posted 18 May 2007 - 12:33:41

Ancora piu'completo sulla Prolattina.Romy

Cos'è la prolattina?

La prolattina è un ormone prodotto dall’ipofisi, una ghiandola delle dimensioni di un pisello, situata alla base del cranio, in prossimità della radice del naso.

Il ruolo fisiologico principale della prolattina consiste nel preparare la mammella, durante la gravidanza, all’allattamento e nel favorire la produzione del latte dopo il parto.



L’iperprolattinemia

E’ una condizione caratterizzata dall’aumento, nel sangue, dei livelli di prolattina.

In condizioni fisiologiche le concentrazioni dell’ormone presentano notevoli variazioni periodiche.

E’ presente un ritmo circadiano: i livelli di prolattina sono, cioè, più elevati durante il sonno e si mantengono tali fino ad un ora dopo il risveglio; inoltre, la concentrazione dell’ormone varia in funzione delle differenti fasi del ciclo mestruale: generalmente si riscontra un aumento poco prima o immediatamente dopo l’ovulazione.

Le concentrazioni plasmatiche di prolattina variano, inoltre, durante la gravidanza e l’allattamento: durante i nove mesi di gestazione aumentano considerevolmente e tornano alla normalità dopo 3-6 settimane dal parto se la donna non allatta al seno, o rimangono elevati durante il periodo di allattamento.

Non sempre, però, l’aumento di prolattina è legato a condizioni fisiologiche.

La quantità presente nel sangue può aumentare per cause diverse, ad esempio l’assunzione di particolari farmaci e per stati di stress anche banali, come un semplice prelievo di sangue.

Quando si ha il sospetto che i livelli non siano quelli giusti, è indicato un prelievo di sangue per la determinazione plasmatica della prolattina.

E’ necessario che i livelli di prolattina siano misurati su almeno due campioni di sangue prelevati in condizioni di riposo e relativa tranquillità.

Per evitare lo stress della puntura è preferibile che il paziente sia sdraiato, e, magari, che la vena sia incannulata almeno mezz’ora prima del prelievo.

Per valutare correttamente i risultati dell’esame è, inoltre, indispensabile conoscere i farmaci eventualmente assunti dal paziente ed essere certi, se si tratta di una donna, che non sia in corso una gravidanza.

La presenza di livelli plasmatici persistentemente elevati di prolattina (valori normali 2-12 mg/L nel maschio; 4-20 mg/L nella femmina) definisce una condizione clinica di iperprolattinemia patologica, spesso caratterizzata dalla comparsa di oligomenorrea o nella donna, impotenza e sterilità nell’uomo.



Quali sono i sintomi?

Nelle donne in età fertile si manifestano frequentemente alterazioni del ciclo mestruale.

In presenza di livelli di prolattina molto elevati può verificarsi la completa scomparsa delle mestruazioni (amenorrea), e una condizione di infertilità legata alla mancata ovulazione.

Nell’iperprolattinemia lieve o moderata le mestruazioni diventano irregolari con ritardi, più frequentemente, o anticipi del ciclo.

Frequentemente è anche presente una condizione di galattorrea, di secrezione, cioè, di piccole quantità di latte o di liquido sieroso, alla spremitura del capezzolo.

Spesso si rileva un calo del desiderio sessuale.

Nell’uomo elevati livelli di prolattina inducono, di solito, una marcata riduzione del desiderio e della potenza sessuale. Può anche essere ridotta la produzione di spermatozoi e quindi, la fertilità.

Solo occasionalmente si può osservare, nell’uomo, un anomalo sviluppo delle ghiandole mammarie (ginecomastia) o galattorrea.

Sia nell’uomo che nella donna l’iperprolattinemia può provocare cefalea e, quando è causata da un grosso adenoma, possono essere presenti sintomi legati all’effetto massa, alla compressione, cioè, delle strutture circostanti, che si manifestano con alterazioni del campo visivo, disturbi neurologici ed ipopituitarismo (riduzione di altre funzioni della ghiandola ipofisaria).



