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Romy-pensiero......


636 replies to this topic

#601 romy

romy

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Posted 24 October 2015 - 00:22:09

Questa è un periodo di grandi cambiamenti,bisogna risparmiare specialmente nella Sanità Pubblica analisi ecc.,oggi si parla molto anche intorno alle vaccinazioni,ma non per risparmiare, ed eventuali sanzioni nei confronti di medici che? la potrebbero ostacolare?,con smentite varie?.Non entro nel problema che è molto delicato e non compete a me farlo.Ma mi ha colpito una lettera aperta di 50 medici che parlano delle vaccinazioni,l'ho trovata interessante,ci sono cose che non conoscevo e forse nemmeno voi?.Romy

 

http://www.quotidian...ticolo_id=32448

 

 

Cinquanta medici scrivono a Ricciardi (Iss): “Preoccupano le conseguenze dei vaccini e il modo in cui vengono praticati” Questi alcuni dubbi sollevati in una lettera aperta firmata da Roberto Gava, farmacologo e vice-Presidente Assis, ed Eugenio Chiaravalle, pediatra e presidente Assis, e sottoscritta da 50 medici. "Desideriamo aiutare l'Italia ad avanzare nel cammino della Comunità Europea verso la liberalizzazione delle vaccinazioni lasciando ai genitori a decisione finale di accettare o meno questo trattamento".

20 OTT - Continuano a far discutere le vaccinazioni pediatriche. Oggi, ad intervenire sul tema e, più in particolare, sull'obbligo vaccinale, sono un gruppo di 50 medici che hanno sottoscritto una lettera aperta presentata da Roberto Gava, farmacologo e vice-Presidente Assis, ed Eugenio Chiaravalle, pediatra e presidente Assis, indirizzata al presidente dell'Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi. Riportiamo di seguito il contenuto della missiva.
 

"Ill.mo Prof. Ricciardi,
le Sue recenti prese di posizione pubbliche in merito alle vaccinazioni pediatriche ci inducono a scriverLe per chiarirLe alcuni aspetti che meritano un approfondimento e una riflessione serena.
Oggigiorno, un qualsiasi medico dotato di buon senso e di un minimo di conoscenza scientifica non può essere contro le vaccinazioni pediatriche e infatti conosciamo tutti l'utilità di questa pratica sanitaria.
Molti anni di studio quotidiano della letteratura scientifica, con la quale abbiamo sempre documentato le nostre affermazioni e pubblicazioni sia scientifiche sia divulgative, ci hanno permesso di conoscere a fondo l'utilità ma anche i limiti delle vaccinazioni, che all'inizio noi sostenevamo e che molto frequentemente anche praticavamo. Però, questi 35-40 anni di pratica medica specialistica accanto al bambino malato, non frettolosa ma fatta di osservazione e di ascolto, di considerazione di quello che lui ci comunica e subliminale e di quello che i genitori raccontano, ci ha aperto gli occhi sulla realtà delle reazioni avverse causate dalle vaccinazioni pediatriche.

 

Ci siamo infatti accorti che, dopo un'osservazione minuziosa e prolungata nel tempo di bambini vaccinati e non vaccinati, questi ultimi appaiono indubbiamente e globalmente più sani, meno soggetti alle patologie infettive, specie delle prime vie aeree, meno soggetti ai disturbi intestinali e alle patologie croniche, meno soggetti a patologie neurologiche e comportamentali e scarsi consumatori di farmaci e di interventi sanitari. Può capire, quindi, che la nostra osservazione non è rivolta solo alle patologie specificatamente interessate dalle vaccinazioni, ma alla salute globale del bambino, perché crediamo che questa sia la finalità e il dovere di ogni Medico. Certo, è un dato che nasce dall'esperienza clinica quotidiana ma siamo disponibili a partecipare a un'indagine organizzata dal Suo Istituto che confronti nel modo più rigoroso lo stato di salute dei bambini completamente vaccinati con quella dei bambini mai vaccinati.

Pertanto, per quanto riguarda le reazioni avverse causate dalle vaccinazioni pediatriche, noi non intendiamo solo quelle reazioni gravi, mortali o gravemente invalidanti, che ogni tanto si possono avere e che nessun medico dotato di buon senso osa negare. Ci riferiamo invece a quella parte molto più numerosa di effetti indesiderati che sembrano essere collaterali alla pratica vaccinale e che sono frutto di una alterazione immunitaria tutt'altro che irrilevante per un neonato o comunque per un organismo immunologicamente immaturo.

Sono queste conseguenze della pratica vaccinale che ci preoccupano, perché notiamo che dopo le vaccinazioni molti bambini, ad esempio, reagiscono con l'innalzamento della temperatura (che è una classica reazione immunitaria ad una noxa esterna), subiscono un'alterazione di quelle che prima erano le loro normali funzioni digestive e/o della regolarità del loro ritmo sonno-veglia (espressione di una risposta multisistemica), diventano più irritabili, piangono in modo inconsolabile e regrediscono in alcune abilità prima acquisite (a testimonianza che c'è stato una irritazione a livello del sistema nervoso centrale).

Queste evidenze, che qualsiasi medico attento e osservatore può notare ovviamente non in tutti ma in alcuni bambini da poco vaccinati, ci hanno interrogati sulla innocuità non tanto del singolo vaccino, ma specialmente sul modo in cui noi oggi pratichiamo le vaccinazioni pediatriche.
Sappiamo tutti che i germi vengono fermati dalle barriere fisiologiche di un organismo con sistema immunitario normofunzionante, sappiamo che c'è un'interazione essenziale tra i Pathogen-Associated Molecular Pattern (PAMP) dei germi e i Toll-Like Receptors (TLR) e che la stimolazione di questi recettori attiva una via di segnalazione che comporta l'induzione di geni anti-microbici, di citochine pro-infiammatorie (IL-1β, TNF-α, IL-6) e di prostaglandine che inducono un'attivazione del sistema immunitario, mentre l'inoculazione parenterale degli antigeni vaccinali induce una soppressione immunitaria (anche se quasi sempre temporanea).

Pertanto, se lasciamo da parte affermazioni non supportate scientificamente, come quelle di coloro che dicono che un neonato viene a contatto attraverso le mucose con molti più antigeni batterici e virali di quelli contenuti nelle fiale vaccinali, dimenticando che i vaccini a cui ci riferiamo in questo contesto by-passano completamente le barriere fisiologiche dell'organismo pediatrico ed entrano direttamente in circolo, e se lasciamo da parte affermazioni semplicistiche che i vaccini sono assolutamente sicuri, dimenticando le numerosissime revoche di commercializzazione di molte loro specialità, i numerosi casi mortali riportati in letteratura poche ore dopo la loro somministrazione, non possiamo non osservare che la pratica vaccinale attuale offre il fianco a molte perplessità e per questo è sede di accese dispute in ambito scientifico, sia per le sue conseguenze sul sistema immunitario sia perché è basata su un trattamento di massa che prevede la somministrazione a tutti i bambini degli stessi vaccini ad una medesima e precocissima età, senza tener conto dell'anamnesi familiare e personale e dello stato differente di salute dei piccoli e dell'ambiente in cui vivono.

Noi crediamo che la Medicina del Futuro, alla quale ogni Operatore Sanitario è chiamato a dare il piccolo ma sempre prezioso apporto, sarà una Medicina dove si imporrà la Prevenzione Primaria e questa non può certamente essere basata sull'uso dei farmaci, ma prima di tutto su una corretta igiene di vita (alimentare, cinetica, psicologica, socio-culturale, ecc.) e su azioni di salvaguardia e di bonifica dell'ambiente, argomento quest'ultimo che è diventato un'emergenza primaria che secondo noi avrebbe bisogno, da parte Sua e dell'Istituto che Lei presiede, di interventi immediati che riteniamo addirittura molto più prioritari di quelli riguardanti le vaccinazioni.

Considerazioni preliminari
1
- Obiettivo della Medicina Preventiva è quello di proteggere i bambini dalle malattie ricorrendo a trattamenti di provata innocuità (Primum non nocere), pertanto senza sottoporli ad alcun rischio farmacologico.
2 - La Farmacologia Moderna, ad esclusione di condizioni estreme di emergenza pubblica, non contempla farmaci che possono essere somministrati in modo generalizzato, incondizionato e indiscriminato a tutta la popolazione, cioè senza un adeguato studio della persona volto a personalizzare il trattamento e valutare correttamente il rapporto rischio/beneficio per ogni singolo ricevente.
3 - I vaccini sono farmaci veri e propri e come tali hanno indicazioni, non indicazioni e controindicazioni, perciò possono sicuramente causare anche reazioni avverse.
4 - Se usati adeguatamente e attentamente personalizzati, i vaccini possono essere molto utili per ridurre nel ricevente la probabilità di ammalarsi di alcune specifiche patologie infettive.
5 - La Legge italiana attuale impone 4 vaccinazioni pediatriche obbligatorie (antidifterica, antitetanica, antipoliomielitica e antiepatitica , ma la prassi quotidiana ne somministra 7 senza spiegazione e possibilità di appello.
6 - Nelle attuali condizioni socio-sanitarie del nostro Paese, non sembra essere assolutamente né necessario né urgente ricorrere alle vaccinazioni di massa con 7 vaccini contemporanei nei primissimi mesi di vita, quando il sistema immunitario è totalmente immaturo e quindi facilmente squilibrabile. Infatti, la quasi totalità dei Paesi dell'Europa Occidentale non impone alcuna vaccinazione, ma si limita a formulare delle raccomandazioni: dei 29 Paesi dell'Unione Europea (i 27 dell'UE più Norvegia e Islanda), 17 non hanno alcuna vaccinazione obbligatoria (quasi tutti i Paesi dell'Europa Occidentale più Estonia e Lituania); tra i Paesi dell'Europa Occidentale, hanno vaccinazioni obbligatorie solo Italia e Grecia (con 4 vaccini) e Francia (con 3 vaccini).
7 - Oggi i bambini sono immunologicamente più deboli dei coetanei di qualche decennio fa per molteplici motivi: maggior numero di fattori di malattia o di non-salute nei genitori; alimentazione nutrizionalmente più povera e squilibrata; ambiente più inquinato; più facile ricorso a trattamenti farmacologici sia nella madre durante gravidanza, parto e/o allattamento, sia nel neonato; maggior incidenza di parti cesarei, ecc.
8 - La letteratura scientifica attuale conferma l'evidenza clinica che quanto maggiore è il numero dei vaccini somministrati contemporaneamente e quanto più è piccolo e/o nato prematuramente il bambino, tanto maggiori sono i rischi di reazioni avverse.
9 - Le attuali conoscenze di immunologia non considerano razionale la somministrazione parenterale contemporanea di 7 antigeni vaccinali ad un neonato di pochi mesi di vita, anche perché in Natura, indipendentemente dal grado di contagio, non si manifestano mai simultaneamente 7 patologie infettive e ciò significa che l'organismo non è fisiologicamente idoneo a gestire una tale evenienza.
10 - Se esistono vaccini pediatrici multipli, non capiamo perché non debbano essere commercializzati anche i medesimi vaccini singoli; infatti, ad esempio, non è chiaro perché una donna, che prima di una eventuale futura gravidanza desideri vaccinarsi contro la rosolia, debba essere obbligata ad inocularsi anche i vaccini contro il morbillo e la parotite (vaccino MPR).
11 - Nella letteratura scientifica, soprattutto negli USA, esiste attualmente una accesa discussione sia sul rapporto rischio/beneficio del vaccino trivalente MPR (contro Morbillo-Parotite-Rosolia) a virus vivi attenuati, sia sull'utilità e sull'efficacia del vaccino anti-HPV (contro il Papillomavirus Umano).
12 - Quest'ultimo è stato commercializzato molto prima che fossero disponibili dati certi sulla sua capacità di ridurre il rischio di tumore della cervice uterina e a tutt'oggi sono disponibili solo estrapolazioni statistiche sulla reale capacità di prevenzione tumorale da parte del vaccino anti-HPV (in ogni caso, sappiamo che può potenzialmente proteggere solo verso 2 dei 13 genotipi virali ad alto rischio oncologico); inoltre, mancano totalmente dei dati longitudinali di farmacovigilanza attiva sul suo reale rapporto rischio/beneficio dopo somministrazione in bambine di 11-12 anni d'età (per tale motivo in alcuni Paesi il vaccino è stato ritirato per precauzione e in Francia, Spagna e Italia centinaia di medici hanno firmato una petizione per sospenderne l'inoculazione).
13 - Recentemente, il vaccino antinfluenzale viene consigliato anche nei bambini sotto l'anno di età, ma è noto che le prove scientifiche che avvalorano la sua efficacia e il suo rapporto rischio/beneficio sono estremamente scarse, deboli e discutibili, sia per la vaccinazione pediatrica che per quella dell'adulto.
14 - I bambini nati prematuri o che hanno riportato una patologia acuta nei primi mesi di vita o che sono ancora affetti da qualche patologia infettiva acuta o che l'hanno superata da poche settimane o che hanno ricevuto farmaci interferenti con il sistema immunitario (antibiotici, cortisonici e/o altri immunosoppressori) nei primi mesi di vita o che hanno subito interventi chirurgici in anestesia generale o che hanno alterazioni immunitarie o che sono figli di genitori con patologie immunitarie o metaboliche o che vivono intensi (per loro) stress psichici o che si trovano in qualsiasi altra condizione squilibrante il loro già debole e precario equilibrio immunitario, sono sicuramente a maggior rischio di danni vaccinali.
15 - Le reazioni avverse dei vaccini non dipendono solo dalla componente antigenica di questi ultimi, ma anche dai loro componenti tossicologici (adiuvanti e conservanti) e sappiamo bene che l'innocuità a lungo termine della somministrazione parenterale in neonati di questi composti, singoli e/o variamente associati tra loro, non è sufficientemente dimostrata, mentre esistono prove scientifiche della tossicità e pericolosità isolata di alcuni di essi, sia in vitro, sia negli animali da laboratorio, sia nell'uomo. Inoltre, è noto che più è piccolo il bambino, maggiore deve essere la quota di antigene necessaria a innescare la risposta immunitaria.
16 - Purtroppo, nel nostro Paese la pratica della segnalazione delle sospette reazioni avverse a farmaci e vaccini è poco attuata e in alcuni casi è addirittura misconosciuta o addirittura ostacolata, per cui queste segnalazioni sono fortemente sottostimate sia quantitativamente che qualitativamente.
17 - Da molti anni giungono nel nostro Paese, rispetto altri Paesi europei, numerosi immigrati extracomunitari e questo dato suscita allarmi ingiustificati: il fenomeno migratorio, ormai consolidato da decenni in Europa, non ha mai causato la diffusione di poliomielite o difterite neanche nei Paesi europei che hanno basse coperture vaccinali, per esempio come l'Austria (circa 85% di copertura vaccinale: dati OMS e Unicef). È noto invece che gli immigrati, a causa delle precarie condizioni di vita in cui si vengono a trovare, possono essere portatori di ben altre patologie, come tubercolosi, scabbia, salmonellosi, ecc.
18 - In queste ultime settimane si sta parlando molto di “crollo delle coperture vaccinali” in Italia, ma verificando il dato su Epicentro, abbiamo notato che la flessione media nella copertura è stata molto debole (Allegato 1).
19 - Inoltre, non dimentichiamo che il dato del 95% di copertura vaccinale è l'obiettivo prefissato dal Piano Nazionale Vaccini, non però dalla letteratura scientifica. Per fare un esempio, nel libro Vaccines di Stanley A. Plotkin, Walter A. Orenstein e Paul A. Offit, con la prefazione di Bill Gates (autori notoriamente favorevoli alla pratica vaccinale), sono riportate le soglie ritenute necessarie per ogni malattia infettiva per ottenere la cosiddetta immunità di gregge (herd immunity) nei Paesi occidentali. La tabella riportata (Allegato 2) evidenzia chiaramente che la soglia minima del 95% è totalmente ingiustificata e non deve spaventare.
20 - I dati epidemiologici attuali riguardanti la poliomielite dimostrano che non c'è alcuna evidenza scientifica che il calo delle coperture vaccinali sotto il 95% ponga la popolazione a rischio di epidemie infettive (cfr. ad esempio l'esperienza di Austria, Bosnia e Ucraina). Molti Paesi appartenenti a Regioni geografiche OMS delle Americhe e del Pacifico sono “Polio Free” nonostante abbiano coperture vaccinali ritenute nettamente al di sotto del 95%. Questo tetto percentuale, inoltre, è frutto di una stima statistica e ha un valore puramente orientativo.
21 - Oggi viviamo in un ambiente gravemente inquinato dal punto di vista tossicologico e la letteratura scientifica di questi ultimi anni correla l'inquinamento con molte patologie sia neuropsichiatriche, sia metaboliche, sia degenerative del bambino, patologie che hanno sempre alla base un interessamento immunitario sul quale l'alterazione indotta da precoci e multiple vaccinazioni può aggiungersi come fattore sinergico paragonabile a quella “goccia che può far traboccare il vaso”.

