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antidepressivi


7 risposte a questa discussione

#1 romy

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Inviato 16 dicembre 2006 - 15:59:25

http://www.fda.gov/o...72b1-01-FDA.pdf

Per chi conosce l'inglese se puo'riferire il succo del discorso,io non lo conosco,ma non è importante,suppongo cosa vi sia scritto nel documento,anzi lo attendevo da qualche anno,spero che stà volta non ci siano piu'scappatoie.Romy

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Iosto'conChiara

 

Quando le voci in te parlano di fine;

quando la mente dice che hai perduto;

quando credi che sia impossibile;

eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;

e fai ancora un altro passo;

Lì è dove termina l'Uomo;

Lì è dove comincia Dio.

 

Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.

Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente
".
                                                                                              Paracelso

 

“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”

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Mio collegamento

Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.


Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY

 

 

 

 

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#2 Cocci

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Inviato 16 dicembre 2006 - 17:54:46

ciao romy
perchè non lo mandiamo al ministro e ai medici?

"una carta del mondo che non contiene il Paese dell'Utopia non è degna nemmeno di uno sguardo ,perchè non contempla il solo Paese al quale l'umanità approda di continuo.E quando vi getta l'ancora ,la vedetta scorge un Paese migliore e l'Umanità di nuovo fa vela"
Oscar Wilde

#3 romy

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Inviato 17 dicembre 2006 - 02:06:15

Neve,è tardi,ho perso tempo dietro i depuratori dell'acqua,ma ne parleremo con calma in seguito.Ciao.Romy

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Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

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#4 Marialuisa

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Inviato 17 dicembre 2006 - 18:49:36

Il tasto "antidepressivi" è stato piu' volte toccato ma è FONDAMENTALE fare un distinguo fra depressioni maggiori , depressioni minori e depressioni reattive.

Per favore, non facciamo per l'ennesima volta di ogni erba un fascio, come già successo su salutemed!

CFS e Fibromialgia si avvalgono, come linea terapeutica, ANCHE degli antidepressivi, vedi i serotoninergici, perchè il calo costante di serotonina è alla base del 95 % del fibromialgici, per esempio ( vedi sito del Dr. Thomas Weiss, reumatologo tedesco di chiara fama.)

I dosaggi così come il tipo di farmaco DEVONO essere prescritti da specialisti e il paziente DEVE essere tenuto sotto controllo dagli stessi
medici che lo accompagnano nel cammino terapeutico.

Io sono due anni che , a dosaggi ben mirati, assumo un serotoninergico : la mia vita è cambiata e anche la malattia , ora, mi permette una vita che posso dire "normale" ( vedi anche la mia storia....) e non mi vien proprio voglia di pensare al suicidio anzi, sono ben felice di aver eliminato alcuni antipaticissimi disturbi e poter fare tante belle cose che mi gratificano l'esistenza ... :)

Siamo letti sul forum anche dai medici ai quali inviamo le nostre lettere e, secondo me, è importante essere obiettivi ed equilibrati, lasciando da parte esperienze personali negative che, tutto sommato, non fanno testo in un contesto generale, pur senza volerle sottovalutare.... :527:

Dall'America arrivano le notizie prima in un modo e poi al contrario : perchè questo ? Perchè viene fatta sempre una valutazione di "massa" non filtrata e con le solite percentuali che ben conosciamo.

E, per ultimo, desidererei anche farmi voce di chi voce non ha nel dire che , notizie tipo quelle che ora gli States ci fanno arrivare, non portano alcun beneficio a chi , con i medicamenti suddetti ci convive anzi, psicologicamente puo' essere addirittura dannoso specie su persone particolarmente sensibili .

Il che non vuol dire " ma bisogna essere informati...." bensì "largo all'informazione" mirata e molto ben valutata!

Un "SURSUM CORDAE " ai cari amici forensi che, come me, insieme agli integratori , assumono anche i serotoninergici : i medici che ci curano sono ben felici di vederci migliorare e non certo vorrebbero lasciarci cadere in un baratro.... :o

Cari saluti a tutti :tn_282[1]:

Luisa :528:

ps. doveroso: io sono curata da una specialista ASL, quindi pago ad ogni controllo solamente Euro 11,62 il che non pone certo a favore di chi dice : gli "strizzacervelli vi "rubano" solo i soldi ..... :111:



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#5 romy

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Inviato 18 dicembre 2006 - 00:35:44