E’ una malattia frequente?

L’iperprolattinemia patologica rappresenta il più comune disordine della regione ipotalamo-ipofisaria riscontrabile nella pratica clinica: è presente in circa 200 soggetti per milione; è molto frequente nella donna e relativamente rara negli uomini.

Nel 30% dei casi si tratta di iperprolattinemie idiopatiche, cioè di aumenti moderati della prolattina di cui non si riconosce una causa, mentre nella maggior parte dei casi alla base dell’aumento dell’ormone vi è una proliferazione delle cellule lattotrope dell’adenoipofisi producenti prolattina che viene spesso a configurarsi con la presenza di un adenoma ipofisario prolattino-secernente o prolattinoma.



Quali sono le cause?

Di fronte al rilievo di amenorrea o di oligomenorrea, occorre pensare al reperto di iperprolattinemia e considerare dapprima eventuali cause farmacologiche.

Escluse queste bisogna ricercare la presenza di un prolattinoma o considerare una forma funzionale o idiopatica, una forma, cioè, sostenuta da un’alterazione della regione ipotalamo-ipofisaria, senza evidenza di formazioni adenomatose.



Il prolattinoma è, quindi, la forma più frequente della patologia e riconosce un rapporto patogenetico con una lesione ipotalamica.

I prolattinomi rappresentano il 50-60% degli adenomi ipofisari.

Si distinguono in microprolattinomi, con diametro inferiore ai 10 millimetri, e macroprolattinomi, se di diametro maggiore. Il microprolattinoma è di gran lunga più frequente nella donna, mentre il macroprolattinoma è ugualmente rappresentato nei due sessi.

E’ stata riscontrata una correlazione positiva tra dimensione del tumore e i livelli plasmatici di prolattina. Il rischio che un microprolattinoma cresca diventando macroprolattinoma è comunque piuttosto basso, 3-7%.

La maggior parte dei pazienti con prolattinoma e modesta iperprolattinemia (<200 mg/L), in assenza di trattamento, non presentano modificazioni dei livelli di prolattina per anni, mentre in circa un terzo di essi la prolattina diminuisce o si normalizza e solo in meno di un quinto si rileva un significativo aumento.

Eccezionale, ma possibile, la crescita dell’adenoma durante terapia con estrogeni.



La forma idiopatica presenta, solitamente, livelli di prolattina solo lievemente o moderatamente elevati. Il termine “idiopatico” sta a significare che la causa della patologia non è chiaramente determinabile con le indagini diagnostiche attualmente disponibili.



Altre condizioni che possono provocare iperprolattinemia sono l’ipotiroidismo e i tumori o altre lesioni dell’ipotalamo, l’area del cervello vicina all’ipofisi, che ne influenza le secrezioni ormonali.

Anche nella policistosi ovarica è frequentemente presente il reperto di iperprolattinemia.



Numerosi i farmaci che possono stimolare la secrezione di prolattina: i farmaci antinausea, antivomito e procinetici gastrointestinali, i neurolettici psicotici, gli oppiacei, gli estrogeni, a dosi elevate, e gli antiandrogeni.





Quali esami sono necessari per una corretta diagnosi?

Oltre alla misurazione dei livelli di prolattina nel sangue, è necessaria la valutazione della funzionalità ipofisaria globale e la determinazione dei livelli degli ormoni sessuali.

E’ inoltre necessario l’esame radiologico dell’area ipotalamo-ipofisaria.

Le indagini endocrinologiche e neuroradiologiche devono differenziare le forme funzionali, o idiopatiche, da quelle sostenute da un adenoma: è auspicabile, inoltre, cogliere le formazioni tumorali in fase di microadenoma intrasellare intraparenchimale, quando cioè sono molto piccole.

Alti livelli di prolattina (>100-200 ng/ml) sono indicativi di tumore; d’altro canto livelli di prolattinemia poco elevati non escludono diagnosi di tumore.