La nostra proposta, pertanto, è così articolata
1
- Obiettivo di ogni trattamento medico deve essere sempre la sua personalizzazione, perché deve essere adattato alle caratteristiche personali, nutrizionali, familiari, ambientali e sociali di ogni singola persona. La ricerca medica va in questa direzione: si punta sulla personalizzazione della terapia, si cercano i farmaci più efficaci ad esempio anche in base al genoma dell'individuo.
2 - I genitori sono i primi responsabili della salute dei loro figli. Nell'ambito dei temi sociali oramai correnti e universalmente accettati della democratizzazione della Medicina, della libertà di scelta terapeutica, della collaborazione del paziente con il medico all'atto terapeutico e dell'obbligatorietà della consapevolezza, cioè del “consenso informato” da parte del paziente, i genitori dovrebbero essere esaustivamente informati sulla reale necessità e sul rischio/beneficio di ciascun vaccino pediatrico. Di tale azione e responsabilità dovrebbero essere investiti anche i Pediatri di Libera Scelta e le Istituzioni Sanitarie locali.
3 - Nel rispetto della Costituzione Italiana, per garantire la vera tutela della salute è necessario che chi opera nel campo sanitario pubblico non si trovi in alcuna condizione di conflitto di interessi.
4 - Per l'adeguamento dell'Italia alle norme vaccinali attualmente in uso in tutti gli Stati Europei socialmente e culturalmente simili al nostro (come Regno Unito, Germania, Austria, Spagna, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svezia, Portogallo), riteniamo doveroso che venga superato l'obbligo vaccinale. Le mutate condizioni socio-sanitarie e le maggiori consapevolezza, responsabilità e maturità delle attuali e future nuove generazioni di genitori permettono sicuramente di impostare una Medicina Preventiva più moderna e farmacologicamente più razionale, cioè personalizzata in base alle caratteristiche biopatografiche e ambientali dei vaccinandi. Un tale approccio, inoltre, ridurrebbe sicuramente il rischio degli effetti indesiderati dei vaccini.
5 - Prima della vaccinazione, il Pediatra di Libera Scelta dovrebbe raccogliere una dettagliata anamnesi dei genitori, dei parenti prossimi e del bambino stesso, considerando tutti i fattori che influenzano la salute di quest'ultimo nella sua globalità, perché su di lui si ripercuotono anche le condizioni socio-ambientali del territorio in cui vive e quelle lavorative, economiche, nutrizionali, tossicologiche e psico-comportamentali dei componenti della sua famiglia.
6 - Prima della vaccinazione, il Pediatra di Libera Scelta dovrebbe escludere prudenzialmente eventuali controindicazioni alle vaccinazioni e a tale scopo, nel caso lo ritenesse opportuno, dovrebbe eventualmente sottoporre il bambino ad accertamenti laboratoristico-strumentali volti a valutare le sue condizioni immunitarie e nutrizionali, ricercando in particolare la presenza dei marker di flogosi.
7 - Nel momento della vaccinazione, il bambino deve essere sempre in perfetta salute, sia fisica che psichica.
8 - Il Medico Vaccinatore dovrebbe eseguire la vaccinazione solo dopo aver escluso eventuali malattie acute recenti o in atto, dopo aver escluso la presenza di eventuali controindicazioni e dopo aver visitato attentamente il vaccinando: è ovvio che un bambino ha diritto alla massima attenzione.
9 - Nel rispetto della Legge attuale, deve essere garantita la possibilità di eseguire solo le 4 vaccinazioni obbligatorie.
10 - Per ridurre il rischio di reazioni avverse dei vaccini, le vaccinazioni obbligatorie dovrebbero essere iniziate almeno nel secondo semestre di vita, ma dato che ci possono essere delle condizioni specifiche che consiglino un uso anticipato o posticipato di qualche vaccinazione, è necessario che tutti i vaccini (non solo i 4 obbligatori per il nostro Paese, ma anche gli altri, specificatamente quello per la rosolia) vengano commercializzati anche singolarmente per permettere la massima personalizzazione terapeutica.
11 - Allo scopo di essere stimolati a crescere sempre più in consapevolezza e responsabilità verso la pratica vaccinale attuata nei loro figli, i genitori dovrebbero ricevere dal Medico Vaccinatore le schede tecniche dei vaccini in modo da conoscere le proprietà, le controindicazioni, le componenti tossicologiche e le reazioni avverse di ogni farmaco che loro figlio riceverà e poter eventualmente segnalare prontamente eventuali reazioni avverse. Medici e personale addetto alla somministrazione dei vaccini dovrebbero essere opportunamente formati per rendere facilmente fruibili da parte di tutti i genitori tali informazioni.
12 - Nello stesso momento, i genitori hanno il dovere e il diritto di essere informati sull'esistenza della Legge 210 del 1992 inerente le modalità per ottenere l'indennizzo per i danni vaccinali; una legge che deve essere reperibile, esposta e ben consultabile presso la sede dei Servizi di Igiene e di Immunoprofilassi.
13 - Alla luce del fatto che i vaccini, come tutti i farmaci, possono causare dei danni nel vaccinato, sia a rapida che a lenta e tardiva comparsa, per il bene del proprio figlio e per un dovere morale nei confronti degli altri bambini che in futuro verranno vaccinati, i genitori devono essere anche adeguatamente istruiti a segnalare una qualsiasi alterazione o anomalia o cambiamento fisico e/o psichico nel bambino da poco vaccinato avvisando tempestivamente il proprio Pediatra di Libera Scelta e chiedendo, oltre all'ovvia visita medica del piccolo paziente, anche un adeguato trattamento curativo dei disturbi in atto e un trattamento preventivo verso eventuali ulteriori aggravamenti che potrebbero comparire a breve e/o lungo termine.
14 - Nel caso abbia il semplice sospetto di una reazione avversa vaccinale, il Pediatra di Libera Scelta ha sempre il dovere di compilare la scheda di Segnalazione di Sospetta Reazione Avversa (D.M. 23.12.2003). A nostro avviso, va ripristinato l'obbligo di segnalazione della sospetta reazione avversa, accanto ad un meccanismo di incentivazione di questa pratica.

A nostro avviso, un tale approccio vaccinale garantirebbe una migliore difesa della salute pediatrica nei confronti delle malattie infettive ponendo più attenzione ai nostri figli, riducendo il rischio dei danni da vaccino e personalizzando ogni intervento preventivo adattando le più recenti conoscenze scientifiche alle reali necessità pediatriche individuali in considerazioni anche delle attuali modificate condizioni socio-ambientali del nostro Paese.

Questa lettera è stata firmata solo da alcuni di noi per motivi di semplicità, ma sono moltissimi i Medici e le Associazioni che condividono questi concetti che Le abbiamo esposto.
Inoltre, siamo altrettanto certi che sarebbero pronti a firmare decine di migliaia di genitori italiani che si basano su questi principi e che prima di noi si sono accorti che le vaccinazioni pediatriche praticate nel modo finora utilizzato hanno causato dei danni lievi o gravi ai loro figli.

Se il tema delle vaccinazioni è fortemente dibattuto a livello internazionale in questi ultimi anni, è perché l'argomento è ancora scientificamente aperto e allora se vogliamo servire la Verità abbiamo solo una possibilità: unirci tutti attorno ad un tavolo scientifico e discutere l'argomento con cuore aperto e libero da conflitti di interesse. Questo è il Bene della Medicina, il resto è coercizione cieca e scontro frontale che prima o poi si rivelerà contro tutti noi.
Inoltre, noi non chiediamo di andare contro le linee guida internazionali sulle vaccinazioni pediatriche, ma desideriamo aiutare l'Italia ad avanzare nel cammino della Comunità Europea verso la liberalizzazione delle vaccinazioni lasciando ai genitori, dopo averli concretamente e correttamente informati sui pro e contro dei farmaci vaccinali, la decisione finale di accettare o meno questo trattamento.
In fin dei conti, i genitori di oggi esigono giustamente di svolgere i loro diritti di primi seppur non unici responsabili della vita e della salute dei loro figli, ma è palese che in questo cammino hanno bisogno di essere guidati e consigliati dagli Specialisti del settore, in particolare da coloro che sono investiti di cariche istituzionali.
Auspicando che Lei e il Suo autorevole Istituto abbiate compreso la motivazione profonda che ci ha spinti a scrivere questo documento, cogliamo l'occasione per porgere cordiali saluti

Roberto Gava, farmacologo, tossicologo e cardiologo, vice-Presidente AsSIS (Padova)
Eugenio Serravalle, pediatra, puericultore e patologo neonatale, Presidente AsSIS (Pisa)
Maurizio Proietti, ricercatore dell'ISDE e Presidente Commissione Scientifica AsSIS (L'Aquila)
Carlo Alessandria, gastroenterologo (Torino)
Giovanni Alvino, ginecologo, urologo (Salerno)
Maurizio Bardi, medico di medicina generale (Milano)
Innocenza Berni, medico di medicina chimico-clinica (Viterbo)
Luigi Brunino, medicina fisica e riabilitazione (Padova)
Paolo Campanella, medico di medicina generale (Varese)
Goffredo Chiavelli, pediatra (Treviso)
Marco Colla, chirurgo d'urgenza (Biella)
Maurizio Conte, pediatra (Roma)
Mariella Cordella, medico di medicina generale (Bologna)
Eugenio De Blasi, medico di medicina generale (Milano)
Sebastiano Di Salvo, medico di medicina interna (Catanzaro)
Sabine Eck, medico di medicina generale (Modena)
Giuseppe Fagone, medico di medicina generale (Milano)
Guglielmo Ferraro, odontoiatra (Salerno)
Fedora Fornaini, anestesista (Livorno)
Egidio Galli, medico dello sport (Messina)
Lucia Gasparini, endocrinologa (Roma)
Giovanna Giorgetti, medico di medicina generale (Terni)
Maria Rita Gualea, medico dello sport (Pavia)
Emilio Iodice, medico di igiene e medicina preventiva, pneumologo e neurologo (Novara)
Alfredo Lubrano, medico di medicina generale (Napoli)
Dario Mazza, odontoiatra (Roma)
Alberto Mazzocchi, chirurgo maxillo-facciale (Bergamo)
Simona Mezzera, medico di medicina generale (Firenze)
Dario Miedico, medico legale (Genova)
Livia Mondina, ginecologica (Milano)
Gennaro Muscari Tomaioli, medico di medicina generale (Venezia)
Paola Nannei, pediatra e radiologa (Milano)
Veronica Petraglia, medico di medicina generale (Bologna)
Massimo Pietrangeli, pediatra (Pescara)
Emma Pistelli, odontostomatologa (Pistoia)
Raffaella Pomposelli, medico di medicina generale (Milano)
Luciano Proietti, pediatra e chirurgo pediatra (Torino)
Pietro Rabolli, pneumologo (Savona)
Paolo Roberti di Sarsina, psichiatra (Bologna)
Antonia Mariapia Ronchi, medico di medicina generale (Milano)
Cristiana Salvadori, medico di medicina generale (Pisa)
Guido Sartori, medico ayurveda (Bologna)
Chiara Simoncini, medico di medicina generale (Pisa)
Carlo Tonarelli, pediatra e neonatologo (Genova)
Diego Tomassone, medico nutrizionista (Torino)
Danilo Toneguzzi, psichiatra e psicoterapeuta (Pordenone)
Elena Tonini, psicoterapeuta (Brescia)
Ermatea Trabucco, medico di medicina generale (Salerno)
Anna Truci, medico di medicina generale (Firenze)
Giancarlo Usai, infettivologo (Perugia)
Giulio Viganò, pediatra (Milano)
Grazia Vitelli, medico di medicina generale (Bologna)


20 ottobre 2015


Edited by romy, 24 October 2015 - 00:24:37.

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Iosto'conChiara

 

Quando le voci in te parlano di fine;

quando la mente dice che hai perduto;

quando credi che sia impossibile;

eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;

e fai ancora un altro passo;

Lì è dove termina l'Uomo;

Lì è dove comincia Dio.

 

Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.

Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente
".
                                                                                              Paracelso

 

“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”

YungRalphPooter.jpg


Mio collegamento

Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.


Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY

 

 

 

 

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#602 gabry

gabry

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Posted 24 October 2015 - 07:04:27

anche questo articolo non verra' reso pubblico dai giornali..... purtroppo...



#603 romy

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Posted 25 October 2015 - 20:18:23

anche questo articolo non verra' reso pubblico dai giornali..... purtroppo...

 

Penso che hai ragione,accontentiamoci della Rete dove l'informazione procede in tandem con la disinformazione,ecco perchè internet è diventato tutto ed il suo contrario,chissà a chi farà piacere cio'?.Oggi per un giovane o giovanissimo,informarsi al meglio su internet,per alcuni argomenti,c'è da faticare le fatidiche sette camice,con il rischio finale di 0-0.Romy

 

http://www.informasa...nte_sanita.php#


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Iosto'conChiara

 

Quando le voci in te parlano di fine;

quando la mente dice che hai perduto;

quando credi che sia impossibile;

eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;

e fai ancora un altro passo;

Lì è dove termina l'Uomo;

Lì è dove comincia Dio.

 

Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.

Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente
".
                                                                                              Paracelso

 

“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”

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Mio collegamento

Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.


Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY

 

 

 

 

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Posted 25 October 2015 - 23:23:12

Già che ci siamo informo anche su questi 2 pezzi ed ai posteri l'ardua sentenza,c'è poco da dire,qualcuno bara,ma chi?.Romy

 

http://www.primapagi...pa-del-comilva/

 

http://comilva.org/v...e-complottismo/


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Quando le voci in te parlano di fine;

quando la mente dice che hai perduto;

quando credi che sia impossibile;

eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;

e fai ancora un altro passo;

Lì è dove termina l'Uomo;

Lì è dove comincia Dio.

 

Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.

Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente
".
                                                                                              Paracelso

 

“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”

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Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.


Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

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Posted 01 November 2015 - 20:51:19

Scrivevo il 16-maggio 2015

 

http://www.cfsitalia...e-20#entry58699

 

Oggi su tutta la rete gira la notizia che un anti-asmatico,per la precisione il Montelukast potrebbe ringiovanire il cervello,avendolo fatto negli esperimenti sui topi,ecc.ecc.Tra i moltissimi articoli presenti in rete ne posto uno,da me considerato più interessante e completo che con qualche passaggio in più potrebbe sposare a meraviglia il concetto del sangue giovane,che penso chiuda il cerchio anche per la ricerca di sopra,di cui vi scrissi di tenerla bene a mente.Non vi aggiungo altro,perchè faticoso per me e perchè dovrei mettere altri studi e ricerche sulle Eotaxine e Mcp-1,molecole collegate all'infiammazioni e circolanti nel sangue,che hanno dato prova di creare problemi di cognitività la dove presenti in buona quantità,come nei cervelli degli adulti malati.Ma leggetevi anche quest'altra ricerca,e valutate se una trasfusione di sangue giovane e pulito da grande quantità di molecole infiammatorie su menzionate (Eotaxine e Mcp-1),non possa essere la risposta a tante patologie serie,croniche e neurodegenerative della vecchiaia,questo sempre IMHO.Romy

 

http://www.focus.it/...liano-su-nature

 

 

Anti-asma 'ringiovanisce' cervello, studio italiano su Nature Montelukast inverte invecchiamento cerebrale e perdita funzioni cognitive in animali anziani

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Roma, 27 ott. (AdnKronos Salute) - Ringiovanire il cervello grazie a un farmaco che cura una malattia respiratoria: esce oggi su 'Nature Communications' uno studio dove si dimostra che montelukast, un medicinale già in commercio da anni per trattare l'asma, è in grado di invertire l'invecchiamento cerebrale e la perdita delle funzioni cognitive in animali anziani ai quali è stato somministrato per 6 settimane a dosaggi compatibili con quelli già in uso nell'uomo. Lo studio, che ha visto protagonista il team di Maria Pia Abbracchio dell'Università Statale di Milano e che è stato coordinato da Ludwig Aigner dell'Università Medica Paracelsus di Salisburgo, apre prospettive concrete per la cura delle malattie neurodegenerative.

 

A causa dell'aumento della durata della vita media, che ora in Italia sfiora gli 83 anni, i problemi legati al declino cognitivo e all'aumentata incidenza di demenza rappresentano un'emergenza di enorme portata. Alla perdita cognitiva contribuiscono vari fattori: la presenza di infiammazione cerebrale, il deterioramento delle cellule nervose e, nell'ippocampo (l'area del cervello deputata ad apprendimento e memorizzazione), la riduzione della neurogenesi, vale a dire la formazione di nuovi neuroni dove vengono immagazzinate le nuove informazioni. Da sempre, correggere queste disfunzioni rappresenta l'ambizioso obiettivo di nuove terapie rigenerative in grado di ringiovanire il cervello e ripristinarne le funzioni.

 

Nello studio si dimostra che la somministrazione a roditori anziani di montelukast, il cui uso nell'uomo è caratterizzato da un alto profilo di sicurezza e dalla bassa incidenza di effetti collaterali, riduce marcatamente i livelli di infiammazione cerebrale, ripristina la neurogenesi ippocampale e migliora significativamente le capacità di apprendimento e memorizzazione, riportandole quasi al livello degli animali giovani.

 

Grazie all'impiego di biotecnologie di avanguardia, lo studio dimostra anche che, almeno in parte, gli effetti positivi di montelukast sono dovuti alla sua interazione con Gpr17, un recettore identificato anni fa proprio dal gruppo di Abbracchio, e alla modulazione della sua influenza sulla neurogenesi ippocampale.

 

"Il concetto secondo cui il cervello non è separato dal resto del corpo e le sue funzioni possono risentire dei fenomeni infiammatori presenti in altri organi non è nuovo - spiega all'AdnKronos Salute Abbracchio, ordinario di Farmacologia alla Statale di Milano - Già 10 anni fa avevamo dimostrato come l'infiammazione sistemica cronica, che è a sua volta influenzata dall'ambiente e dall'alimentazione, può accelerare l'invecchiamento del cervello e aumentare l'incidenza di malattie neurodegenerative quali Alzheimer e Parkinson".

 

Nel nuovo studio, è stato dimostrato che "topi anziani (24-36-48 mesi di vita, che corrispondono a 70-80 per l'uomo) trattati col medicinale possono essere riportati a capacità simili a quelle dei topi adulti giovani".

 

"Nel lungo termine - aggiunge Aigner - la presenza di infiammazione in organi periferici, quali il polmone e l'intestino, riduce la capacità del cervello di autoripararsi e ne deteriora il funzionamento. Studi precedenti avevano dimostrato che una delle cause principali della perdita cognitiva nell'anziano è l'accumulo nel sangue (e da lì nel cervello) di eotaxina, una sostanza infiammatoria coinvolta nell'asma. Da qui l'ipotesi, oggi confermata, che un farmaco antiasmatico come montelukast potesse bloccare l'infiammazione anche nel cervello e mostrare effetti rigenerativi sulle sue funzioni".

 

Gli studi clinici confermeranno se, come atteso, montelukast possa rappresentare un esempio positivo di 'riposizionamento' di farmaci già disponibili per indicazioni terapeutiche diverse da quelle originali, accelerando così la messa a punto di terapie per pazienti affetti da malattie incurabili. E "grazie al fatto che il prodotto è già usato ed è sicuro nell'uomo, lo studio durerà molto meno del previsto. La nostra intenzione, già a 2 dicembre - Abbracchio - è disegnare insieme con Aigner uno studio clinico per fare domanda europea per l'avvio del trial entro aprile".

 

Il lavoro pubblicato è stato finanziato anche dalla Fondazione italiana sclerosi multipla - evidenzia la Fism in una nota - da anni partner dell'Università degli Studi di Milano sul progetto Gpr17 confluito in un brevetto depositato congiuntamente dall'ateneo e da Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) con la sua Fondazione.

 

27 Ottobre 2015 | ADNKronos
 
Per meglio afferrare il mio concetto:
 

Edited by romy, 01 November 2015 - 21:05:27.

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Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

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Posted 03 November 2015 - 22:36:08

Questa è un periodo di grandi cambiamenti,bisogna risparmiare specialmente nella Sanità Pubblica analisi ecc.,oggi si parla molto anche intorno alle vaccinazioni,ma non per risparmiare, ed eventuali sanzioni nei confronti di medici che? la potrebbero ostacolare?,con smentite varie?.Non entro nel problema che è molto delicato e non compete a me farlo.Ma mi ha colpito una lettera aperta di 50 medici che parlano delle vaccinazioni,l'ho trovata interessante,ci sono cose che non conoscevo e forse nemmeno voi?.Romy

 

http://www.quotidian...ticolo_id=32448

 

 

Cinquanta medici scrivono a Ricciardi (Iss): “Preoccupano le conseguenze dei vaccini e il modo in cui vengono praticati” Questi alcuni dubbi sollevati in una lettera aperta firmata da Roberto Gava, farmacologo e vice-Presidente Assis, ed Eugenio Chiaravalle, pediatra e presidente Assis, e sottoscritta da 50 medici. "Desideriamo aiutare l'Italia ad avanzare nel cammino della Comunità Europea verso la liberalizzazione delle vaccinazioni lasciando ai genitori a decisione finale di accettare o meno questo trattamento".

20 OTT - Continuano a far discutere le vaccinazioni pediatriche. Oggi, ad intervenire sul tema e, più in particolare, sull'obbligo vaccinale, sono un gruppo di 50 medici che hanno sottoscritto una lettera aperta presentata da Roberto Gava, farmacologo e vice-Presidente Assis, ed Eugenio Chiaravalle, pediatra e presidente Assis, indirizzata al presidente dell'Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi. Riportiamo di seguito il contenuto della missiva.
 

"Ill.mo Prof. Ricciardi,
le Sue recenti prese di posizione pubbliche in merito alle vaccinazioni pediatriche ci inducono a scriverLe per chiarirLe alcuni aspetti che meritano un approfondimento e una riflessione serena.
Oggigiorno, un qualsiasi medico dotato di buon senso e di un minimo di conoscenza scientifica non può essere contro le vaccinazioni pediatriche e infatti conosciamo tutti l'utilità di questa pratica sanitaria.
Molti anni di studio quotidiano della letteratura scientifica, con la quale abbiamo sempre documentato le nostre affermazioni e pubblicazioni sia scientifiche sia divulgative, ci hanno permesso di conoscere a fondo l'utilità ma anche i limiti delle vaccinazioni, che all'inizio noi sostenevamo e che molto frequentemente anche praticavamo. Però, questi 35-40 anni di pratica medica specialistica accanto al bambino malato, non frettolosa ma fatta di osservazione e di ascolto, di considerazione di quello che lui ci comunica e subliminale e di quello che i genitori raccontano, ci ha aperto gli occhi sulla realtà delle reazioni avverse causate dalle vaccinazioni pediatriche.

 

Ci siamo infatti accorti che, dopo un'osservazione minuziosa e prolungata nel tempo di bambini vaccinati e non vaccinati, questi ultimi appaiono indubbiamente e globalmente più sani, meno soggetti alle patologie infettive, specie delle prime vie aeree, meno soggetti ai disturbi intestinali e alle patologie croniche, meno soggetti a patologie neurologiche e comportamentali e scarsi consumatori di farmaci e di interventi sanitari. Può capire, quindi, che la nostra osservazione non è rivolta solo alle patologie specificatamente interessate dalle vaccinazioni, ma alla salute globale del bambino, perché crediamo che questa sia la finalità e il dovere di ogni Medico. Certo, è un dato che nasce dall'esperienza clinica quotidiana ma siamo disponibili a partecipare a un'indagine organizzata dal Suo Istituto che confronti nel modo più rigoroso lo stato di salute dei bambini completamente vaccinati con quella dei bambini mai vaccinati.

Pertanto, per quanto riguarda le reazioni avverse causate dalle vaccinazioni pediatriche, noi non intendiamo solo quelle reazioni gravi, mortali o gravemente invalidanti, che ogni tanto si possono avere e che nessun medico dotato di buon senso osa negare. Ci riferiamo invece a quella parte molto più numerosa di effetti indesiderati che sembrano essere collaterali alla pratica vaccinale e che sono frutto di una alterazione immunitaria tutt'altro che irrilevante per un neonato o comunque per un organismo immunologicamente immaturo.

Sono queste conseguenze della pratica vaccinale che ci preoccupano, perché notiamo che dopo le vaccinazioni molti bambini, ad esempio, reagiscono con l'innalzamento della temperatura (che è una classica reazione immunitaria ad una noxa esterna), subiscono un'alterazione di quelle che prima erano le loro normali funzioni digestive e/o della regolarità del loro ritmo sonno-veglia (espressione di una risposta multisistemica), diventano più irritabili, piangono in modo inconsolabile e regrediscono in alcune abilità prima acquisite (a testimonianza che c'è stato una irritazione a livello del sistema nervoso centrale).

Queste evidenze, che qualsiasi medico attento e osservatore può notare ovviamente non in tutti ma in alcuni bambini da poco vaccinati, ci hanno interrogati sulla innocuità non tanto del singolo vaccino, ma specialmente sul modo in cui noi oggi pratichiamo le vaccinazioni pediatriche.
Sappiamo tutti che i germi vengono fermati dalle barriere fisiologiche di un organismo con sistema immunitario normofunzionante, sappiamo che c'è un'interazione essenziale tra i Pathogen-Associated Molecular Pattern (PAMP) dei germi e i Toll-Like Receptors (TLR) e che la stimolazione di questi recettori attiva una via di segnalazione che comporta l'induzione di geni anti-microbici, di citochine pro-infiammatorie (IL-1β, TNF-α, IL-6) e di prostaglandine che inducono un'attivazione del sistema immunitario, mentre l'inoculazione parenterale degli antigeni vaccinali induce una soppressione immunitaria (anche se quasi sempre temporanea).

Pertanto, se lasciamo da parte affermazioni non supportate scientificamente, come quelle di coloro che dicono che un neonato viene a contatto attraverso le mucose con molti più antigeni batterici e virali di quelli contenuti nelle fiale vaccinali, dimenticando che i vaccini a cui ci riferiamo in questo contesto by-passano completamente le barriere fisiologiche dell'organismo pediatrico ed entrano direttamente in circolo, e se lasciamo da parte affermazioni semplicistiche che i vaccini sono assolutamente sicuri, dimenticando le numerosissime revoche di commercializzazione di molte loro specialità, i numerosi casi mortali riportati in letteratura poche ore dopo la loro somministrazione, non possiamo non osservare che la pratica vaccinale attuale offre il fianco a molte perplessità e per questo è sede di accese dispute in ambito scientifico, sia per le sue conseguenze sul sistema immunitario sia perché è basata su un trattamento di massa che prevede la somministrazione a tutti i bambini degli stessi vaccini ad una medesima e precocissima età, senza tener conto dell'anamnesi familiare e personale e dello stato differente di salute dei piccoli e dell'ambiente in cui vivono.

Noi crediamo che la Medicina del Futuro, alla quale ogni Operatore Sanitario è chiamato a dare il piccolo ma sempre prezioso apporto, sarà una Medicina dove si imporrà la Prevenzione Primaria e questa non può certamente essere basata sull'uso dei farmaci, ma prima di tutto su una corretta igiene di vita (alimentare, cinetica, psicologica, socio-culturale, ecc.) e su azioni di salvaguardia e di bonifica dell'ambiente, argomento quest'ultimo che è diventato un'emergenza primaria che secondo noi avrebbe bisogno, da parte Sua e dell'Istituto che Lei presiede, di interventi immediati che riteniamo addirittura molto più prioritari di quelli riguardanti le vaccinazioni.

