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Forno a micronde


5 risposte a questa discussione

#1 lella77

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Inviato 12 gennaio 2007 - 14:04:56

Il seguente è un breve resoconto degli studi eseguiti in Russia e pubblicati sull'Atlantis Raising Educational Center di Portland, Oregon. In quasi tutti i cibi testati sono stati trovati composti cancerogeni. I tempi di esposizione dei cibi alle microonde non sono stati maggiori di quelli necessari per gli scopi prescelti, cioè cottura, scongelamento o riscaldamento.
Nel forno a microonde:
- nella carne riscaldata si formano d-nitrosodientanolamine, note per essere cancerogene. Inoltre avviene anche una degradazione delle proteine
- latte e cereali trasformano le loro proteine in amminoacidi ed alcuni di essi, nel forno a micro onde, si trasformano in sostanze cancerogene.
- anche esposizioni molto brevi di verdure crude, cotte o surgelate trasformano i loro alcaloidi in cancerogeni
- lo scongelamento di frutta trasforma il contenuto di glucosidi e di galattosidi in sostanze cancerogene
- formazione di radicali liberi cancerogeni in verdure, specialmente radici (barbabietole, rape, ecc.)
- diminuzione del valore nutritivo dal 60 al 80% in tutti gli alimenti testati; diminuzione della biodisponibilità del complesso delle vitamine B, C ed E, dei minerali essenziali e dei fattori lipotropi (sostanze che sono capaci di modificare il metabolismo dei grassi).

Il caso Hertel - Svizzera
Il dott. Hans Hertel (ora in pensione) ha lavorato per diversi anni come ricercatore presso una delle più grandi aziende alimentari svizzere. Fu licenziato dopo aver indagato su alcune procedure di cottura che denaturavano il cibo.
Assieme al professor Blanc dell'Istituto Federale di Biochimica all'Università di Losanna, aveva pubblicato una ricerca sugli effetti che i cibi riscaldati con microonde avevano sul sangue e sulla fisiologia del corpo umano. Lo studio coinvolse otto individui.
Vennero presi dei campioni di sangue subito dopo aver mangiato alimenti riscaldati con microonde. Scoprirono immediatamente una diminuzione dell'emoglobina (tendenza all'anemia), il peggioramento dei parametri dell'HDL (colesterolo buono) e LDL (colesterolo cattivo).
Trovarono anche un aumento del numero di leucociti, qualcosa che gli ematologi prendono in seria considerazione, perché è un segno di stati patologici come intossicazione o danno cellulare.
In aggiunta agli effetti del violento riscaldamento per frizione, chiamato effetto termico, c'è un altro fenomeno, chiamato effetto atermico che è stato raramente preso in considerazione.
Questo provoca una deformazione della struttura delle molecole portando conseguenze di ordine qualitativo. L'indebolimento delle membrane cellulari che ne deriva può provocare una maggiore predisposizione all'attacco di virus, batteri e altri microrganismi. La stessa violenta deformazione capita alle cellule del nostro organismo quando siamo esposti a radar o microonde.
Le microonde provocano anche la formazione di nuovi composti chiamati "composti radiolitici", sconosciuti nel mondo naturale. Questi sono creati dalla decomposizione molecolare, o decadimento, un risultato delle radiazioni.
http://www.mednat.or...g/microonde.htm

Lella

#2 Cocci

Cocci

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Inviato 12 gennaio 2007 - 19:04:04

:)
mi piacerebbe sapere qualche cosa sui cibi surgelati
ciao Neve
"una carta del mondo che non contiene il Paese dell'Utopia non è degna nemmeno di uno sguardo ,perchè non contempla il solo Paese al quale l'umanità approda di continuo.E quando vi getta l'ancora ,la vedetta scorge un Paese migliore e l'Umanità di nuovo fa vela"
Oscar Wilde

#3 lella77

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Inviato 12 gennaio 2007 - 21:24:53

Cara Neve,
secondo me questa è una breve ma completa spiegazione sulle caratteristiche dei prodotti surgelati.
Io tengo sempre qualche verdura surgelata bio in freezer,ma la utilizzo soltanto quando non riesco ad uscire per fare la spesa,e quindi meglio mangiare la verdura surgelata invece di quella in scatola.
Devo però dire una cosa che in questo articolo è scritta ma che secondo me è sbagliata:quella di scongelare gli alimenti a temperatura ambiente,andrebbero sempre scongelati in frigo per evitare la contaminazione batterica,cosa che in molti fanno con la carne e il pesce, invece secondo molte ricerche effettuate questa è una tecnica errata.