Nel passato, alcuni test dinamici neurofarmacologici, ormai anacronistici, potevano risolvere la problematica della differenziazione fra forma funzionale e adenoma.

All’esame radiologico, i microprolattinomi sono, in genere, lesioni ben delimitate, che originano nella parte laterale dell’ipofisi e si evidenziano come una sorta di rigonfiamento dell’emighiandola corrispondente. Determinano, inoltre, una convessità del profilo superiore dell’ipofisi e la lateralizzazione verso il lobo controlaterale del peduncolo ipofisario. Possono improntare il seno cavernoso o assottigliare e abbassare il pavimento sellare. Il 30-40% dei microprolattinomi infiltra i tessuti circostanti.



L’esame radiologico della regione sellare in proiezione laterale e anteroposteriore, ormai obsoleto, valutava la presenza di uno slaminamento (doppio contorno) del pavimento in proiezione laterale e di una sua eventuale asimmetria, tenendo conto che si poteva anche trattare di varianti anatomiche della sella turcica. Di frequente riscontro, nel bambino, il reperto di craniofaringioma con le caratteristiche calcificazioni.



Con la tomografia computerizzata della regione ipotalamo-ipofisaria o, preferibilmente, con la risonanza magnetica nucleare è possibile apprezzare la presenza di variazioni morfologiche o densitometriche intrasellari, espressione di un probabile adenoma; si può anche documentare una eventuale espansione intrasellare del tumore e la presenza di un reperto di sella vuota.



Come si cura?

La terapia è finalizzata a rimuovere il momento patogenetico.

Nel prolattinoma radiologicamente accertato è possibile l’approccio farmacologico o la terapia chirurgica.

L’approccio farmacologico è il solo possibile nelle iperprolattinemie funzionali.



Terapia farmacologica

Gli agonisti dopaminergici, farmaci che mimano l’azione della dopamina, un inibitore fisiologico della secrezione di prolattina da parte delle cellule ipofisarie, normalizzano i livelli dell’ormone indipendentemente dal meccanismo che origini l’iperprolattinemia.

Possono anche determinare la riduzione di volume del tumore (effetto shrinkage o di “raggrinzimento”).

L’effetto terapeutico scompare dopo sospensione del trattamento.

Il dosaggio varia a seconda dei casi; durante il trattamento possono presentarsi effetti collaterali quali nausea, cefalea, ipotensione, vertigini, congestione nasale, stipsi, senso di testa vuota, che tendono però a regredire col proseguire del trattamento e solo raramente ne impongono la sospensione.



Neurochirurgia

Prevede l’intervento di asportazione dell’adenoma per via trans-rino-sfenoidale: l’ipofisi si raggiunge, cioè, attraverso la cavità nasale e il pavimento della sella turcica.

La frequenza dei risultati positivi varia a seconda delle dimensioni del tumore e dei livelli di PRL di partenza.

In presenza di un macroadenoma l’intervento chirurgico è generalmente sconsigliato per la scarsa efficacia e la frequente insorgenza di deficit di altri ormoni ipofisari per cui viene tentato dapprima l’approccio con farmaci agonisti dopaminergici e solo successivamente, se è il caso, l’approccio chirurgico.

In presenza di un microadenoma l’intervento chirurgico è consigliabile se la terapia medica risulta inefficace.
La normalizzazione dei livelli di prolattina determina il completo recupero del flusso mestruale, la scomparsa della galattorrea e dell’ipogonadismo.



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Lì è dove comincia Dio.

 

Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
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Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
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                                                                                              Paracelso

 

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Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.


Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY

 

 

 

 

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#8 romy

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Posted 18 May 2007 - 13:02:34

Ago se ti vuoi sbizzarrire sulla Prolattina ti metto qualche link interessante,Cerca i lavori del Dott.Stagnaro in merito.