Considerazioni preliminari
1
- Obiettivo della Medicina Preventiva è quello di proteggere i bambini dalle malattie ricorrendo a trattamenti di provata innocuità (Primum non nocere), pertanto senza sottoporli ad alcun rischio farmacologico.
2 - La Farmacologia Moderna, ad esclusione di condizioni estreme di emergenza pubblica, non contempla farmaci che possono essere somministrati in modo generalizzato, incondizionato e indiscriminato a tutta la popolazione, cioè senza un adeguato studio della persona volto a personalizzare il trattamento e valutare correttamente il rapporto rischio/beneficio per ogni singolo ricevente.
3 - I vaccini sono farmaci veri e propri e come tali hanno indicazioni, non indicazioni e controindicazioni, perciò possono sicuramente causare anche reazioni avverse.
4 - Se usati adeguatamente e attentamente personalizzati, i vaccini possono essere molto utili per ridurre nel ricevente la probabilità di ammalarsi di alcune specifiche patologie infettive.
5 - La Legge italiana attuale impone 4 vaccinazioni pediatriche obbligatorie (antidifterica, antitetanica, antipoliomielitica e antiepatitica , ma la prassi quotidiana ne somministra 7 senza spiegazione e possibilità di appello.
6 - Nelle attuali condizioni socio-sanitarie del nostro Paese, non sembra essere assolutamente né necessario né urgente ricorrere alle vaccinazioni di massa con 7 vaccini contemporanei nei primissimi mesi di vita, quando il sistema immunitario è totalmente immaturo e quindi facilmente squilibrabile. Infatti, la quasi totalità dei Paesi dell'Europa Occidentale non impone alcuna vaccinazione, ma si limita a formulare delle raccomandazioni: dei 29 Paesi dell'Unione Europea (i 27 dell'UE più Norvegia e Islanda), 17 non hanno alcuna vaccinazione obbligatoria (quasi tutti i Paesi dell'Europa Occidentale più Estonia e Lituania); tra i Paesi dell'Europa Occidentale, hanno vaccinazioni obbligatorie solo Italia e Grecia (con 4 vaccini) e Francia (con 3 vaccini).
7 - Oggi i bambini sono immunologicamente più deboli dei coetanei di qualche decennio fa per molteplici motivi: maggior numero di fattori di malattia o di non-salute nei genitori; alimentazione nutrizionalmente più povera e squilibrata; ambiente più inquinato; più facile ricorso a trattamenti farmacologici sia nella madre durante gravidanza, parto e/o allattamento, sia nel neonato; maggior incidenza di parti cesarei, ecc.
8 - La letteratura scientifica attuale conferma l'evidenza clinica che quanto maggiore è il numero dei vaccini somministrati contemporaneamente e quanto più è piccolo e/o nato prematuramente il bambino, tanto maggiori sono i rischi di reazioni avverse.
9 - Le attuali conoscenze di immunologia non considerano razionale la somministrazione parenterale contemporanea di 7 antigeni vaccinali ad un neonato di pochi mesi di vita, anche perché in Natura, indipendentemente dal grado di contagio, non si manifestano mai simultaneamente 7 patologie infettive e ciò significa che l'organismo non è fisiologicamente idoneo a gestire una tale evenienza.
10 - Se esistono vaccini pediatrici multipli, non capiamo perché non debbano essere commercializzati anche i medesimi vaccini singoli; infatti, ad esempio, non è chiaro perché una donna, che prima di una eventuale futura gravidanza desideri vaccinarsi contro la rosolia, debba essere obbligata ad inocularsi anche i vaccini contro il morbillo e la parotite (vaccino MPR).
11 - Nella letteratura scientifica, soprattutto negli USA, esiste attualmente una accesa discussione sia sul rapporto rischio/beneficio del vaccino trivalente MPR (contro Morbillo-Parotite-Rosolia) a virus vivi attenuati, sia sull'utilità e sull'efficacia del vaccino anti-HPV (contro il Papillomavirus Umano).
12 - Quest'ultimo è stato commercializzato molto prima che fossero disponibili dati certi sulla sua capacità di ridurre il rischio di tumore della cervice uterina e a tutt'oggi sono disponibili solo estrapolazioni statistiche sulla reale capacità di prevenzione tumorale da parte del vaccino anti-HPV (in ogni caso, sappiamo che può potenzialmente proteggere solo verso 2 dei 13 genotipi virali ad alto rischio oncologico); inoltre, mancano totalmente dei dati longitudinali di farmacovigilanza attiva sul suo reale rapporto rischio/beneficio dopo somministrazione in bambine di 11-12 anni d'età (per tale motivo in alcuni Paesi il vaccino è stato ritirato per precauzione e in Francia, Spagna e Italia centinaia di medici hanno firmato una petizione per sospenderne l'inoculazione).
13 - Recentemente, il vaccino antinfluenzale viene consigliato anche nei bambini sotto l'anno di età, ma è noto che le prove scientifiche che avvalorano la sua efficacia e il suo rapporto rischio/beneficio sono estremamente scarse, deboli e discutibili, sia per la vaccinazione pediatrica che per quella dell'adulto.
14 - I bambini nati prematuri o che hanno riportato una patologia acuta nei primi mesi di vita o che sono ancora affetti da qualche patologia infettiva acuta o che l'hanno superata da poche settimane o che hanno ricevuto farmaci interferenti con il sistema immunitario (antibiotici, cortisonici e/o altri immunosoppressori) nei primi mesi di vita o che hanno subito interventi chirurgici in anestesia generale o che hanno alterazioni immunitarie o che sono figli di genitori con patologie immunitarie o metaboliche o che vivono intensi (per loro) stress psichici o che si trovano in qualsiasi altra condizione squilibrante il loro già debole e precario equilibrio immunitario, sono sicuramente a maggior rischio di danni vaccinali.
15 - Le reazioni avverse dei vaccini non dipendono solo dalla componente antigenica di questi ultimi, ma anche dai loro componenti tossicologici (adiuvanti e conservanti) e sappiamo bene che l'innocuità a lungo termine della somministrazione parenterale in neonati di questi composti, singoli e/o variamente associati tra loro, non è sufficientemente dimostrata, mentre esistono prove scientifiche della tossicità e pericolosità isolata di alcuni di essi, sia in vitro, sia negli animali da laboratorio, sia nell'uomo. Inoltre, è noto che più è piccolo il bambino, maggiore deve essere la quota di antigene necessaria a innescare la risposta immunitaria.
16 - Purtroppo, nel nostro Paese la pratica della segnalazione delle sospette reazioni avverse a farmaci e vaccini è poco attuata e in alcuni casi è addirittura misconosciuta o addirittura ostacolata, per cui queste segnalazioni sono fortemente sottostimate sia quantitativamente che qualitativamente.
17 - Da molti anni giungono nel nostro Paese, rispetto altri Paesi europei, numerosi immigrati extracomunitari e questo dato suscita allarmi ingiustificati: il fenomeno migratorio, ormai consolidato da decenni in Europa, non ha mai causato la diffusione di poliomielite o difterite neanche nei Paesi europei che hanno basse coperture vaccinali, per esempio come l'Austria (circa 85% di copertura vaccinale: dati OMS e Unicef). È noto invece che gli immigrati, a causa delle precarie condizioni di vita in cui si vengono a trovare, possono essere portatori di ben altre patologie, come tubercolosi, scabbia, salmonellosi, ecc.
18 - In queste ultime settimane si sta parlando molto di “crollo delle coperture vaccinali” in Italia, ma verificando il dato su Epicentro, abbiamo notato che la flessione media nella copertura è stata molto debole (Allegato 1).
19 - Inoltre, non dimentichiamo che il dato del 95% di copertura vaccinale è l'obiettivo prefissato dal Piano Nazionale Vaccini, non però dalla letteratura scientifica. Per fare un esempio, nel libro Vaccines di Stanley A. Plotkin, Walter A. Orenstein e Paul A. Offit, con la prefazione di Bill Gates (autori notoriamente favorevoli alla pratica vaccinale), sono riportate le soglie ritenute necessarie per ogni malattia infettiva per ottenere la cosiddetta immunità di gregge (herd immunity) nei Paesi occidentali. La tabella riportata (Allegato 2) evidenzia chiaramente che la soglia minima del 95% è totalmente ingiustificata e non deve spaventare.
20 - I dati epidemiologici attuali riguardanti la poliomielite dimostrano che non c'è alcuna evidenza scientifica che il calo delle coperture vaccinali sotto il 95% ponga la popolazione a rischio di epidemie infettive (cfr. ad esempio l'esperienza di Austria, Bosnia e Ucraina). Molti Paesi appartenenti a Regioni geografiche OMS delle Americhe e del Pacifico sono “Polio Free” nonostante abbiano coperture vaccinali ritenute nettamente al di sotto del 95%. Questo tetto percentuale, inoltre, è frutto di una stima statistica e ha un valore puramente orientativo.
21 - Oggi viviamo in un ambiente gravemente inquinato dal punto di vista tossicologico e la letteratura scientifica di questi ultimi anni correla l'inquinamento con molte patologie sia neuropsichiatriche, sia metaboliche, sia degenerative del bambino, patologie che hanno sempre alla base un interessamento immunitario sul quale l'alterazione indotta da precoci e multiple vaccinazioni può aggiungersi come fattore sinergico paragonabile a quella “goccia che può far traboccare il vaso”.

La nostra proposta, pertanto, è così articolata
1
- Obiettivo di ogni trattamento medico deve essere sempre la sua personalizzazione, perché deve essere adattato alle caratteristiche personali, nutrizionali, familiari, ambientali e sociali di ogni singola persona. La ricerca medica va in questa direzione: si punta sulla personalizzazione della terapia, si cercano i farmaci più efficaci ad esempio anche in base al genoma dell'individuo.
2 - I genitori sono i primi responsabili della salute dei loro figli. Nell'ambito dei temi sociali oramai correnti e universalmente accettati della democratizzazione della Medicina, della libertà di scelta terapeutica, della collaborazione del paziente con il medico all'atto terapeutico e dell'obbligatorietà della consapevolezza, cioè del “consenso informato” da parte del paziente, i genitori dovrebbero essere esaustivamente informati sulla reale necessità e sul rischio/beneficio di ciascun vaccino pediatrico. Di tale azione e responsabilità dovrebbero essere investiti anche i Pediatri di Libera Scelta e le Istituzioni Sanitarie locali.
3 - Nel rispetto della Costituzione Italiana, per garantire la vera tutela della salute è necessario che chi opera nel campo sanitario pubblico non si trovi in alcuna condizione di conflitto di interessi.
4 - Per l'adeguamento dell'Italia alle norme vaccinali attualmente in uso in tutti gli Stati Europei socialmente e culturalmente simili al nostro (come Regno Unito, Germania, Austria, Spagna, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svezia, Portogallo), riteniamo doveroso che venga superato l'obbligo vaccinale. Le mutate condizioni socio-sanitarie e le maggiori consapevolezza, responsabilità e maturità delle attuali e future nuove generazioni di genitori permettono sicuramente di impostare una Medicina Preventiva più moderna e farmacologicamente più razionale, cioè personalizzata in base alle caratteristiche biopatografiche e ambientali dei vaccinandi. Un tale approccio, inoltre, ridurrebbe sicuramente il rischio degli effetti indesiderati dei vaccini.
5 - Prima della vaccinazione, il Pediatra di Libera Scelta dovrebbe raccogliere una dettagliata anamnesi dei genitori, dei parenti prossimi e del bambino stesso, considerando tutti i fattori che influenzano la salute di quest'ultimo nella sua globalità, perché su di lui si ripercuotono anche le condizioni socio-ambientali del territorio in cui vive e quelle lavorative, economiche, nutrizionali, tossicologiche e psico-comportamentali dei componenti della sua famiglia.
6 - Prima della vaccinazione, il Pediatra di Libera Scelta dovrebbe escludere prudenzialmente eventuali controindicazioni alle vaccinazioni e a tale scopo, nel caso lo ritenesse opportuno, dovrebbe eventualmente sottoporre il bambino ad accertamenti laboratoristico-strumentali volti a valutare le sue condizioni immunitarie e nutrizionali, ricercando in particolare la presenza dei marker di flogosi.
7 - Nel momento della vaccinazione, il bambino deve essere sempre in perfetta salute, sia fisica che psichica.
8 - Il Medico Vaccinatore dovrebbe eseguire la vaccinazione solo dopo aver escluso eventuali malattie acute recenti o in atto, dopo aver escluso la presenza di eventuali controindicazioni e dopo aver visitato attentamente il vaccinando: è ovvio che un bambino ha diritto alla massima attenzione.
9 - Nel rispetto della Legge attuale, deve essere garantita la possibilità di eseguire solo le 4 vaccinazioni obbligatorie.
10 - Per ridurre il rischio di reazioni avverse dei vaccini, le vaccinazioni obbligatorie dovrebbero essere iniziate almeno nel secondo semestre di vita, ma dato che ci possono essere delle condizioni specifiche che consiglino un uso anticipato o posticipato di qualche vaccinazione, è necessario che tutti i vaccini (non solo i 4 obbligatori per il nostro Paese, ma anche gli altri, specificatamente quello per la rosolia) vengano commercializzati anche singolarmente per permettere la massima personalizzazione terapeutica.
11 - Allo scopo di essere stimolati a crescere sempre più in consapevolezza e responsabilità verso la pratica vaccinale attuata nei loro figli, i genitori dovrebbero ricevere dal Medico Vaccinatore le schede tecniche dei vaccini in modo da conoscere le proprietà, le controindicazioni, le componenti tossicologiche e le reazioni avverse di ogni farmaco che loro figlio riceverà e poter eventualmente segnalare prontamente eventuali reazioni avverse. Medici e personale addetto alla somministrazione dei vaccini dovrebbero essere opportunamente formati per rendere facilmente fruibili da parte di tutti i genitori tali informazioni.
12 - Nello stesso momento, i genitori hanno il dovere e il diritto di essere informati sull'esistenza della Legge 210 del 1992 inerente le modalità per ottenere l'indennizzo per i danni vaccinali; una legge che deve essere reperibile, esposta e ben consultabile presso la sede dei Servizi di Igiene e di Immunoprofilassi.
13 - Alla luce del fatto che i vaccini, come tutti i farmaci, possono causare dei danni nel vaccinato, sia a rapida che a lenta e tardiva comparsa, per il bene del proprio figlio e per un dovere morale nei confronti degli altri bambini che in futuro verranno vaccinati, i genitori devono essere anche adeguatamente istruiti a segnalare una qualsiasi alterazione o anomalia o cambiamento fisico e/o psichico nel bambino da poco vaccinato avvisando tempestivamente il proprio Pediatra di Libera Scelta e chiedendo, oltre all'ovvia visita medica del piccolo paziente, anche un adeguato trattamento curativo dei disturbi in atto e un trattamento preventivo verso eventuali ulteriori aggravamenti che potrebbero comparire a breve e/o lungo termine.
14 - Nel caso abbia il semplice sospetto di una reazione avversa vaccinale, il Pediatra di Libera Scelta ha sempre il dovere di compilare la scheda di Segnalazione di Sospetta Reazione Avversa (D.M. 23.12.2003). A nostro avviso, va ripristinato l'obbligo di segnalazione della sospetta reazione avversa, accanto ad un meccanismo di incentivazione di questa pratica.

A nostro avviso, un tale approccio vaccinale garantirebbe una migliore difesa della salute pediatrica nei confronti delle malattie infettive ponendo più attenzione ai nostri figli, riducendo il rischio dei danni da vaccino e personalizzando ogni intervento preventivo adattando le più recenti conoscenze scientifiche alle reali necessità pediatriche individuali in considerazioni anche delle attuali modificate condizioni socio-ambientali del nostro Paese.

Questa lettera è stata firmata solo da alcuni di noi per motivi di semplicità, ma sono moltissimi i Medici e le Associazioni che condividono questi concetti che Le abbiamo esposto.
Inoltre, siamo altrettanto certi che sarebbero pronti a firmare decine di migliaia di genitori italiani che si basano su questi principi e che prima di noi si sono accorti che le vaccinazioni pediatriche praticate nel modo finora utilizzato hanno causato dei danni lievi o gravi ai loro figli.