Cara Marialuisa,la verità è una sola con gli antidepressivi,servono veramante a chi ne ha bisogno,e sono la minoranza,mentre la maggioranza è rimasto deluso da tali farmaci.Certamente parliamo dei depressi reattivi,i depressi depressi c'è poco da dire,li devono prendere per forza gli antidepressivi.Detto e chiarito cio',ci sono notizie in continuo dinamismo su tali farmaci,anche su altri farmaci avviene,ma gli antidepressivi attirano di piu'le chiacchere.Il motivo è chiaro,la medicina non conosce ancora i meccanismi della depressione,ovvero pensava di conoscerli,ma piu'passa il tempo e piu'studi nuovi su tale patologia pongono punti interrogativi.Poi ci sono le evidenze pratiche che ci arrivano dal massimo organo di controllo Americano,e volendo o nolendo si deve prendere atto,anzi dovranno essere i medici a prenderne atto,al di là di quelli che con gli antidepressivi si trovano bene.Punti oscuri esistono non solo con gli antidepressivi,ma anche con tanti altri farmaci che agiscono a livello di S.N.C.Per esempio la FDA non si spiega il perchè una certa tendenza suicidaria non è presente nelle persone sopra i 60 anni.Altro grande mistero quando si parla di depressione è il comportamento dei recettori oppiacei,che forse sono anche piu'importanti nella depressione di quelli della Serotonina,cosa che finio a pochi mesi fà non si sapeva per nulla.Ma i misteri sono ancora tanti,ma a noi non deve fregare nulla,noi si và avanti con calma e valutando cosa fà veramente bene o male,col famoso motto nell'indecisione mi astengo.Ti saluto a te e micetta,anche dal mio gattone.Romy

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#6 romy

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Inviato 18 dicembre 2006 - 01:20:20

Tanto per restare in tema.
Quel confine tra stress e depressione

Difficile occuparsi di depressione senza incontrare termini come neurotrasmettitore, serotonina, ricaptazione. Difficile anche non farsi l’idea che sia proprio sulla disponibilità di serotonina che si gioca tutta la regolazione dell’umore, anche sulla scorta del fatto che i principali antidepressivi oggi impiegati, gli SSRI, proprio sulla ricaptazione della serotonina agiscono. E’ vero, più recentemente si è aggiunta all’arsenale farmacologico, la classe degli SNRI, che agiscono anche sulla noradrenalina ma, insomma, si potrebbe pensare che il cerchio si chiuda lì. Troppo facile: uno studio pubblicato la scorsa settimana mette in luce un altro aspetto della biochimica cerebrale che potrebbe, almeno nella popolazione femminile, complicare la spiegazione della “melancolia”, come si diceva in tempi più semplici. La ricerca verteva sul ruolo di un altro meccanismo, quello degli oppioidi endogeni o endorfine, sostanze che l’organismo produce in reazione allo stress (fisico ed emotivo) e che, proprio così, hanno lo scopo di suscitare una risposta gratificante nel sistema nervoso centrale. Il che spiega come mai si comincia a fare uso di stupefacenti e, poi, sia così difficile farne a meno. Ovviamente anche gli oppiodi endogeni per agire devono legarsi a recettori specifici, che in questo caso si chiamano recettori mu degli oppioidi. Recettori che sono distribuiti abbastanza equamente nel cervello, ma che si concentrano nelle aree associate alla risposta allo stress.

Su il recettore e giù l’umore
Orbene, l’attivazione e la disattivazione di questi recettori, quindi il funzionamento del sistema degli oppioidi endogeni, secondo i ricercatori, può avere un ruolo anche nel mantenimento dell’umore depresso e, probabilmente, anche nella risposta ai trattamenti farmacologici. Per verificare l’ipotesi, i ricercatori hanno selezionato due gruppi omogenei di donne, uno con diagnosi di depressione maggiore, l’altro no. Le persone colpite da depressione sono poi state avviate al trattamento con un SSRI. In entrambi i gruppi, con mezzi psicologici, è ovvio, è stato indotto uno stato di tristezza, la cui intensità è stata valutata con un apposito questionario. Quanto all’aspetto neurochimico, grazie a tecniche di imaging diagnostico si è valutato lo stato di attivazione dei recettori mu e le aree in cui si aveva la variazione di stato: insomma, se aumentava la disponibilità di recettori, se diminuiva e dove. Il primo risultato è che effettivamente ci sono differenze: nelle persone sane, per esempio, si ha una disattivazione nel rostro del cingolato anteriore e i recettori si spengono tanto più intensa è la tristezza. Al contrario nelle persone depresse, l’induzione della tristezza era associata con l’attivazione della neutrotrasmissione mediata dagli oppioidi endogeni e dai recettori, ma in un’altra area, la corteccia temporale inferiore sub-amigdalare.