Qui'c'è un forum che puo'esserti utile,segui i link in esso riportati ed arriverai alle relazioni di Stagnaro sulla prolattina.


http://www.medforum....sp?TOPIC_ID=619

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Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

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Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

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#9 ago

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Posted 18 May 2007 - 16:07:42

Grazie mille Romy per le info, sono molto importanti....
Ora vado anche su questo forum...
Certo che con l'aiuto di un forum come cfsitalia, confrontare idee e risolvere dubbi diventa molto più facile B)

Se però ci sono alcuni pazienti cfs che hanno sintomi come quello che ho avuto io, sarebbe interessante confrontarsi su questo dato, per capire se oltre altre altre cause conosciute e studiate, anche la cfs di per sè possa comportare un movimento della prolattina.

D'altronde sappiamo che ci sono deficit o alterazioni di altri ormoni dovuti esclusivamente alla CFS, come il cortisolo, l'ormone della crescita, e il dhea...

#10 silvias

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Posted 19 May 2007 - 10:03:46

ciao ago...ma ci siamo forse sentiti 1 volta per telefono. 6 tu?come stai?
io ho avuto ben 2 volte la prolattina alta. a chieti era a posto, ma poi ho ripetuto l'esame 2v. ed era a livello 45. anche a me han detto che si ricerca l'adenoma all'ipofisi(non feci la risonanaza all'ipofisi, ma all'inizio della malattia feci risonanaza encefalo e tutto ok) ma mi dissero anche che di solito la prolattina si alza per il semplice fatto di essere bucati con l'ago per prelievo. non saprei che dire. fammi sapere se scopri qualcosa. a fine anno ripeterò l'esame. ciao, silvia

#11 ago

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Posted 21 May 2007 - 06:37:23

ciao ago...ma ci siamo forse sentiti 1 volta per telefono. 6 tu?come stai?
io ho avuto ben 2 volte la prolattina alta. a chieti era a posto, ma poi ho ripetuto l'esame 2v. ed era a livello 45. anche a me han detto che si ricerca l'adenoma all'ipofisi(non feci la risonanaza all'ipofisi, ma all'inizio della malattia feci risonanaza encefalo e tutto ok) ma mi dissero anche che di solito la prolattina si alza per il semplice fatto di essere bucati con l'ago per prelievo. non saprei che dire. fammi sapere se scopri qualcosa. a fine anno ripeterò l'esame. ciao, silvia

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Sì penso che c siamo sentiti!
Grazie per la info, c risentiamo qlc volta, ciao!

#12 cara.mella

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Posted 24 May 2007 - 10:19:37

Ah Romy!!!

Hanno trovato anche a me alta la prolattina, ma nel mare magnum di problemi che ho è stata completamente ignorata!

Ora me ne interesserò!!!

ciao Cara

"Approfittare di tutte le cose più piccole e farle per AMORE"
S. Teresa del Bambin Gesù

#13 vivolenta

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Posted 26 May 2007 - 07:29:27

della prolattina io so quello che mi è stato detto a chieti inerente al test del buspirone e cioè che si è visto che l'ipotalamo se sollecitato nelle persone effette da cfs produrrebbe prolattina, ma non so se a tutti o alla maggiorparte e non credo si sappia il perchè..(????) disfunzione genetica???
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#14 Johnny

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Posted 06 June 2007 - 09:17:13

Il Test della Prolattina l'ho fatto 2 volte a Chieti durante i ricoveri, è compreso nel test del Ritmo Circadiano, che comprende anche il Cortisolo, il Dhea-s, TSH e ACTH.
L'unico mio esame alterato è il DHEA-S, la Prolattina è ok.
Sarebbe davvero interessante sapere se altri hanno questo ormone fuori norma.
Ma esiste una terapia per riportare questo ormone alla normalità oppure si devono svolgere altre indagini per capire il perchè il nostro corpo lo produce in esubero ?
Da che ghiandola viene prodotto ?

Ciao

Zac

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In febbraio:

PRL 16.1 ng/ml (2.0-15.0)

DHEA-S 1.7 mcg/ml (0.7-5.3)





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