Se il tema delle vaccinazioni è fortemente dibattuto a livello internazionale in questi ultimi anni, è perché l'argomento è ancora scientificamente aperto e allora se vogliamo servire la Verità abbiamo solo una possibilità: unirci tutti attorno ad un tavolo scientifico e discutere l'argomento con cuore aperto e libero da conflitti di interesse. Questo è il Bene della Medicina, il resto è coercizione cieca e scontro frontale che prima o poi si rivelerà contro tutti noi.
Inoltre, noi non chiediamo di andare contro le linee guida internazionali sulle vaccinazioni pediatriche, ma desideriamo aiutare l'Italia ad avanzare nel cammino della Comunità Europea verso la liberalizzazione delle vaccinazioni lasciando ai genitori, dopo averli concretamente e correttamente informati sui pro e contro dei farmaci vaccinali, la decisione finale di accettare o meno questo trattamento.
In fin dei conti, i genitori di oggi esigono giustamente di svolgere i loro diritti di primi seppur non unici responsabili della vita e della salute dei loro figli, ma è palese che in questo cammino hanno bisogno di essere guidati e consigliati dagli Specialisti del settore, in particolare da coloro che sono investiti di cariche istituzionali.
Auspicando che Lei e il Suo autorevole Istituto abbiate compreso la motivazione profonda che ci ha spinti a scrivere questo documento, cogliamo l'occasione per porgere cordiali saluti

Roberto Gava, farmacologo, tossicologo e cardiologo, vice-Presidente AsSIS (Padova)
Eugenio Serravalle, pediatra, puericultore e patologo neonatale, Presidente AsSIS (Pisa)
Maurizio Proietti, ricercatore dell'ISDE e Presidente Commissione Scientifica AsSIS (L'Aquila)
Carlo Alessandria, gastroenterologo (Torino)
Giovanni Alvino, ginecologo, urologo (Salerno)
Maurizio Bardi, medico di medicina generale (Milano)
Innocenza Berni, medico di medicina chimico-clinica (Viterbo)
Luigi Brunino, medicina fisica e riabilitazione (Padova)
Paolo Campanella, medico di medicina generale (Varese)
Goffredo Chiavelli, pediatra (Treviso)
Marco Colla, chirurgo d'urgenza (Biella)
Maurizio Conte, pediatra (Roma)
Mariella Cordella, medico di medicina generale (Bologna)
Eugenio De Blasi, medico di medicina generale (Milano)
Sebastiano Di Salvo, medico di medicina interna (Catanzaro)
Sabine Eck, medico di medicina generale (Modena)
Giuseppe Fagone, medico di medicina generale (Milano)
Guglielmo Ferraro, odontoiatra (Salerno)
Fedora Fornaini, anestesista (Livorno)
Egidio Galli, medico dello sport (Messina)
Lucia Gasparini, endocrinologa (Roma)
Giovanna Giorgetti, medico di medicina generale (Terni)
Maria Rita Gualea, medico dello sport (Pavia)
Emilio Iodice, medico di igiene e medicina preventiva, pneumologo e neurologo (Novara)
Alfredo Lubrano, medico di medicina generale (Napoli)
Dario Mazza, odontoiatra (Roma)
Alberto Mazzocchi, chirurgo maxillo-facciale (Bergamo)
Simona Mezzera, medico di medicina generale (Firenze)
Dario Miedico, medico legale (Genova)
Livia Mondina, ginecologica (Milano)
Gennaro Muscari Tomaioli, medico di medicina generale (Venezia)
Paola Nannei, pediatra e radiologa (Milano)
Veronica Petraglia, medico di medicina generale (Bologna)
Massimo Pietrangeli, pediatra (Pescara)
Emma Pistelli, odontostomatologa (Pistoia)
Raffaella Pomposelli, medico di medicina generale (Milano)
Luciano Proietti, pediatra e chirurgo pediatra (Torino)
Pietro Rabolli, pneumologo (Savona)
Paolo Roberti di Sarsina, psichiatra (Bologna)
Antonia Mariapia Ronchi, medico di medicina generale (Milano)
Cristiana Salvadori, medico di medicina generale (Pisa)
Guido Sartori, medico ayurveda (Bologna)
Chiara Simoncini, medico di medicina generale (Pisa)
Carlo Tonarelli, pediatra e neonatologo (Genova)
Diego Tomassone, medico nutrizionista (Torino)
Danilo Toneguzzi, psichiatra e psicoterapeuta (Pordenone)
Elena Tonini, psicoterapeuta (Brescia)
Ermatea Trabucco, medico di medicina generale (Salerno)
Anna Truci, medico di medicina generale (Firenze)
Giancarlo Usai, infettivologo (Perugia)
Giulio Viganò, pediatra (Milano)
Grazia Vitelli, medico di medicina generale (Bologna)


20 ottobre 2015

 

 

Ecco l'altra campana in relazione ai vaccini,a chi interessa le approfondisca entrambi le posizioni.Romy

 

http://www.rainews.i...c343edd2c1.html


Edited by romy, 03 November 2015 - 22:36:57.

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Iosto'conChiara

 

Quando le voci in te parlano di fine;

quando la mente dice che hai perduto;

quando credi che sia impossibile;

eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;

e fai ancora un altro passo;

Lì è dove termina l'Uomo;

Lì è dove comincia Dio.

 

Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.

Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente
".
                                                                                              Paracelso

 

“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”

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Mio collegamento

Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.


Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY

 

 

 

 

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#607 Fabio C.

Fabio C.

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Posted 04 November 2015 - 14:26:41

ciao romy, come stai ? al solito, si parla delle solite cose da anni sulla CFS, e ciclicamente torno sulle solite cose. volevo chiederti se hai provato con l'integrazione di questo prodotto, se hai avuto miglioramenti o cosa.

Recentemente mi sono imbattuto, io che ho fegato grasso e nella seconda ondata di CFS nel 2008 ho sviluppato intolleranza al glutine (spesso le intolleranze alimentari sono dovute a permeabilità intestinale). Ho scritto tutto nel mio blog, ma riporto tutto qui:

 

Alcuni dei pochi valori sballati (ma, sicuramente, ce ne sono molti altri, semplicemente in Italia per i malati di CFS non vengono indagati, come le citochine, proteine che aumentano la loro presenza in caso di infiammazione, tumori, ecc.) nel mio caso riguardano il fegato oltre alla bassissima produzione di cortisolo endogeno (misurata con il cortisolo salivare)  e una depressione immunitaria.

Durante l’episodio di gravissima mononucleosi del 1998, l’infezione che mi ha cambiato la vita, tutti i valori epatici aumentarono in modo enorme (tra l’altro l’Epstein-Barr virus, il virus della mononucleosi, può causare epatiti fulminanti nella fase acuta e danno epatico permanente) e le transaminasi impiegarono alcuni anni per tornare normali. Attualmente, e senza che il cambio di stile di vita (non facevo niente di che, però qualche cocktail superalcolico ci stava, ora nemmeno quello) e un’alimentazione molto controllata (e praticamente priva di glutine, intolleranza apparsa nel 2008 , nell’anno che io chiamo di seconda ondata della CFS) , l’ecografia addome ha confermato fegato grasso ai limiti della norma, mentre la mia bilirubina sia diretta che indiretta è oltre il doppio dei valori massimi normali.

Mentre l’ultima epatologa che mi ha visitato a Padova esclamò “questa è una semplice Gilbert del caxx, niente di grave, non dà sintomi” , il primario di malattie infettive a Padova , con una rarissima onestà intellettuale  disse che il motivo di questi valori sballati della bilirubina “non lo sappiamo”.

Avevo già nel 2013 tentato , invano , di capire se io soffrissi di permeabilità intestinale, che fa passare componenti del cibo , e magari anche funghi e batteri che normalmente si trovano solo in ambito intestinale nel sangue , con conseguenze di insorgenza di intolleranza alimentare e di attivazione immunitaria a livello sistemico (malattie autoimmuni). Feci non solo l’esame dei tre zuccheri (mannitolo ecc.) che risultò negativo, ma anche quello di indolo e scatolo nelle urine, due prodotti che non dovrebbero esserci e che mostrano un problema di degradazione delle proteine. Tutto a posto.

Già quest’anno, parlando con un’amica che ha CFS e Fibromialgia e che ha potuto rivolgersi al Gemelli a Roma che è l’unico posto in Italia dove si pratica il trapianto del microbiota intestinale per curare malattie attualmente incurabili in modo diverso , come il Clostriudium difficile, avevo imparato che la permeabilità intestinale può esserci anche con quegli esami perfetti.  E’ stato molto utile per me leggere l’ottima pagina a riguardo di Gabriele del sito Codicepaleo sulla permeabilità intestinale.

E’ stato però ancora più curioso però ( e fonte di speranza per me) vedere un articolo recentissimo intitolato”The Gut Microbiota, Intestinal Permeability, Bacterial Translocation, and Nonalcoholic Fatty Liver Disease: What Comes First?”  che spiega i meccanismi per cui un sovraccarico del fegato (per tossine, alcool, alimentazione non salutare – ma anche epatite da virus !!) si può creare permeabilità intestinale (l’esperimento è stato fatto sui topi per capire se la permeabilità intestinale può partire dal fegato , mentre è noto che la permeabilità intestinale affatica il fegato  e lo rende grasso !!!).  La cosa più interessante nello studio è che si identificano cose già note (ma non a me ) su come cercare di invertire la rotta della steatosi epatica, dato che a me fu detto solo di seguire un’alimentazione controllata, e cioè mediante l’integrazione di  metionina, la colina, l’inositolo e la betaina. 

Non solo, un altro studio mostra che ancora più efficaci della sola colina sono i FOS , i frutto-oligosaccaridi, che incontrai per la prima volta nel 2013 quando provai , senza successo , il Serplus Complex. Questo prodotto, preso a digiuno il mattino almeno mezz’ora prima di fare colazione , aumenta (a me) la sonnolenza in modo sensibile, ed essendo il sonno oltre alla fatica neurologica il più grande nemico di ogni giorno a lavoro (e non solo), l’ho considerato inefficace , anzi, peggiorativo della sintomatologia.

intestino-permeabilita.png?resize=451%2CUna pagina del libro “Nutrizione genetica. Come modificare i caratteri ereditari e vivere più a lungo in salute” di Tecniche Nuove.

Quest’anno , colpito dal miglioramento di un’amica che ha la CFS con le cure idropiniche a Montecatini (miglioramento che io non ho avuto , nei 3 giorni pieni di cura che ho fatto lì, tuttavia, forse troppo pochi) , l’unica cosa che almeno nel suo caso poteva esserci era un’azione sul fegato, grazie all’azione delle acque solfate Tettuccio e Regina. Il fegato quindi. A me non ha funzionato nè questo nè l’assuzione di Sam-e nel 2013 , un interessante farmaco che agisce sul fegato (a base di solfati) che incredibilmente agisce anche come antidepressivo nel cervello (anche se non a tutte le persone). No, non ha funzionato nemmeno questo (anche se c’è da dire che i medici prescrivono le punture, più efficaci).

Avevo quindi abbandonato l’idea di poter verificare se il problema della mia scarsa produzione di dopamina e di cortisolo nell’asse intestino-cervello , quando mi sono imbattuto nell’esperienza di Sara e degli articoli di Codice Paleo. Non solo, ci sono sul sito http://thepowerofpoop.com/ decine di testimonianze di persone che sono guarite da malattie autoimmuni mediante il trapianto fecale da persone sane , con una procedura che si può fare a casa e a costo zero.
Sono stati provvidenziali gli studi che già risalgono al 2008 , su un sottogruppo di pazienti con CFS con problemi di permeabilità intestinale che sono migliorati dopo almeno una decina di mesi di trattamento : “Leaky gut in chronic fatigue syndrome : a review” ; qui si spiega quali sono i meccanismi per cui la CFS (che può esordire come sappiamo da infezioni batteriche, virali, parassitiche, ecc.) è correlata a  permeabilità intestinale e  quest’ultima può provocare infiammazione sistemica . La cosa preziosa e interessante di questi studi è che spiegano la metodica e il “marcatore ” preciso, nel caso del primo studio lo spostamento di un lipopolisaccaride, che normalmente si trova (ed è essenziale) nell’intestino fuori da questo ambito, e per ciò rilevabile nel sangue :

We also detected significant correlations between the increased IgA-mediated immune response directed against LPS and muscular tension, fatigue, concentration difficulties, failing memory, autonomic disturbances, the subjective experience of infection and symptoms of IBS (Wischmeyer 2006). Thus, the relationship between the increased plasma IgA levels directed against LPS and IBS reflects gut-induced inflammation and not “mental stress” or “something in the mind” as most psychiatrists would posit. In our clinical experience IBS may pre- cede CFS, while in other patients IBS develops together with the fatigue and pain symptoms or develops later in the course of illness.

Il lipopolisaccaride (LPS) di cui si parla nello studio è una molecola che si trova sulla membrana più esterna dei batteri Gram negativi. Nella CFS si trova una maggiore frequenza di anticorpi IgA e IgM per i LPS specifici di alcuni batteri della flora intestinale (come Pseudomonas aeruginosa, Pseudomonas putida, Klebisiella pneumoniae etc). Questo fa pensare che ci sia una caduta della tenuta della parete intestinale e questi anticorpi sono considerati pertanto un marcatore della condizone patologica detta leaky gut. Tra l’altro i LPS sono fortemente infiammatori, infatti stimolano la sintesi di TNF-alpha da parte dei macrofagi e di INF-gamma da parte delle NK.

L’altra cosa bella di questo studio è che gli autori mostrano anche come migliorare la permeabilità intestinale, a partire dalla glutammina , normale integratore in vendita, insieme all’acetilcisteina. Ancora , solfati , vi ricorda qualcosa ? 1f609.png

There is now evidence that NAIOSs, such as glutamine, NAC, and zinc, have significant effects in treating leaky gut (Wu et al 2004; Olanders et al 2003; Sturniolo et al 2001; Chen et al 2003). Glutamine administration a) may repair the openings of the tight junction barrier and may decrease bacterial LPS translocation (Wu et al 2004); B) attenuates gut injuries and therefore may decrease gut-derived inflammation (Wischmeyer 2006); c) increases transmucosal resistance and decreases the mannitol flux through the epithelium and the prevalence of systemic infections (Foitzik et al 1997); d) reduces gut damage caused by NSAIDs and the consequent bacte- rial translocation in the rat (Ann et al 2004); e) reduces gut permeability, serum LPS concentrations and sings of systemic IO&NS (Quan et al 2004); f) improves gut permeability and decreases plasma LPS concentrations in injured patients (Zhou et al 2003); and g) signifi- cantly inhibits TNF?-induced bacterial translocation in caco-2 cells (Clark et al 2003).

L’altro studio interessantissimo sempre sullo stesso argomento, ovvero CFS e disbiosti intestinale : Sleep quality and the treatment of intestinal microbiota imbalance in Chronic Fatigue Syndrome: A pilot study . Qui un’analisi del microbiota intestinale (ovvero la percentuale dei principali ceppi batterici che compongono l’intestino ) in persone con disturbi del sonno (vale la pena dire che la qualità del sonno e l’ipersonnia sono i due più importanti miei problemi, già evidenziati in modo chiaro nello studio del sonno che ho effettuato al S. Orsola a Bologna nel 2014) mostra un netto miglioramento riequilibrando i ceppi batterici presenti. Anche qui, non ho mai fatto alcuna indagine sulla mia flora batterica intestinale . Il trattamento previsto in questi studi è a base di antibiotici , e questo non può farmi tornare alla mente la testimonianza apparsa sul forum mondiale sulla CFS di una persona che ha ringraziato di sviluppare un’infezione intestinale perchè così le è stato data la rifaximina (Normix, in italia) , un antibiotico intestinale (e non sistemico, e davvero poco dannoso, niente a che vedere con l’Augmentin) che ha fatto migliorare di moltissimo i sintomi della CFS.  Ora ho trovato a Ferrara un laboratorio, della stessa catena di quello dove si è rivolta Claudia a Rimini, che fa questa interessante rilevazione della zonulina / LPS nel sangue.

 

che ne pensi romy e in generale i lettori del nostro forum ?

 

 

Vivo poi parliamo dell'Idebenone,ma prima vorrei parlarvi di un integratore che potrebbe fare la differenza per noi tutti.

Composizione:
L-carnitina;L-ornitina;L-glutammina;glicina;Estratto di bacche di lupo;niacina;acido pantotenico;zinco;vit B6;vit B2;vit B1;acido folico;biotina;selenio;vit B12.

Indicazione:per il sonno, l’umore e l’efficienza.(penso faccia al nostro caso)

Andando per ordine:

L-carnitina

La carnitina contrasta molti sintomi dell’invecchiamento

Il tasso di melatonina nei ratti, trattato con carnitina, è aumentato notevolmente. La melatonina viene prodotta durante la fase di sonno profondo dalla ghiandola pineale ed è uno degli ormoni principali responsabili per la rigenerazione (oltre all’ormone della crescita). Essa è anche un potente antiossidante ma purtroppo con l’aumentare dell’età viene prodotta in misura sempre minore dalla ghiandola pineale. Qualora la carnitina avesse un effetto rigenerante, sarebbe possibilmente da preferire alla melatonina.