Differenze tra i sessi
Vabbé, termini difficili, ma il senso è che nella risposta emotiva entra in gioco anche questo sistema di risposta allo stress e, anzi, è un po’ l’interfaccia tra gli stimoli stressanti e le emozioni. Magari un neurofisiologo salterebbe sulla sedia, ma è come dire che c’è una prova che nella depressione si ha, a livello cerebrale, anche una diversa reazione alle situazioni critiche del mondo esterno. E forse assumono un altro significato frasi come “ti abbatti per niente”. Inoltre, va considerato che la dinamica della neutrotrasmissione degli oppioidi nel rostro del cingolato anteriore si associa alla risposta o meno al trattamento. Se il sistema risulta attivato è probabile che gli SSRI funzioneranno meno, se invece ha un’attività più ridotta, come nelle persone non depresse, il farmaco si dimostra efficace. Per ora, conclude lo studio, non si possono generalizzare le conclusioni anche alla popolazione maschile, perché altri studi hanno mostrato alcune differenze tra i due sessi nella funzionalità del sistema dei recettori mu oppioidi. Il che, forse, ma solo forse, potrebbe rendere ragione delle differenze epidemiologiche

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#7 Marialuisa

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Inviato 18 dicembre 2006 - 15:04:57

"clinici controllati. Recentemente e' stata riportata una connessione tra CFS ed ipotensione posturale.,I.,o studio ha provato che 22 pazienti su 23 con CFS sono risultati positivi al test della ipotensione posturale e alla provocazione farmacologica. Di tutti i positivi, 16 hanno riportato una guarigione completa o parziale della fatica dopo un trattamento non controllato con cortisone, agenti beta bloccanti, e disopiramide, da soli o in combinazione. Si sta sperimentando uno studio randomizzato con placebo, per validare questi risultati preliminari. Sono state provate parecchie terapie empiriche addizionali per la CFS polche' uno studio ha dimostrato il beneficio a basse dosi di antidepressivi triciclici nella fibromialgia, tra questi la amitriptilina, desipramina, doxepina, e nortriptilina vengono prescritti spesso ai pazienti CFS. Si ha una simile esperienza con esiti positivi, con i triciclici e con gli inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs) . Oltre a colpire la depressione, alcuni antidepressivi sembrano agire migliorando la qualita' del sonno e/o diminuendo il dolore, anche se i pazienti CFS spesso confermano che gli antidepressivi a piene dosi esacerbano la fatica. E' necessario intensificare le dosi molto lentamente e cio' richiede tempo rìell'identificare il beneficio, o provare un piu' efficace antidepressivo, come la desipramina, SSRIs come la fluoxetina e seertralina, o inibitori monoamina-ossidasi. Molti pazienti sono estramente sensibili a questi farmaci ed e' pratica comune iniziare il trattamento con un decimo o un quarto della dose usuale. Anche se mancano i risultati di alcuni esperimenti, alcuni pazienti CFche soffrono di crisi di panico e ansia, hanno avuto dei benefici da ansiolitici come 1'alprazolam, clonazepam, e altre benzodiazepine o buspirone. Dato che non esistono delle cure specifiche per la CFS, si provano varie terapie prima che il paziente riporti dei benefici. Sia il medico che il paziente devono avere una mentalita' molto aperta per provare vari farmaci ed apprezzare ogni piccolo miglioramento che si verifichi.
TEORIA EZIOLOGICA
Si sta ancora indagando sulla eziologia della CFS. Visto 1'eterogeneita' della sindrome, molti ricercatori sono discordi nello stabilire che la malattia e' causata da un agente esterno. Per esempio, anche se alcuni pazienti mostrano alcuni tra i piu' diversi disturbi immunologici, non esiste uno schema valido che elenchi tutti i disturbi, ed alcuni pazienti hanno esami regolari. Molte volte la sindrome segue ad un'infezione o un trauma fisico o psicologico, ma alcuni casi si sviluppano gradualmente senza che ci sia un evento scatenante. Appaiono dei livelli alti di anticorpi ad alcuni virus nei pazienti, ma non in tutti. Infine, anche se molte persone con CFS soffrono di ansia e depressione, che potrebbero o meno preannunciare la CFS, circa un terzo dei pazienti CFS non hanno una malattia psichiatrica. Molti ricercatori credono che la CFS rappresenti un insieme di sintomi scatenati da piu' combinazioni di vari fattori infettivi e non infettivi. Questa idea e' conforme al fatto che anche la CFS, come l'ipotensione e l'anemia, puo' essere considerata una condizione clinica.



Tratto dal fascicolo : CHRONIC FATIGUE SYNDROME del National Institute of Allergy and Infectious Diseases - National Institutes of Health - Public Health Service -
U:S: Department of Health and Human Service , inviato dall'Associazione di Aviano ( Prof. Tirelli ) , in varie copie a chi lo richiedeva.