La tecnica particolare a cui vengono sottoposti gli alimenti surgelati si chiama surgelazione, che consiste nella congelazione ultrarapida e nel mantenimento costante di una temperatura inferiore ai -18 gradi dal confezionamento fino alla commercializzazione.
Lo scongelamento dei surgelati deve consentire all'acqua di rientrare nei tessuti dell'alimento, evitando la perdita di liquidi interstiziali. Per fare ciò lo scongelamento deve avvenire in modo lento.
Industrialmente si utilizzano celle o tunnel a temperature variabili da +2 a +10 gradi.
In casa, i metodi migliori sono quelli lenti: scongelamento in frigorifero oppure a temperatura ambiente.
È importante non immergere i surgelati in acqua calda, che causerebbe uno scongelamento troppo rapido o addirittura un inizio di cottura dell'alimento.
Se si utilizza il forno a microonde, evitare di forzare i tempi causando la cottura dell'alimento in superficie, meglio tenere la potenza molto bassa.
Alcuni prodotti non necessitano di uno scongelamento completo (ortaggi e frutta da cuocere), altri possono essere cucinati senza scongelarli (prodotti da friggere e alcuni ortaggi). A tal proposito leggere le istruzioni riportate per legge sulla confezione.
I surgelati sono alimenti delicati, all'atto dell'acquisto è meglio scartarli se:
- presentano brina in superficie: potrebbero aver subito un parziale scongelamento;
- gli ortaggi sono in un unico blocco invece di essere separati fra loro: anche questo è un indice del parziale scongelamento.
L'acquisto dei surgelati andrebbe sempre fatto per ultimo utilizzando la borsa apposita per evitare lo scongelamento del prodotto durante il trasporto fino a casa.
La qualità di un prodotto surgelato, oltre alla qualità del prodotto di partenza, dipende infatti dal mantenimento della catena del freddo.
Gli alimenti surgelati vanno incontro a trasformazioni delle qualità nutritive e organolettiche.
Le proteine subiscono denaturazione, divenendo più digeribili (nessuna perdita di qualità).
I grassi subiscono idrolisi e irrancidimento, soprattutto quelli polinsaturi e gli essenziali: il pesce che contiene questi ultimi (salmone, sgombro, sardine) non andrebbe acquistato surgelato, meglio fresco o in scatola.
I glucidi subiscono un lento processo di idrolisi (nessuna perdita di qualità).
I minerali e le vitamine vengono in parte perduti durante il processo di scottatura o blanching, tuttavia la perdita è inferiore rispetto ai prodotti in scatola. Il contenuto di vitamine dei surgelati è addirittura superiore rispetto ai prodotti freschi conservati per più di 24 ore.
I surgelati presentano una perdita dell'aroma che aumenta con il prolungarsi della conservazione. Andrebbero quindi consumati il prima possibile.
http://www.cibo360.i...e/surgelati.htm

Lella

#4 Cocci

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Inviato 13 gennaio 2007 - 00:41:30

:) grazie lella
io però essendo sola per fare il minestrone non posso comprare troppe cose che andrebbero a male e anche per comodità compro il minestrone con legumi surgelato,ma quando lo apro ha sempre la brina all'interno ,quando poi lo metto nel congelatore (non suregelatore che mi sembra di aver capito non sono la stessa cosa)dopo un po mi fa i blocchi.
non ho mai capito se sia giusto e se questo può sviluppare i batteri

il pesce lo prendo fresco una volta alla settimana o piu,faccio la scorta perchè al mio paesello nel supermercato non ne hanno fresco,poi lo congelo.
va bene?

non sono tanto pratica pechè una volta non ne facevo uso.

ciao NEVE Immagine inserita

"una carta del mondo che non contiene il Paese dell'Utopia non è degna nemmeno di uno sguardo ,perchè non contempla il solo Paese al quale l'umanità approda di continuo.E quando vi getta l'ancora ,la vedetta scorge un Paese migliore e l'Umanità di nuovo fa vela"
Oscar Wilde

#5 lella77

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Inviato 13 gennaio 2007 - 08:50:32

Ciao Neve,
quamdo apri la busta del minestone e all'interno trovi la brina significa che è avvenuta una parziale scongelazione e se nel tuo congelatore fa i blocchi secondo me significa che non c'è la temperatura abbastanza bassa o che quando togli la busta per prelevare una porzione la lasci troppo tempo fuori dal freezer.Queste due cose possono sviluppare batteri.
Hai il frigorifero con il congelatore a tre cassetti o quello con sopra un solo cassetto?
Quando fai la spesa ti consiglio di utilizzare al posto della classica busta termica,quelle che si utilizzano per fare i pic-nic d'estate,sono grandi come le altre ma sono molto più grosse,costano circa 8-10 euro,non si rompono mai e le trovi nei grandi super o in ferramenta e mantengono il freddo molto più a lungo.
Come tutto,anche il pesce sarebbe meglio mangiarlo fresco,ma ovviamente se non puoi uscire tutti i giorni per comprarlo fresco ti consiglio di non tenerlo nel congelatore più di 15-20 giorni.
Dimenticavo di dire un'altro piccolo trucco che magari non sai...quando fai congelare un alimento,mettilo lontano dagli altri prodotti che hai già nel congelatore,così eviti che il suo calore si trasferisca agli altri cibi.
Hai detto che non sei esperta,quindi se vuoi sapere qualcos'altro chiedimi pure...
Un abbraccio
:)
Lella

#6 michimichela

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Inviato 29 marzo 2007 - 16:35:48

Aggiungo una ricerca del cnr di cui mi parlarono anni fa. Non ho nessun riferimento, non mi ricordo neanche chi me lo disse.
Presero 4 piente con le stesse caratteristiche, medesime condizioni di crescita e di vita.
Scaldarono acqua (stessa acqua, stessa quantità,...) in:
-forno a legna
-forno a gas
-forno elettrico
-microonde
Dopo aver lasciato raffreddare l'acqua procedevano ad innaffiare.
Le piante restavano perfette nel primo caso e via a seguire fino al microwave: l'acqua riscaldata lì dentro fece afflosciare e deperire la pianta destinata... povera!
Rompe la struttura molecolare dell'acqua.



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