La carnitina ha anche un altro ambito di applicazione per il miglioramento della memoria e di altre funzioni cognitive (come ad es. la capacità di concentrazione). Essa è anche adatta per contrastare le manifestazioni di demenza.
La carnitina stimola le funzioni cerebrali

Alcuni influssi benefici della carnitina sul cervello sono: maggiore reattività, migliore apprendimento e memorizzazione, minore smemoratezza, migliori facoltà intellettuali e una buona memoria a lungo termine. Si manifestano anche un miglioramento dell’umore e una migliore concentrazione.
La carnitina contrasta la sindrome Burn-Out

Stress, stili di vita intensi, disturbi del sonno, sovraccarichi psichici ed altro possono essere la causa di stanchezza, esaurimento e spossatezza. I risultati di ricerche scientifiche hanno dimostrato che i pazienti con sindrome da Burn-Out o con una sindrome da esaurimento cronico hanno una bassa concentrazione di carnitina nel sangue. Poiché la carnitina assolve molteplici funzioni per fornire costantemente energia alle cellule, si è osservato che un’assunzione di carnitina migliora il benessere e l’efficienza delle persone sotto stress. I sovraccarichi di natura fisica o psichica vengono gestiti meglio e più a lungo.
La carnitina rinforza il sistema immunitario e migliora la resistenza allo stress

Non sorprende il fatto che con la carnitina si è potuto avere successo nel trattamento di una molteplicità di diverse patologie che interessavano in gran parte il sistema immunitario e nervoso. Inoltre gli effetti stabilizzanti e stimolanti raggiunti con la carnitina sull’intera resistenza immunitaria in relazione ai contemporanei effetti neurologici rilevati su una rete di processi psicoimmunologici hanno dimostrato un miglioramento della resistenza allo stress.

L-ornitina

L’ornitina consente un buon riposo notturno

Anche l’ornitina contribuisce alla disintossicazione dall’ammoniaca e fa parte del ciclo dell’urea. Gli scienziati discutono il fatto che l’insonnia sia causata dalla tossicità dell’ammoniaca che influisce sul cervello. L’assunzione di ornitina consente quindi un buon riposo notturno. Essa può essere assunta per lunghi periodi senza essere dannosa o provocare assuefazione. Gli amminoacidi arginina e ornitina sono strettamente imparentati fra loro ed entrambi possono convertirsi facilmente l'uno nell'altro all'interno del corpo. Essi possono contribuire a rafforzare il sistema immunitario e a stimolare la produzione di globuli bianchi. Inoltre essi possono proteggere il fegato contro i danni causati da farmaci o sostanze chimiche e stimolarne la rigenerazione.

L-glutammina

La glutammina è interessata ad una molteplicità di processi metabolici. Essa ha un influsso positivo sull’umore e stabilizza il nostro sistema immunitario.
La glutammina ha un effetto calmante

La glutammina è una sostanza precorritrice del GABA, gamma amminoacido butirrico. Esso è un neurotrasmettitore nel cervello che ha un effetto calmante sui funicoli nervosi. La glutammina aumenta la produzione di GABA ed ha grazie a ciò un effetto calmante, inoltre favorisce la concentrazione soprattutto in caso di stress e frenesia.
La glutammina contrasta i sintomi dello stress

In molti studi è stato possibile dimostrare che lo stress ossidativo avanza se c’è una carenza di glutammina. In caso di elevato stress fisico o psichico (Burn-Out) si può verificare un calo relativamente rapido di glutammina e ciò porta ad un deficit delle difese immunitarie e ad una disfunzione a livello di mucosa intestinale (”leaky gut syndrome”). La glutammina è generalmente la più importante fonte di energia cellulare. Essa contribuisce alla sintesi genetica. Quindi tutte le cellule corporee che spesso si dividono o si rinnovano hanno un elevato bisogno di glutammina. Ciò vale soprattutto per le cellule delle pareti intestinali e per i leucociti. In questo modo la glutammina può anche rinforzare il sistema immunitario soprattutto in caso di forte stress fisico. La glutammina può accelerare la guarigione dell’ulcera peptica (ulcera gastrica o ulcera allo stomaco e al duodeno). Essa aiuta per il trattamento e la prevenzione di infiammazioni dell’intestino crasso.
Glutammina per una psiche in forma

Una carenza di acido glutamminico si manifesta in molti pazienti con delle condizioni di esaurimento, difficoltà di concentrazione e stanchezza fisica. Poiché le patologie psichiche sono in continuo aumento, la diagnosi e la terapia a base di amminoacidi avranno in futuro un’importanza sempre maggiore. Inoltre la glutammina può aiutare a contrastare la depressione.
La glutammina può migliorare le facoltà intellettive

Una parte della glutammina presente nel plasma viene trasformata nel cervello in acido glutamminico il quale viene subito utilizzato come energia. Essa ha anche la capacità di assorbire l’ammoniaca in eccesso. Rimuovendo queste sostanze tossiche dalle cellule si evita un impedimento delle funzioni cellulari e ciò aumenta la capacità di concentrazione e la memoria a breve e a lungo termine.

Glicina

La glicina diminuisce il nervosismo e migliora il sonno. Essa è un neurotrasmettitore che limita gli impulsi al cervello e al midollo spinale e smorza l’iperattività nervosa. Un supplemento di glicina può avere un effetto calmante.

Estratto di bacche di lupo


Leggere QUI' per le proprietà delle bacche di lupo.

Acido folico, vitamina B12 e vitamina B6

Favoriscono l’efficienza mentale

Alcuni scienziati spagnoli hanno scoperto dei risultati interessanti su un gruppo di pazienti anziani con un elevato tasso di omocisteina i quali dimostravano facoltà intellettive deboli rispetto ai coetanei con tassi di omocisteina minori.

Di norma, gli enzimi scompongono l’omocisteina, ricucendola a dei composti non dannosi. Poiché questi enzimi sono dipendenti dalle vitamine del gruppo B e dall’acido folico, un alto tasso di omocisteina è anche una conseguenza di un carente apporto di queste vitamine.

Scienziati dell’università di Bologna hanno eseguito delle ricerche su 650 anziani over 65 in relazione alla percezione, al pensiero, al riconoscimento e alla memoria. L’ordine è avvenuto in base ad un noto test scientifico per valutare le facoltà cognitive. Si è dimostrata una chiara relazione fra elevati tassi di omocisteina e scarsi risultati dei test con una relazione di proporzionalità inversa fra il tasso di omocisteina e i risultati dei test.

Le verdure a foglia verde sono molto ricche di vitamine del gruppo B. A causa di un’elevata sensibilità delle vitamine al calore e all’ossigeno è difficile ottenerne un apporto sufficiente solamente tramite l’alimentazione; infatti lunghi tragitti oppure una conservazione e una cottura errata degli alimenti, portano ad un’elevata perdita delle vitamine contenute negli alimenti stessi. In questo modo, il contenuto di acido folico di ogni alimento può ridursi anche del 90% in caso di preparazione non idonea. I nutrizionisti della società per la medicina nutrizionale e dietetica raccomandano quindi, non solo agli anziani, un’assunzione di acido folico in combinazione con la vitamina B6 e la vitamina B12, sotto forma di integratori alimentari da aggiungersi alla normale alimentazione. Nei dosaggi appositi, tali preparati non comportano alcun rischio e sono di grande utilità.

Poi ci sono le altre sostanze che fanno un gran bene come:Zinco,acido pantotenico vit.B1 e B2,selenio e biotina.Romy



#608 romy

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Posted 08 November 2015 - 22:29:00

Veramente interessante questo video del Dott.R.Gava,in effetti adesso mi pongo più di un dubbio?.Romy

 

 

"Vantaggi e svantaggi delle vaccinazioni pediatriche - Roberto Gava"

https://www.youtube....h?v=ewuJlwNWFBY


Edited by romy, 08 November 2015 - 22:40:12.

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per la quale Dio non abbia una cura corrispondente
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Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.


Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

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romy

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Posted 12 November 2015 - 13:02:40

Metilmercurio, metallo-scoria del Mercurio, minaccia i neonati

Sono due milioni i neonati esposti all'inquinamento da mercurio, 200mila solo quelli italiani. Ridurre l'esposizione prenatale al metilmercurio consentirebbe di risparmiare 10 miliardi di euro. Lo sostiene uno studio pubblicato su Environmental Health che ha indagato la neurotossina, i livelli ambientali e lo sviluppo cerebrale dei neonati, con il quale interferisce, in 17 Paesi europei, passando al setaccio i dati di 1,9 milioni di bambini nati in Europa.
Si scopre che la maggior parte nasce ogni anno con un'esposizione al metilmercurio sopra i limiti di sicurezza stabiliti di 0,58 microgrammi. Circa 232mila sono quelli esposti a dosi potenzialmente nocive di mercurio: i più a rischio sono i bimbi britannici, quelli meno a rischio gli ungheresi.
Il metilmercurio è un metallo-scoria che si trova naturalmente nell'ambiente, ma è soprattutto un residuo tossico della lavorazione e dell'uso dei combustibili fossili. Si accumula principalmente nella catena alimentare dei pesci, in particolare dei predatori più grandi, ma è soprattutto responsabile di effetti neurotossici sul feto, influenzandone lo sviluppo cognitivo. In termini di quoziente intellettivo, lo studio calcola che i livelli in più di mercurio facciano perdere ai bambini europei 700mila punti di Quoziente Intellettivo ogni anno.

(Fonte: Il Sole 24ore)





http://www.paginesan...a i neonati.htm


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Quando le voci in te parlano di fine;

quando la mente dice che hai perduto;

quando credi che sia impossibile;

eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;

e fai ancora un altro passo;

Lì è dove termina l'Uomo;

Lì è dove comincia Dio.

 

Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.

Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente
".
                                                                                              Paracelso

 

“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”

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Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.


Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

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Posted 12 November 2015 - 13:29:23

ciao romy, come stai ? al solito, si parla delle solite cose da anni sulla CFS, e ciclicamente torno sulle solite cose. volevo chiederti se hai provato con l'integrazione di questo prodotto, se hai avuto miglioramenti o cosa.

Recentemente mi sono imbattuto, io che ho fegato grasso e nella seconda ondata di CFS nel 2008 ho sviluppato intolleranza al glutine (spesso le intolleranze alimentari sono dovute a permeabilità intestinale). Ho scritto tutto nel mio blog, ma riporto tutto qui:

 

Alcuni dei pochi valori sballati (ma, sicuramente, ce ne sono molti altri, semplicemente in Italia per i malati di CFS non vengono indagati, come le citochine, proteine che aumentano la loro presenza in caso di infiammazione, tumori, ecc.) nel mio caso riguardano il fegato oltre alla bassissima produzione di cortisolo endogeno (misurata con il cortisolo salivare)  e una depressione immunitaria.

Durante l’episodio di gravissima mononucleosi del 1998, l’infezione che mi ha cambiato la vita, tutti i valori epatici aumentarono in modo enorme (tra l’altro l’Epstein-Barr virus, il virus della mononucleosi, può causare epatiti fulminanti nella fase acuta e danno epatico permanente) e le transaminasi impiegarono alcuni anni per tornare normali. Attualmente, e senza che il cambio di stile di vita (non facevo niente di che, però qualche cocktail superalcolico ci stava, ora nemmeno quello) e un’alimentazione molto controllata (e praticamente priva di glutine, intolleranza apparsa nel 2008 , nell’anno che io chiamo di seconda ondata della CFS) , l’ecografia addome ha confermato fegato grasso ai limiti della norma, mentre la mia bilirubina sia diretta che indiretta è oltre il doppio dei valori massimi normali.

Mentre l’ultima epatologa che mi ha visitato a Padova esclamò “questa è una semplice Gilbert del caxx, niente di grave, non dà sintomi” , il primario di malattie infettive a Padova , con una rarissima onestà intellettuale  disse che il motivo di questi valori sballati della bilirubina “non lo sappiamo”.

Avevo già nel 2013 tentato , invano , di capire se io soffrissi di permeabilità intestinale, che fa passare componenti del cibo , e magari anche funghi e batteri che normalmente si trovano solo in ambito intestinale nel sangue , con conseguenze di insorgenza di intolleranza alimentare e di attivazione immunitaria a livello sistemico (malattie autoimmuni). Feci non solo l’esame dei tre zuccheri (mannitolo ecc.) che risultò negativo, ma anche quello di indolo e scatolo nelle urine, due prodotti che non dovrebbero esserci e che mostrano un problema di degradazione delle proteine. Tutto a posto.

Già quest’anno, parlando con un’amica che ha CFS e Fibromialgia e che ha potuto rivolgersi al Gemelli a Roma che è l’unico posto in Italia dove si pratica il trapianto del microbiota intestinale per curare malattie attualmente incurabili in modo diverso , come il Clostriudium difficile, avevo imparato che la permeabilità intestinale può esserci anche con quegli esami perfetti.  E’ stato molto utile per me leggere l’ottima pagina a riguardo di Gabriele del sito Codicepaleo sulla permeabilità intestinale.

E’ stato però ancora più curioso però ( e fonte di speranza per me) vedere un articolo recentissimo intitolato”The Gut Microbiota, Intestinal Permeability, Bacterial Translocation, and Nonalcoholic Fatty Liver Disease: What Comes First?”  che spiega i meccanismi per cui un sovraccarico del fegato (per tossine, alcool, alimentazione non salutare – ma anche epatite da virus !!) si può creare permeabilità intestinale (l’esperimento è stato fatto sui topi per capire se la permeabilità intestinale può partire dal fegato , mentre è noto che la permeabilità intestinale affatica il fegato  e lo rende grasso !!!).  La cosa più interessante nello studio è che si identificano cose già note (ma non a me ) su come cercare di invertire la rotta della steatosi epatica, dato che a me fu detto solo di seguire un’alimentazione controllata, e cioè mediante l’integrazione di  metionina, la colina, l’inositolo e la betaina. 

Non solo, un altro studio mostra che ancora più efficaci della sola colina sono i FOS , i frutto-oligosaccaridi, che incontrai per la prima volta nel 2013 quando provai , senza successo , il Serplus Complex. Questo prodotto, preso a digiuno il mattino almeno mezz’ora prima di fare colazione , aumenta (a me) la sonnolenza in modo sensibile, ed essendo il sonno oltre alla fatica neurologica il più grande nemico di ogni giorno a lavoro (e non solo), l’ho considerato inefficace , anzi, peggiorativo della sintomatologia.

intestino-permeabilita.png?resize=451%2CUna pagina del libro “Nutrizione genetica. Come modificare i caratteri ereditari e vivere più a lungo in salute” di Tecniche Nuove.

Quest’anno , colpito dal miglioramento di un’amica che ha la CFS con le cure idropiniche a Montecatini (miglioramento che io non ho avuto , nei 3 giorni pieni di cura che ho fatto lì, tuttavia, forse troppo pochi) , l’unica cosa che almeno nel suo caso poteva esserci era un’azione sul fegato, grazie all’azione delle acque solfate Tettuccio e Regina. Il fegato quindi. A me non ha funzionato nè questo nè l’assuzione di Sam-e nel 2013 , un interessante farmaco che agisce sul fegato (a base di solfati) che incredibilmente agisce anche come antidepressivo nel cervello (anche se non a tutte le persone). No, non ha funzionato nemmeno questo (anche se c’è da dire che i medici prescrivono le punture, più efficaci).

Avevo quindi abbandonato l’idea di poter verificare se il problema della mia scarsa produzione di dopamina e di cortisolo nell’asse intestino-cervello , quando mi sono imbattuto nell’esperienza di Sara e degli articoli di Codice Paleo. Non solo, ci sono sul sito http://thepowerofpoop.com/ decine di testimonianze di persone che sono guarite da malattie autoimmuni mediante il trapianto fecale da persone sane , con una procedura che si può fare a casa e a costo zero.
Sono stati provvidenziali gli studi che già risalgono al 2008 , su un sottogruppo di pazienti con CFS con problemi di permeabilità intestinale che sono migliorati dopo almeno una decina di mesi di trattamento : “Leaky gut in chronic fatigue syndrome : a review” ; qui si spiega quali sono i meccanismi per cui la CFS (che può esordire come sappiamo da infezioni batteriche, virali, parassitiche, ecc.) è correlata a  permeabilità intestinale e  quest’ultima può provocare infiammazione sistemica . La cosa preziosa e interessante di questi studi è che spiegano la metodica e il “marcatore ” preciso, nel caso del primo studio lo spostamento di un lipopolisaccaride, che normalmente si trova (ed è essenziale) nell’intestino fuori da questo ambito, e per ciò rilevabile nel sangue :

We also detected significant correlations between the increased IgA-mediated immune response directed against LPS and muscular tension, fatigue, concentration difficulties, failing memory, autonomic disturbances, the subjective experience of infection and symptoms of IBS (Wischmeyer 2006). Thus, the relationship between the increased plasma IgA levels directed against LPS and IBS reflects gut-induced inflammation and not “mental stress” or “something in the mind” as most psychiatrists would posit. In our clinical experience IBS may pre- cede CFS, while in other patients IBS develops together with the fatigue and pain symptoms or develops later in the course of illness.