Tra l'altro e per fare chiarezza su tutti i fronti al proposito, si puo' inviare una letterina con annesso il link segnalato da Romy ai vari medici che curano la cfs e la fibro:

Prof. Tirelli ( Aviano)

Prof. Pizzigallo ( Chieti)

D.ssa Carlo - Stella ( Pavia)

Dr. Ghini ( Modena)

e ai medici facenti capo agl'indirizzi postati dall'admin, nei "centri di diagnosi CFS" in Italia.

FINALMENTE, sapremo la VERITA' sull'argomento antidepressivi sì, antidepressivi no per la cura di cfs e fibromialgia e loro eventuali rischi .

Attendo di conoscere qualche parere in merito.

Grazie a tutti e un abbraccio da Luisa :tn_282[1]:

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#8 romy

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Inviato 18 dicembre 2006 - 16:55:28

Cara Marialuisa,conosco e capisco il tuo punto di vista sull'argomento da tempo ormai e non credere che sia molto diverso dal mio.Prima di tutto non so'cosa ci sia scritto nel link che ho postato,ma non è importante,perchè bisogna fare un distinguo,come dici anche tu,tra chi con depressione maggiore usa gli antidepressivi a dosi piene e per lunghi anni e tra chi sofferente di cfs,che io considero un quadro clinico e non una patologia,e questo da anni ormai,ne fà un uso blando e saltuario,diciamo per aiutarsi un po'nei momenti piu'critici.
Il problema non è antidepressivi si o no,in caso di cfs,il problema è aver le idee chiare nel momento che si decide di far uso di psicofarmaci nella cfs.Ho usato non a caso la parola psicofarmaci al posto di antidepressivo,perchè il discorso è molto piu'ampio e non si limita solo agli antidepressivi.Tu sai benissimo,e chi non lo sà sul forum ormai,che io uso il fai da te a livello terapeutico.Ma per poterlo fare anche a livello di psicofarmaci bisogna avere la preparazione adatta e la sensibilità adatta.Detto questo,ti affermo che anche io faccio uso di psicofarmaci particolari,nei momenti piu'critici,ma con dosi particolari e cicli particolari.Non uso l'antidepressivo nel mio caso perchè so'con certezza che interferire con la Serotonina e relativi recettori nel mio caso sono troppi gli effetti collaterali,ma preferisco usare una benzodiazepina in modo costante e continuo e poi agire in particolari momenti con azione antidepressiva,come sto'facendo in questo preciso periodo,ma usando farmaci che agiscono sulla dopamina,a piccolissima dose,che non producono alcun effetto collaterale evidente,e nel contempo ti aiutano ad andare avanti,senza gravare la fatica,anzi alleviandola.Praticamente,tutto cio'per dirti,che è difficile ,anche se non impossibile, che un medico,che non sente le sensazioni che senti tu,riesca ad indovinare il farmaco che meglio fà al tuo caso.Quindi lo psicofarmaco serve anche con la sindrome da fatica,il problema stà nel capire quale,in che dosi e per quanto tempo,di solito il neurologo o lo psichiatra è abituato ad usare tali farmaci a dosi massicce e per lunghi anni,cosa che non si addice a pazienti come noi.Infatti una sola volta nella mia vita mi son distratto ero preso da tante cose importanti per me e non avevo tempo,ed ho seguito un consiglio medico è stato il peggior momento della mia vita durato 2 anni. Non dico una bugia se affermo che la mia patologia prese spunto da quell'errore madornale portato avanti per due anni,cosa che ha riconosciuto anche il mio medico,col quale ci sentiamo ma sempre piu'di rado, l'ultima consulenza o chiaccherata risale al giugno del 2004,medico che si fida di me e che mi ha concesso carta bianca avendomi conosciuto bene,anche se gli faccio sapere sempre per via telefonica quello che faccio in merito alle mie prescrizioni,con cui si trova sempre d'accordo.
Uno di questi giorni nella sezione Presentiamoci raccontero'come sono entrato in fatica cronica,proprio con l'uso non dovuto di un particolare antidepressivo,che prendevo ogni sera come un automa,in piena distrazione,perchè conducevo una vita piena e non mi ero soffermato tanto sul problema,cosa che fui costretto a fare quando mi ritrovai in panne totali. La mia è un'esperienza pratica sul campo,che mi ha fatto capire cose che mai potro'dimenticare,ma non pretendo dare consigli a nessuno,ma esprimo solo concetti che mi son fatto sul mio star male ed il perchè.Ti saluto.Romy

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Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY

 

 

 

 

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