Il lipopolisaccaride (LPS) di cui si parla nello studio è una molecola che si trova sulla membrana più esterna dei batteri Gram negativi. Nella CFS si trova una maggiore frequenza di anticorpi IgA e IgM per i LPS specifici di alcuni batteri della flora intestinale (come Pseudomonas aeruginosa, Pseudomonas putida, Klebisiella pneumoniae etc). Questo fa pensare che ci sia una caduta della tenuta della parete intestinale e questi anticorpi sono considerati pertanto un marcatore della condizone patologica detta leaky gut. Tra l’altro i LPS sono fortemente infiammatori, infatti stimolano la sintesi di TNF-alpha da parte dei macrofagi e di INF-gamma da parte delle NK.

L’altra cosa bella di questo studio è che gli autori mostrano anche come migliorare la permeabilità intestinale, a partire dalla glutammina , normale integratore in vendita, insieme all’acetilcisteina. Ancora , solfati , vi ricorda qualcosa ? 1f609.png

There is now evidence that NAIOSs, such as glutamine, NAC, and zinc, have significant effects in treating leaky gut (Wu et al 2004; Olanders et al 2003; Sturniolo et al 2001; Chen et al 2003). Glutamine administration a) may repair the openings of the tight junction barrier and may decrease bacterial LPS translocation (Wu et al 2004); B) attenuates gut injuries and therefore may decrease gut-derived inflammation (Wischmeyer 2006); c) increases transmucosal resistance and decreases the mannitol flux through the epithelium and the prevalence of systemic infections (Foitzik et al 1997); d) reduces gut damage caused by NSAIDs and the consequent bacte- rial translocation in the rat (Ann et al 2004); e) reduces gut permeability, serum LPS concentrations and sings of systemic IO&NS (Quan et al 2004); f) improves gut permeability and decreases plasma LPS concentrations in injured patients (Zhou et al 2003); and g) signifi- cantly inhibits TNF?-induced bacterial translocation in caco-2 cells (Clark et al 2003).

L’altro studio interessantissimo sempre sullo stesso argomento, ovvero CFS e disbiosti intestinale : Sleep quality and the treatment of intestinal microbiota imbalance in Chronic Fatigue Syndrome: A pilot study . Qui un’analisi del microbiota intestinale (ovvero la percentuale dei principali ceppi batterici che compongono l’intestino ) in persone con disturbi del sonno (vale la pena dire che la qualità del sonno e l’ipersonnia sono i due più importanti miei problemi, già evidenziati in modo chiaro nello studio del sonno che ho effettuato al S. Orsola a Bologna nel 2014) mostra un netto miglioramento riequilibrando i ceppi batterici presenti. Anche qui, non ho mai fatto alcuna indagine sulla mia flora batterica intestinale . Il trattamento previsto in questi studi è a base di antibiotici , e questo non può farmi tornare alla mente la testimonianza apparsa sul forum mondiale sulla CFS di una persona che ha ringraziato di sviluppare un’infezione intestinale perchè così le è stato data la rifaximina (Normix, in italia) , un antibiotico intestinale (e non sistemico, e davvero poco dannoso, niente a che vedere con l’Augmentin) che ha fatto migliorare di moltissimo i sintomi della CFS.  Ora ho trovato a Ferrara un laboratorio, della stessa catena di quello dove si è rivolta Claudia a Rimini, che fa questa interessante rilevazione della zonulina / LPS nel sangue.

 

che ne pensi romy e in generale i lettori del nostro forum ?

 

 

 

Scusami Fabio,ti ho letto tardi,ti ammiro e condivido tutto quello che fai e dici sul tuo blog.Se questo è uno dei problemi grandi in relazione alla salute considerata in modo generalizzata,cosa in cui credo ciecamente,da prendere in considerazione anche le svariate disbiosi,i parassiti,i funghi ecc.ecc.allora mi viene da dire che l'essere umano merita di stare male,e come dire che ogni popolo merita il governo da cui è governato.Chi vuole intendere intenda,anche se è molto difficile,al punto in cui ci troviamo.Io sto' attraversando un chiaro momento di peggioramento dei miei sintomi a 360°,pochi lo metterebbero in relazione alla mia attuale situazione digestiva,intestinale ed enzimatica,facendomi perdere tempo prezioso prendendo altre strade lenti e tortuose se non inutili al mio caso,mi trovo abbastanza oltre,non posso permettermi alcun errore di sorte o perdite di tempo,perchè non sono più un ragazzino,penso che sono arrivato al momento dell'Idroncolonterapia e terapia anti-parassitaria,poi si vedrà.....,quello che alcuni anni fa chiamai l'ultima sponda,penso di esserci arrivato,la mia pancia gonfia con inizio di lieve dolenzia me lo fa capire chiaramente,specie la mattina nel letto,togliendomi ore di sonno preziose per me,e da li a cascata...........sulle mie abilità cognitive e stanchezze mentali.Ciao Fabio,il vero problema,almeno per me è trovare gli addetti ai lavori a cui affidarmi con fiducia,in relazione ai miei concetti di salute,altrimenti me ne sto' fermo e spero per altre strade,cosa che faccio da molti anni ormai,ho sempre pensato che per chi vive al centro-nord d'Italia molte cose diventano più semplici e tra queste c'è la cura della salute,comunque oculata.Romy


Edited by romy, 12 November 2015 - 13:37:13.

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Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.

Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente
".
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Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

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Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY

 

 

 

 

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#611 romy

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Posted 09 December 2015 - 01:05:13

Sempre sulla questione dei vaccini e relative informazioni sono stato colpito da un filmato che mi ha fatto pensare molto,ve lo posto,guardatelo anche voi.Romy

 

 

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#612 cielo

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Posted 13 December 2015 - 19:34:08

Si sente puzza di bruciato ma la vedo dura. Quella delle case farmaceutiche e' una delle lobby piu' potenti, e quella che spende di piu' nell'influenzare la legislazione USA.

Vedi voce "health" https://www.opensecr...pe=c&showYear=a


Edited by cielo, 13 December 2015 - 19:34:36.


#613 romy

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Posted 27 April 2016 - 00:37:36

Per una vita sono stato il medico di me stesso,spronando il medico che abbiamo dentro,oggi preferisco"Gesù pensaci Tu".Romeo

 

https://www.youtube....h?v=3wjFC2140ow


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#614 romy

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Posted 06 May 2016 - 01:16:41

Per una vita sono stato il medico di me stesso,spronando il medico che abbiamo dentro,oggi preferisco"Gesù pensaci Tu".Romeo

 

https://www.youtube....h?v=3wjFC2140ow

 

Logico che c'è un motivo per tale cambiamento ed è tutto racchiuso nel fortissimo peggioramento di salute che ho avuto,o perchè vittima anche dell'influenza stagionale o per altro,da Pasqua in poi.Da quì le pochissime abilità cognitive per poter badare a me stesso,come ai tempi passati,abilità che progressivamente negli anni sono già diminuite di molto.Specialmente la brutta nottata dell'11- aprile passata con febbre alta,post le mie radiografie fatte.......,ed altre 2 giornate dopo,sempre con febbre,giornate che stavo talmente male che,a detta di mia moglie davo i numeri......,.Al punto che i miei vedendomi in quello stato per la prima volta,piangendo ed insistendo quasi per l'intera nottata ,tefefonando ad amici medici,perchè volevano che mi ricoverassi nella stessa nottata in ospedale,temendo il peggio per me.Nonostante le mie pochissime energie,non so' dove ho trovato la forza a non farmi ricoverare.Romy


Edited by romy, 06 May 2016 - 01:20:50.

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Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
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Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
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Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY

 

 

 

 

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#615 romy

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Posted 17 May 2016 - 20:31:15

Per una vita sono stato il medico di me stesso,spronando il medico che abbiamo dentro,oggi preferisco"Gesù pensaci Tu".Romy

 

https://www.youtube....h?v=3wjFC2140ow

 

Le donne che vanno spesso in chiesa vivono più a lungo. E si ammalano meno di cancro e di malattie cardiovascolari. Uno studio Usa Lo ha stabilito un’analisi condotta su una coorte del Nurses’ Health Study pubblicata online first su JAMA Internal Medicine. Ma si tratta di uno studio che, anziché dare risposte, genera domande. Di certo, afferma un editoriale apparso sullo stesso numero, non è possibile ignorarne i risultati, vista l’importanza dei numeri e la durata del follow up

16 MAG - Andare di frequente in chiesa, nelle donne, riduce il rischio di mortalità per tutte le cause, in particolare quella per cancro e malattie cardiovascolari. E’ quanto rivela uno studio pubblicato su JAMA Internal Medicine che ha utilizzato dati del Nurses’ Health Study.
 
Tyler J. VanderWeeledella Harvard T.H. Chan School of Public, USA e colleghi hanno valutato la correlazione tra la frequentazione di funzioni religiose e la mortalità in una coorte di donne, utilizzando le risposte raccolte attraverso un questionario e seguendole per 16 anni. La maggior parte delle partecipanti a questo studio era di religione cattolica o protestante.
Tra le 74.534 donne che nel 1996 avevano risposto al questionario, 14.158 hanno riferito di andare in chiesa più di una volta a settimana, 30.410 una volta a settimana, 12.103 meno di una volta a settimana e 17.872 di non andarci mai. Le più assidue frequentatrici di servizi religiosi mostravano in generale meno sintomi depressivi ed erano più spesso sposate e non fumatrici.

 

In questo gruppo di donne nel corso dei 16 anni di follow up si sono registrati 13.537 decessi, tra i quali 2.721 per malattie cardiovascolari e 4.479 per cancro. Tuttavia le grandi frequentatrici di funzioni religiose hanno presentato un rischio di mortalità ridotto del 33% durante i 16 anni di follow up, rispetto a quelle che non mettevano mai piede in chiesa. Quelle che frequentavano la chiesa una volta a settimana hanno visto il loro rischio di mortalità ridursi del 26%, mentre le frequentatrici meno assidue potevano contare comunque su una riduzione di mortalità del 13%.
 
Lo studio suggerisce dunque che chi partecipa a funzioni religiose più di una volta a settimana, presenta un rischio di morire per cause cardiovascolari e per tumori ridotti rispettivamente del 27% e del 21%, rispetto a quelle che non vanno mai in chiesa. Secondo gli autori un importante contributo a questa riduzione di mortalità va ricercato nella minor presenza di sintomi depressivi, in un maggior ottimismo di fondo, in una meno frequente abitudine al fumo e nel poter contare su un supporto sociale . Sono risultati tuttavia che non possono essere generalizzati, ammettono gli autori, anche perché la maggior parte delle partecipanti erano cristiane, bianche, lavoravano come infermiere e potevano contare dunque su un buon salario e su un bagaglio di conoscenze che predisponeva ad uno stile di vita salutare.
 
Non è possibile dunque rintracciare in questo studio un sicuro rapporto causale tra l’andare in chiesa e il veder abbattuto il proprio rischio di morte e d’altronde non è ipotizzabile il fatto di poter organizzare un trial randomizzato caso-controllo su chi va in chiesa e chi no.
“Religione e spiritualità – riflettono gli autori - possono rappresentare una risorsa per la salute, che i medici non hanno ancora sufficientemente valorizzato e tenuto in considerazione e che forse merita di essere esplorata con i propri pazienti, ove possibile”.
 

“In questo numero di JAMA Internal Medicine – scrive in un editoriale di accompagnamento  Dan German Blazer del Duke University Medical Center, Durham (USA) – Li e colleghi riferiscono la presenza di una chiara e piuttosto forte associazione tra la frequentazione  di funzioni religiose e una ridotta mortalità nel corso di 16 anni di follow up in un sottogruppo dal Nurses’ Health Study. Per prima cosa, lettori e ricercatori devono, come fanno gli autori dello studio, focalizzarsi sui dati, né più e né meno, e non cercare di generalizzare oltre l’evidenza”. Ma allora quale è la lezione di questo studio?
“L’associazione statistica emersa da questa analisi – ammette l’editorialista -  è decisamente solida e importante; non è possibile ignorarla e di certo merita di essere indagata a fondo”.
 
Maria Rita Montebelli

16 maggio 2016

 

http://www.quotidian...ticolo_id=39751

 

 

P.S.

 

Gradirei da chi mi legge,(siamo a quasi 100.000 visite),il vostro parere su questo studio,sono numeri primi non fantasie.romy


Edited by romy, 17 May 2016 - 20:45:24.

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eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;

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Lì è dove termina l'Uomo;

Lì è dove comincia Dio.

 

Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.

Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente
".
                                                                                              Paracelso

 

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Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.


Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

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#616 Zac

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Posted 17 May 2016 - 21:03:41

Ho imparato da molti anni a diffidare delle statistiche, spesso sono studiate per esaudire i desideri del committente.

"Le più assidue frequentatrici di servizi religiosi mostravano in generale meno sintomi depressivi ed erano più spesso sposate e non fumatrici."

 

"la maggior parte delle partecipanti erano cristiane, bianche, lavoravano come infermiere e potevano contare dunque su un buon salario e su un bagaglio di conoscenze che predisponeva ad uno stile di vita salutare."

 

Già questi due punti la dicono lunga ;)


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#617 VITTORIA

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Posted 18 May 2016 - 15:56:50

Ho imparato da molti anni a diffidare delle statistiche, spesso sono studiate per esaudire i desideri del committente.

"Le più assidue frequentatrici di servizi religiosi mostravano in generale meno sintomi depressivi ed erano più spesso sposate e non fumatrici."

 

"la maggior parte delle partecipanti erano cristiane, bianche, lavoravano come infermiere e potevano contare dunque su un buon salario e su un bagaglio di conoscenze che predisponeva ad uno stile di vita salutare."

 

Già questi due punti la dicono lunga ;)

 

D'accordo per quanto riguarda le statistiche ;) ma sugli studi e ricerche è diverso:

 

http://www.staibene....che_la_scienza/

 

http://www.lastampa....1qK/pagina.html

 

http://www.ilfattoqu...azione/1196371/

 

http://espresso.repu...fa-bene-1.28646

 

etc etc...


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#618 Zac

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Posted 19 May 2016 - 13:44:58

Di "studi" se ne leggono un giorno si e uno anche, oggi il caffè, o la cioccolata, il vino, la birra, fanno male, il giorno dopo fanno bene, idem mille altre cose.

Tornando alla preghiera, sicuramente è benefica, si allenta lo stress, si stacca la mente dai problemi, (è meditazione) quindi meno ipertensione & c., se poi vediamo le preghiere cantate gospel negli USA, è terapia di gruppo, è socializzare, è scaricare tensione, è ottimismo, è allegria, sono tutte cose che fanno sicuramente bene.

 

Quello che voglio dire è che sono cose ovvie, come tanti altri studi assurdi, magari fatti da 2 persone in mezza giornata, è come dire che se si mangia sano si vive più a lungo, Capitan Ovvio spopola ;)


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#619 romy

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Posted 20 May 2016 - 00:05:40

Una famosa pubblicità di un vecchio dentrifricio recitava a suo tempo"potremmo stupirvi ma non lo facciamo"ecc.ecc.e poi continuava a pubblicizzare il prodotto in base a determinati studi e ricerche.Idem si potrebbe fare con le centinaia di articoli e libri a riguardi della preghiera a valenza farmacologica ed epigenetica.Non ne sto' facendo una questione di religione,ovvero di questa o quella religione,è idem,basta che si tratti di preghiera recitata con il cuore.Ricordo che la prima ricerca che notai su internet fu quella di un sondaggio che considerava la preghiera come il migliore dei farmaci e poi a seguire gli altri tipi di farmaci.Non lo più trovata quella ricerca,sono molte le ricerche ed articoli che vengono eliminati da internet.Ho citato quel vecchio sondaggio sulla preghiera solo per vedere se a qualcun'altro dei lettori,vecchio abbastanza,è capitata leggere quel sondaggio scientifico di oltre 15 anni fà.Romy

 

http://www.almanacco...2&giornale=7091


Edited by romy, 20 May 2016 - 00:11:39.

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Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

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#620 VITTORIA

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Posted 20 May 2016 - 18:00:16

ZAC: "Di "studi" se ne leggono un giorno si e uno anche, oggi il caffè, o la cioccolata, il vino, la birra, fanno male, il giorno dopo fanno bene, idem mille altre cose."

 

Nel senso che dici che sono dei falsi studi o ricerche?

Può darsi, ma ce ne sarà qualcuno, o più di qualcuno, che invece avrà un fondamento, mi sembra troppo pessimistico dubitare di tutti.

 

ZAC: "Tornando alla preghiera, sicuramente è benefica, si allenta lo stress,...." "..Quello che voglio dire è che sono cose ovvie..."

 

La penso anch'io così, ed anche a me sembra non una scoperta, ma per molte persone lo è oppure lo sarebbe se sollo vi credesse, invece si sente spesso dire, specie tra i giovani, che le preghiere sono per vecchiette o vedove, che chi medita è "di fuori" etc....

Insomma, io non direi che questi argomenti siano poi così scontati per tutti. E in ogni modo per me: repetita iuvant o melius abundare quam deficere. :D :P

 

 

 

 

 


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#621 Zac

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Posted 21 May 2016 - 22:42:06

Nel senso che dici che sono dei falsi studi o ricerche?

Può darsi, ma ce ne sarà qualcuno, o più di qualcuno, che invece avrà un fondamento, mi sembra troppo pessimistico dubitare di tutti.

 

 

 

 

 

 

Nel senso che dobbiamo sempre andare a vedere chi e come hanno fatto uno "studio" una "ricerca", alcuni esempi: se lo ha commissionato la stessa ditta che fa il prodotto, se è stato fatto da un gruppo di universitari come tesi, se lo ha fatto una riconosciuta struttura-centro con tutti i crismi del caso, seguendo le linee guida di uno studio atto a fornire pubblicazioni scientifiche e non un sondaggio online, anche questi vengono chiamati studi o ricerche :(

Anche per questo chiedo sempre di citare le fonti altrimenti uno studio o una ricerca possiamo farla anche noi  :)


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#622 VITTORIA

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Posted 22 May 2016 - 07:20:48

Nel senso che dobbiamo sempre andare a vedere chi e come hanno fatto uno "studio" una "ricerca", alcuni esempi: se lo ha commissionato la stessa ditta che fa il prodotto, se è stato fatto da un gruppo di universitari come tesi, se lo ha fatto una riconosciuta struttura-centro con tutti i crismi del caso, seguendo le linee guida di uno studio atto a fornire pubblicazioni scientifiche e non un sondaggio online, anche questi vengono chiamati studi o ricerche :(

Anche per questo chiedo sempre di citare le fonti altrimenti uno studio o una ricerca possiamo farla anche noi  :)

:tn_031[1]:


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#623 romy

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Posted 25 May 2016 - 19:06:23

 

Tornando alla preghiera, sicuramente è benefica, si allenta lo stress, si stacca la mente dai problemi, (è meditazione) quindi meno ipertensione & c.,

 Zac,ti posso confermare,sperimentato da me medesimo, che è qualcosa di più pregare,ma pregare con vero cuore ed in sincronia con il Divino, te ne accorgi se ti sgorgono le lacrime dagli occhi ed entri in una sensazione di Beatitudine,ma forse tu non puoi comprendere.Le preghiere che di solito vengono recitate anche dai cosidetti credenti di x religioni?,quelle non servono ad allentare nemmeno lo stress di cui parli nel tuo post.,Vi ho postato la più grande delle Novene,un vero tesoro,ma non posso pretendere che venga recepita da tutti,ma io il mio dovere l'ho fatto,come sempre.Romy


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#624 Zac

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Posted 26 May 2016 - 00:33:16

Quelle "preghiere" recitate a memoria, come le poesie, quelle senza fede, quelle senza trasporto, servono sicuramente a ben poco, sono quelle che dici tu che servono, quelle dove sei pienamente, emozionalmente e spiritualmente coinvolto, questo lo do per scontato ;)


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#625 grazia70

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Posted 29 May 2016 - 14:47:44

Ciao a tutti sono nuova del forum e volevo contribuire pure io a questa discussione riguardo alla preghiera.Sono una persona credente ma poco praticante nel senso che vorrei fare di piú che andare solo a messa la domenica...in effetti la penso come Romy e credo che la preghiera,che alimenta la fede,sia una grande arma che abbiamo a disposizione per superare meglio quello che ci accade nella vita...conosco persone che grazie alla fede riescono a guardare al futuro con ottimismo e fiducia.Gesú pensaci tu!Don Dolindo

Edited by grazia70, 29 May 2016 - 14:49:11.


#626 grazia70

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Posted 29 May 2016 - 14:55:59

Romy ti ho seguito spesso sul forum e in particolare quando hai detto di aver superato il dizziness con un metodo che hai trovato efficace,avendo sperimentato di tutto...anche io ho qto disturbo che tra le altre cose mi ha creato un isolamento e depressione reattiva nn riuscendo a curarlo da quasi tre anni.Ho fatto pure io la trafila dei vari specialisti (otorini,osteopati,neurologi etc)senza avere nessun risultato pratico se nn sentirmi dire che era dovuto allo stress!!!Ho letto che sei in contatto cn un tuo amico che ancora ne soffre...

#627 romy

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Posted 28 June 2016 - 16:18:29

Quanto fastidio si accusa qualora un qualche medico vorrebbe,con fare superficiale e sbrigativo,far rientrare la sintomatologia CFS/ME in una forma di depressione centrale (oggi mentale),che dovrebbe essere alla base di quella che un giorno veniva chiamata"Nevrastenia".

Ma ci è stata una dimenticanza,perchè in passato le cose stavano ben diversamente da oggi.

 

..............Omissis..........Tale è il tipo medio del nevrastenico; e, come risulta chiaro dalla nostra analisi, la causa pressochè unica di tutti i fenomeni è la depressione nervosa centrale. Quando la depressione guarisce, i fenomeni ai quali essa ha dato origine scompaiono.

I medici si sono sforzati di cercare una lesione nervosa che fosse come il segno della nevrastenia; ma fino ad oggi nulla hanno potuto trovare. Nè le autopsie, nè gli esami microscopici, nè le analisi di laboratorio hanno fornito un indice qualsiasi di qualche valore. Evidentemente, nella cellula nervosa del nevrastenico deve esistere qualche perturbazione.

La nevrastenia deve pur essere una malattia fisica, materiale, del sistema nervoso e non già un male puramente imaginario; ma quale sia questo male oggi ancora si ignora.

Il problema si limita quindi a ricercare le cause della nevrastenia e stabilirne la cura.

 

Come si puo' ben capire,anche la depressione ha alla sua base un motivo fisico,solo che non trovandolo nei decenni si è pensato ad una malattia mentale e basta.Romy


Edited by romy, 28 June 2016 - 16:22:06.

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Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

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Posted 28 June 2016 - 21:12:01

Chiarisco quì il mio modo di vedere:

 

Per me,la patologia si sviluppa in modo latente e subdolo.Quando ci si rende conto che basta un'infezione a tagliarci le gambe,che non riusciamo piu'a venirne fuori,non è l'inizio della patologia,ma si tratta solo della fase eclatante della stessa.La patologia è già in atto da tempo,ma è tale che noi quasi non  ci abbiamo fatto caso ai piccoli sintomi strani di lieve inefficienza fisica o mentale,li definavamo piccoli sintomi stupidi,dovuti ad un po'di stanchezza,che con un po'di riposo,le distrazioni della vita e la pillolina ad hoc,andavano via ed infatti non ci hanno impedito di continuare a vivere col solito ritmo.Ma purtroppo quei piccoli segni,avvisaglie,che spesso non ci si ricorda nemmeno più,erano solo la punta dell'icemberg,la patologia stava crescendo nel profondo,e quando la stessa è stata evidente,era già era allo stato cronico.

 

Per fare qualche esempio,la patologia si allarga a macchia d'olio,è simile all'allagamento di un appartamento,che avviene una stanza per volta,è come riempire un bicchiere a piccole gocce,e poi arriva la goccia che fà traboccare l'acqua,momento in cui noi prendiamo coscienza della cosa ed andiamo dal medico.E da qui'inizia il viaggio che tutti conoscono.Il medico si trova davanti un mostro con piu'teste,cerca di mozzarne una, ma ne ricresce subito un' altra e cosi'si và avanti,tra alti e bassi,e nel frattempo la tua vita si modifica,si restringe,fai sempre meno cose,ti isoli,vivi per stare bene,speri di stare bene,attendi il momento di riprendere da dove avevi lasciato,risparmi energie,ma la realtà è un'altra,devi mettere in cantiere di convivere con certi sintomi,sei fortunato se scansi la depressione forte,entri in una nuova dimensione di vita,dove sei poco attore,ma più spettatore.In tale fase,l'unico aiuto piu'valido puo'venirti solo dal Te Profondo e Spirituale,dalla Fede che ti sostiene,e dalla fortuna d'incontrare il medico adatto.Molto sinteticamente questo è cio'che capita,ma le ragioni di cio'?sono tante e si sommano tra loro,le possiamo riassumere in tutti gli insulti che noi e l'ambiente portiamo al nostro organismo,con la mediazione della sensibilità personale di ognuno di noi.Per cui,c'è chi cade prima,chi dopo,e chi per niente.In fondo tutta la sindrome non è altro che un compromesso della nostra natura a fine di continuare a vivere,ma di cosa si tratta e perchè?resta il vero mistero.Ciao.Romy


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Iosto'conChiara

 

Quando le voci in te parlano di fine;

quando la mente dice che hai perduto;

quando credi che sia impossibile;

eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;

e fai ancora un altro passo;

Lì è dove termina l'Uomo;

Lì è dove comincia Dio.

 

Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.

Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente
".
                                                                                              Paracelso

 

“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”

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Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.


Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY

 

 

 

 

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#629 romy

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Posted 19 December 2016 - 01:35:40

C'è una patologia dal nome di Idrocefalo normoteso (IN) che almeno in inizio potrebbe essere confusa per Alzheimer,tratto cio' off-label dall'oggetto originale di questo forum,ovvero la CFS/ME, al solo scopo che qualcuno potrebbe avvantaggiarsene nel suo caso specifco ed iniziale,basterebbe anche un solo caso.Romy

 

Alzheimer? No, si può guarire!

A più di 50 anni dalla sua prima descrizione l’idrocefalo normoteso rimane una patologia sommersa. Persino medici specialisti come neurologi, geriatri e neurochirurghi non conoscono la malattia. Questa ignoranza porta un gran numero di pazienti affetti da IN ad essere erroneamente diagnosticati come pazienti affetti da malattia di Alzheimer. Da qui nasce la lunga sofferenza del paziente e della sua famiglia. Spesso indirizzati ai centri UVA (Unità Valutazione Alzheimer) i pazienti con idrocefalo normoteso finiscono con lo sperimentare, senza alcun successo, diversi trattamenti farmacologici che spesso contribuiscono a renderli ancora più incapaci a partecipare in senso positivo alla loro malattia e incapaci di esprimere perplessità in merito al trattamento ricevuto.

 

Talvolta rassegnati al loro destino, i pazienti ed i loro parenti, solo casualmente si avvicinano alla corretta diagnosi grazie  alla conoscenza diretta di qualche altro paziente, incontrato presso il centro UVA e poi perso di vista perché trattato correttamente per idrocefalo normoteso e non per Alzheimer, in altra sede.

E’oggigiorno da considerarsi fortunati quanto ci si affida alle cure di un medico “sensibilizzato” nei confronti dell’idrocefalo normoteso, un medico che nella sua esperienza ha potuto già notare quanto un semplice intervento di derivazione ventricolo-peritoneale può caratterizzare in maniera “sorprendente” il ritorno ad una vita normale di quel paziente che oltre al disturbo cognitivo presentava una difficoltà alla deambulazione e riferiva di non riuscire a trattenere le urine nonostante l’assunzione della cosiddetta “terapia per la prostata”.

Sempre più spesso gli anziani pazienti vengono aiutati e guidati nella gestione della  loro malattia dai giovani nipoti, profondi conoscitori della comunicazione on-line che, non rassegnati, cercano sui vari motori di ricerca, le possibili soluzioni della malattia del loro caro. Purtroppo guidati dalla diagnosi errata spesso ricercano soluzioni alla malattia di Alzheimer e finiscono con il ritrovarsi in siti dedicati che,

prospettando l’irreversibilità della malattia, invitano alla partecipazione a protocolli di trattamento che ad oggi si sono dimostrati inefficaci. Solo ripartendo da capo, mettendo in discussione la diagnosi di Alzheimer e inserendo le parole chiave “demenza”, “trattamento”, “reversibilità” si riesce ad arrivare a questa misteriosa patologia: l’idrocefalo normoteso.

E’ sorprendente notare come sui diversi portali dedicati alla malattia di Alzheimer non siano mai citate le cosiddette malattie che rientrano nella diagnosi differenziale, cioè quelle malattie che presentano segni e disturbi simili alla malattia di Alzheimer ma che riconoscono una eziopatogenesi diversa e diverso inoltre trattamento.

Arrivare in ritardo ad una diagnosi corretta vuol dire spesso nono poter trarre alcun vantaggio dal trattamento chirurgico. La persistenza della dilatazione ventricolare con la conseguente ischemia del parenchima periventricolare e l’atrofia cerebrale caratterizzano la neurodegenerazione che rende  anche l’idrocefalo normoteso, nel tempo, una patologia a decorso ingravescente e irreversibile proprio come la malattia di Alzheimer. La mancanza di miglioramento clinico, a tal punto, indotto dalla deliquorazione eseguita come test per valutare la reversibilità della malattia, induce il medico non competente, a dire al suo paziente: “ Te l’avevo detto io, …è Alzheimer!”. 

 

http://www.cetin.it/...normoteso2.html

 

http://www.cetin.it/index.html

 

 

http://salute.doctis...so-anziano.html


Edited by romy, 19 December 2016 - 01:56:34.

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Posted 16 May 2017 - 22:52:49

Anche se sono mancato per lungo tempo,non c'è stato un giorno che il mio pensiero non sia andato a questo nostro forum,oso dire di una vita.La mia assenza è stata una assenza obbligatoria,che ha avuto a che fare con il conoscere il motivo del mio ammalarmi,proprio nel miglior momento della mia vita,parlo del mio caso personale,s'intende,e non potete minimamente supporre cosa esiste,ben nascosto, in questo nostro mondo sconosciuto.Non so' se ne faro' menzione, forse io sono tra i pochi che ha sempre bissato il motivo completo del suo star male,limitandomi a quello materiale e superficiale.Vi voglio bene e permettetemi di lasciarvi una frase,che è diventato il mio motto in questi mesi:"Dio,datemi la forza di accettare quello che non posso cambiare e capire nella mia vita,ed il coraggio di cambiare quello che posso cambiare".Romy


Edited by romy, 16 May 2017 - 22:57:55.

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